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 Economia

15 Settembre, 2002
Autotrasporti e regole: chi le rispetta e chi no, ma non facciamo chiacchiere inutili.
Il presidente della CNA Fita Cremona, Vincenzo Gamba interviene sui problemi dell’autotrasporto.

Autotrasporti e regole: chi le rispetta e chi no, ma non facciamo chiacchiere inutili.
Il presidente della CNA Fita Cremona, Vincenzo Gamba interviene sui problemi dell’autotrasporto.
Cremona 5 maggio 2010 – “Sono ormai decenni che invochiamo regole, legalità a tutela della sicurezza nel settore del trasporto e dunque non posso che essere lieto che il gruppo si infoltisca”.
Questa la risposta di Vincenzo Gamba presidente di CNA Fita Cremona alle dichiarazioni fatte nei giorni scorsi dalla FILT CGIL, inerenti il contratto di lavoro del settore autotrasporto, fermo da anni. “Non ci pare però – continua Gamba – che il contratto di lavoro sia il contenitore più adatto per raccogliere queste istanze, se non altro perché già fa riferimento a tutte le norme del regolamento sociale Europeo n.561/2006, il testo madre delle norme per i conducenti. Il problema vero è un altro e riguarda il fatto che spesso queste norme vengono disattese e violate e, in qualche caso, la violazione viene incentivata da parte di certa committenza. Le imprese di trasporto italiane sono stanche di essere colpevolizzate per fenomeni speculativi che nulla hanno a che fare con il loro mondo”.

Infatti, ciò che molti non sanno è che le tariffe dei trasporti nell'ultimo anno sono crollate mediamente del 25% e questo nonostante gli aumenti di carburante, di assicurazioni, di pedaggi autostradali e valichi alpini, traghetti e chi più ne ha più ne metta. L’opinione pubblica, ad esempio, è ancora convinta che a ogni aumento del gasolio corrisponda un aumento dei prezzi dei prodotti sul banco del supermercato, e addebita questo rincaro all’aumento dei costi dei trasporti. Ma non è così, anzi, negli ultimi 5 anni, possiamo dimostrare che le tariffe di trasporto sono al contrario, fortemente diminuite.

Dunque chi ha straguadagnato dall’aumento del costo del carburante?
“Certamente non l’autotrasporto. – afferma Adriano Bruneri responsabile della CNA Fita Cremona -
Si vadano a ricercare i responsabili in altre direzioni. Per esempio dalle parti di quella committenza che si sta dimostrando assolutamente refrattaria alle proposte che stiamo portando avanti con estrema difficoltà. e che ad ogni richiesta di adeguamento delle tariffe ai costi, ha risposto chiedendo il contrario, ossia sconti sulle tariffe stesse”.
In un mercato dove si guarda solo al prezzo è facile comprendere che qualche impresa sia poi tentata nella ricerca di “escamotage poco in sintonia con le regole di sicurezza e legalità”. Ecco perché come CNA Fita diciamo a tutti, anche al sindacato dei lavoratori, che la vertenza in atto con la committenza, al tavolo del Governo in questi giorni, deve essere risolta nel più breve tempo possibile. Ci deve essere un impegno serio per allineare le tariffe medie europee di trasporto. La situazione è molto pesante e le imprese non sopportano più le difficoltà che stanno vivendo anche per il peso del costo del lavoro che non ha eguali in tutta Europa.

“Il sindaco chiede aumenti contrattuali - continua Bruneri - ma perché un’impresa italiana dovrebbe concederli quando potrebbe ricorrere ad agenzie rumene che “affittano”, non sappiamo ancora se legalmente o no, un autista rumeno/bulgaro/polacco al 40/60% in meno del costo di un autista italiano? Purtroppo la situazione che si è creata oggi è questa: un mercato dell’autotrasporto caratterizzato da fortissime tensioni interne, da un eccesso di offerta rispetto alle effettive esigenze del nostro sistema economico, con inevitabili conseguenze sul versante della sicurezza/regolarità”.

“Una volta che il mercato inizierà a dare segnali di riequilibrio - riprende il presidente Gamba - e avrà messo le imprese di autotrasporto in condizione di poter competere in modo virtuoso sul mercato, sarà certamente necessario rafforzare la politica dei controlli ad esempio sui vettori esteri che senza autorizzazione vengono a caricare in Italia con costi inferiori del 40% e che stanno mettendo in ginocchio le nostre imprese”.

E’ importante che anche le organizzazioni dei lavoratori appoggino questa vertenza per l’introduzione di norme sulla corresponsabilità che coinvolgano tutti i soggetti della filiera del trasporto quando si violano le normative sulla sicurezza sociale e della circolazione.

“Per gli autotrasportatori le norme e le sanzioni per il superamento dei tempi di guida - conclude Bruneri - già ci sono e sono molto pesanti. Proposte di maggiori controlli sono state da tempo evidenziate proprio dalla CNA Fita in un tavolo apposito in Prefettura. Ora serve sviluppare cultura ed informazione”.

Cultura del trasporto merci significa prendere atto che se il Paese ha fatto la scelta di trasportare le merci su gomma e oggi servono adeguate scelte urbanistiche ed infrastrutturali. Fare informazione non significa solo denunciare i comportamenti pericolosi di alcuni autisti, ma anche denunciare tutti coloro che nella filiera sfruttano i trasportatori infischiandosene della legalità e della sicurezza sulle strade. La CNA farà come sempre la sua parte, ma ci aspettiamo che anche i sindacati siano consapevoli che se questa battaglia viene persa non sarà solo una sconfitta delle imprese ma anche di tutti i lavoratori.

 


       



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