15 Settembre, 2002
25 APRILE 2010
Nell’anniversario del XXV Aprile, noi Comunisti Italiani eleviamo il nostro reverente ricordo ai Caduti
25 APRILE 2010
Nell’anniversario del XXV Aprile, noi Comunisti
Italiani elevando il nostro reverente ricordo
ai Caduti ci accingiamo a ricordare e festeggiare
l’Anniversario della Resistenza che sfociò
nella Guerra di Liberazione, quel grande
moto unitario attraverso il quale il popolo
italiano insorse in armi contro i nazisti
tedeschi, i fascisti nostrani e le loro aberranti
disumane ideologie che avevano portato l’Italia
alla rovina. Quando nel coeso delle Manifestazioni
celebrative inchiniamo le nostre bandiere
di fronte alle lapidi che ricordano coloro
che volevano consegnare a noi ed ai nostri
figli una società più giusta e più libera,
spesso, ci viene di pensare alla presente
situazione e siamo purtroppo costretti a
constatare quanto poco cammino si sia percorso
sulla strada del consolidamento della nostra
Repubblica, per dare maggior benessere agli
italiani, per valorizzare quelle forze che
per fare libera l’Italia hanno sofferto combattuto
e sono anche morti.
Amaro bilancio, invero. L’impudente e non
mai sufficientemente contrastato processo
di revisionismo storico ha fatto sì che oggi
sembra sempre più affermarsi, nella cultura
e nella coscienza civile distrutte dal messaggio
di Berlusconi e di Bossi, quella tendenza
che vorrebbe negare che ci sia stata la guerra
partigiana di Liberazione, che vi sia mai
stata un’insurrezione nazionale, che vorrebbe
cancellare dalla storia d’Italia l’epopea
partigiana.
In questo contesto emerge con prepotenza
la volontà berlusconiana di dare una spallata
definitiva alla Costituzione- che della Resistenza
è frutto- per sostituirla con un regime autoritario.
Oggi gli eredi degli sconfitti del 25 Aprile
governano il paese e questo può spiegare
molte cose. Di certo a tale lacrimevole risultato
si è giunti attraverso scelte sbagliate ed
errori colossali, anche nostri, che hanno
prodotto confusione e disorientamento soprattutto
nelle giovani generazioni e che ci inducono
a pensare ad una grande sconfitta sul piano
politico e culturale. Ma, se avviene di essere
sconfitti, almeno per noi comunisti, non
c’è altro da fare che riprendere la lotta
per resistere ed andare avanti .
E’ dunque con questo spirito che i comunisti,
a cominciare da sé stessi, indicano a tutte
le forze genuinamente progressiste, il primario
obbiettivo dell’unità per contrastare ancora
una volta quel processo di involuzione politica
reazionaria contro la quale tanti italiani
lottarono sacrificando spesso il bene più
prezioso : la propria vita.
W la Resistenza -
W il XXV Aprile
La Federazione della Sinistra di Cremona
 
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