News e informazioni da Cremona e dalla Lombardia
Home page Scrivi  
 
  Benvenuto nel circuito WELFARE NETWORK
Europa, notizie e attualità sul welfare News di politica e attualità dall'Italia News dalla Lombardia Notizie sul Welfare, Diritti e Sociale
 
Chi siamo Forum Fotogallery Link Contatti Collabora con noi

... Welfare canali
Agenda
Angolo del dialetto
Arte
Associazioni
Attualità
Buone Notizie
Comune di Cremona
Costume
Cronaca
Cultura
Dai Partiti
Dal Mondo
Economia
Eventi
Giovani
In Breve
Lavoro
Lettere a Welfare
Mediateca
News dai partiti
Petizioni attive
Politica
Provincia di Cremona
Racconti
Società
Storia Cremonese
Ultimissime
Varie
Volontariato
ARCHIVIO WELFARE
 ... In Breve
... e inoltre
Banca della Solidarietà
I sondaggi
Fotogallery
Banner kit






















 Cronaca

15 Settembre, 2002
La Lega autonomie su problema gestione acqua
La Lega l’uso dell’acqua dell’acquedotto per le normali esigenze idropotabili ed alimentari

Il Direttivo regionale lombardo di Lega delle Autonomie Locali ha discusso sulle tematiche relative al servizio idrico integrato. Ha quindi proposto ai Comuni associati l’ordine del giorno seguente.
Abbiamo evidenziato il passaggio essenziale della posizione della associazione.
Essendo il tema oggetto di ampio dibattito e di molteplici iniziative nelle istituzioni e nel mondo politico ed associativo della nostra provincia, vi inviamo l’allegato ordine del giorno per opportuna conoscenza ed eventuale pubblicazione anche per stralci.
Cordialità,
Giuseppe Azzoni - Italo Feraboli
Cremona - 3.7.2010
* * *
PREMESSO CHE
L’art. 23 bis della legge 133/2008 insieme all’art. 15 della legge 166/2009, disciplinano la concessione del servizio idrico integrato e prevedono che le concessioni rilasciate con procedure diverse dall’evidenza pubblica cessino entro il 31.12.2010 senza necessità di atti da parte dell’ente affidante.
La normativa obbliga ad affidare il servizio tramite gara pubblica, ovvero ad affidarlo direttamente a una società pubblica in cui vi sia un socio privato scelto tramite selezione pubblica.
In Italia sono oltre il 50% le gestioni attuali affidate in house e in Europa si assiste a decisioni legislative che, dopo aver privatizzato il servizio, lo ri-pubblicizzano dati gli esiti non soddisfacenti riscontrati con la gestione privata.
Anche in Italia fanno scalpore gli affidamenti ad alcune imprese private, le quali hanno immediatamente aumentato le tariffe, senza porre mano agli investimenti per i quali si erano impegnate in gara.
L'acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli esseri viventi e gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il futuro della vita. L'acqua dunque costituisce un bene comune dell'umanità, un bene comune universale, un diritto inalienabile, un bene comune pubblico, quindi indisponibile, che appartiene a tutti.
L’acqua è un bene fragile, fisicamente limitato, che può essere facilmente disperso e inquinato: l’acqua va prelevata e gestita secondo criteri efficienti, con efficaci controlli circa la sua qualità, assicurando la migliore manutenzione delle reti di distribuzione, combattendo ogni forma di spreco, garantendo il rispetto di standard di qualità e governando l’uso della risorsa e la sua assegnazione per i diversi usi - potabili, agricoli e industriali - garantendo l’obiettivo della sostenibilità attraverso incentivi al risparmio idrico.
Il servizio idrico va gestito nell’ottica del superamento della frammentazione delle gestioni, con l'integrazione del ciclo idrico associando alla gestione dell'acquedotto quella di depurazione e fognatura, e con la realizzazione degli investimenti necessari per migliorare lo stato degli impianti e rendere più efficiente la gestione.
Anche le infrastrutture del servizio idrico, e quindi acquedotti, depuratori e fognature, sono necessariamente beni pubblici, da gestire con criteri di efficienza ed economicità in grado di assicurare costi sostenibili e qualità del servizio.
ASSUME
come impegni fondamentali della propria azione politica e amministrativa:
Ø il riconoscimento dell’acqua come bene pubblico insostituibile per la vita, non privatizzabile
né assoggettabile alle norme del mercato interno, quindi non sfruttabile a fini di lucro;
Ø la tutela delle acque, garantendone la qualità;
Ø l’accessibilità per tutti;
Ø l’equità delle tariffe finalizzate, fatti salvi i casi da salvaguardare socialmente, a garantire la
massima qualità ed efficienza del servizio e delle sue infrastrutture, disincentivando gli sprechi e gli usi inappropriati e conseguendo quindi una gestione sostenibile della risorsa acqua;
Ø la conferma del principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e di
tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, che costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà;
Ø la copertura economica totale del servizio idrico integrato;
Ø l’estensione delle reti di fognatura e dei sistemi di depurazione fino a dare tale servizio in
modo efficiente a tutto il territorio;
Ø la sensibilizzazione dei cittadini sui temi dell’acqua, dei diritti inalienabili connessi alla sua
disponibilità, dei costi delle infrastrutture necessarie per la sua distribuzione e la sua conservazione (acquedotti, fognature, depurazione), delle tariffe che devono contribuire a realizzare le reti e a conservarne l’efficienza, in particolare riducendo drasticamente le dispersioni.

CHIEDE ALLE ISTITUZIONI DEMOCRATICHE PREPOSTE

• un quadro normativo chiaro e stabile, che metta fine alla continua incertezza prodotta da ripetuti interventi legislativi e che sia fondato inequivocabilmente sul controllo pubblico dell’acqua, che non deve essere contraddetto dalle possibili diversità nelle modalità di gestione del servizio;
• una forte regolazione pubblica, attuata da una authority nazionale di cui siano compartecipi Stato e Regioni, che consenta di definire gli standard, monitorare i risultati, applicare eventuali sanzioni nonché incentivi riguardo a qualità, efficienza e risparmio, onde migliorare il servizio e garantire al tempo stesso equità e uso sostenibile della risorsa acqua;
• che siano gli enti locali, rappresentanti primari dei territori, a scegliere autonomamente i
modelli di gestione pubblica che riescono, nelle diverse situazioni, a meglio integrare gli
aspetti ambientali e sociali, con quelli legati all'efficienza, efficacia ed economicità dei
servizi.
SI IMPEGNA A PROMUOVERE

Ø l’uso dell’acqua dell’acquedotto per le normali esigenze idropotabili ed alimentari, a
cominciare dalle mense scolastiche e dalle altre strutture comunali;
Ø la riduzione dei consumi in eccesso attraverso l'informazione, gli incentivi e la
modulazione delle tariffe;
Ø l’informazione puntuale della cittadinanza sulla qualità dell’acqua rendendo pubbliche le
relative analisi chimiche e biologiche;
Ø la piena consapevolezza tra i cittadini del fatto che:
§ l'acqua è un bene pubblico e va posta sotto il controllo pubblico, a prescindere dalle modalità di gestione del servizio
§ l'accesso all'acqua deve essere garantito dalle amministrazioni pubbliche a tutti, a partire dalle fasce di popolazione più svantaggiate economicamente e socialmente.

 


       



 Invia questa news ad un'amico Versione stampabile Visti: 3608 | Inviati: 0 | Stampato: 27)

Prossime:
Piano casa. Annamaria Abbate (segretaria cittadina): "non decolla neanche a Cremona, ennesimo flop"  – 15 Settembre, 2002
Tutte le insidie di un Sindaco non politico di Titta Magnoli  – 15 Settembre, 2002
Cosa e come mangiano i nostri figli a scuola? – 15 Settembre, 2002
In Memoria di Rupika – 15 Settembre, 2002
Segnatevi in Agenda: venerdì 8 ottobre, ore 17,30, a SpazioComune, piazza Stradivari, Cremona – 15 Settembre, 2002

Precedenti:
PROGRAMMA "LA CITTA' NELLE MURA" 2.a edizione – 15 Settembre, 2002
Cappella Cantone. Discarica di amianto, dichiarazioni di Alloni – 15 Settembre, 2002
PIZZIGHETTONE FIERE DELL’ADDA 22a EDIZIONE…..TRE GIORNI IN PIAZZA – 15 Settembre, 2002
Nucleare ed Europa : iniziative da non perdere. – 15 Settembre, 2002
OLTRE 3000 PERSONE ALLA NOTTE DEI MUSEI – 15 Settembre, 2002


... in WelfareCremona



... Novità








 Il Punto
44°Rapporto Censis. Un inconscio collettivo senza più legge, né desiderio ( di Gian Carlo Storti)
Le Considerazioni generali introducono il Rapporto sottolineando come la società italiana sembra franare verso il basso


 La biblioteca di welfare
Verso il destino, con la vela alzata
Lo ricordo qui con un brano tratto dalla sua rubrica “Colloqui col padre"


 Scuola... parliamone!
Ata. Sottoscritto il contratto per il compenso una tantum di 180 euro
Il Miur prevede il pagamento nel mese di febbraio 16/12/2010


 Welfare Per Te
COMPLETATA LA CONSEGNA DELLE STUDENT E UNIVERSITY CARD
E' stata completata in questi giorni la consegna, negli istituti superiori cittadini e nellele sedi universitarie, delle student e delle card.

... Fotogallery
La Fotogallery di
Welfare Cremona


Ultima Vignetta
... Speciale on line
- Previsioni del tempo
-
Libri
-
Programmi TV
-
Lotteria
-
Oroscopo
-
Cambia Valuta
-
Euroconvertitore
-
Traduttore
-
Paginebianche
-
Paginegialle
-
Borsa
... Novità




| Home | Chi siamo | Collabora con noi | PubblicitàDisclaimer | Email | Admin |
www.welfarecremona.it  , portale di informazione on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 392 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti
La redazione di Welfare Cremona si dichiara pienamente disponibile ad eliminare le notizie che dovessero violare le norme sul copyright o nuocere a persone fisiche o giuridiche.
Copyright Welfare Cremona 2002 - 2009