15 Settembre, 2002
Prezzo del latte, Coldiretti Cremona
“Fronte unito degli allevatori per ottenere un prezzo equo”
Prezzo del latte, Coldiretti Cremona:
“Fronte unito degli allevatori per ottenere
un prezzo equo”
“Come più volte evidenziato da Coldiretti,
portando i dati di mercato, ci sono tutte
le condizioni perché il latte alla stalla
possa essere remunerato agli allevatori con
un prezzo equo, che riconosca la qualità
del latte italiano e consenta alle imprese
agricole di sopravvivere. Partendo da questo
assunto continua l’azione di Coldiretti,
rafforzata dalle deleghe giunte in gran numero
alla Federazione, con le quali gli allevatori
ci danno mandato a trattare il prezzo caseificio
per caseificio. Questa è la strada che, con
determinazione, stiamo percorrendo. Nel contempo,
unendo la nostra voce a quanto già ribadito
da Coldiretti Bergamo, ribadiamo con fermezza
la nostra estraneità ad accordi firmati autonomamente
da alcuni gruppi di produttori, che lasciandosi
imporre dall’industria prezzi al ribasso,
assolutamente fuori mercato, rompono il fronte
dell’agricoltura lombarda e indeboliscono
la parte degli allevatori in sede di trattativa”.
Con questa dichiarazione Coldiretti Cremona
rilancia la linea d’azione in materia di
prezzo del latte alla stalla: rotto il negoziato
con Assolatte (dall’associazione di rappresentanza
del settore della trasformazione è mancata
ogni disponibilità ad accettare una trattativa
basata su dati oggettivi che riconoscano
la realtà del mercato e dunque l’assoluta
ragionevolezza delle richieste della parte
agricola), la Coldiretti, con il pieno sostegno
degli allevatori che stanno facendo confluire
il loro mandato alla trattativa, ha dato
avvio ad incontri direttamente con le singole
industrie lattiero-casearie alle quali le
stalle consegnano il latte.
“I dati di mercato giustificano e supportano
la richiesta di una remunerazione più equa
del latte alla stalla. Il prezzo del Grana
Padano da tempo sta seguendo un andamento
positivo. Anche l’ultima rilevazione dell’Ismea,
Istituto per il mercato agricolo alimentare,
ha confermato l’ennesima crescita delle quotazioni,
che va avanti ormai senza interruzioni da
oltre due mesi. Una tendenza rilevata su
tutte le principali borse merci, da Milano
a Mantova, da Cremona a Parma e Reggio, e
che riguarda oltre al Grana anche il Parmigiano
Reggiano” ribadisce Coldiretti Cremona. Gli
aumenti dei prezzi medi all’origine per questi
formaggi vanno avanti a percentuali di due
cifre: più del 27 per cento per il Parmigiano
e oltre il 18 per cento per il Grana, rispetto
allo stesso periodo del 2009. Un trend che
non può non riflettersi sul prezzo del latte
alla stalla. A Cremona il Grana Padano ha
fatto un balzo di oltre il 20 per cento rispetto
al luglio 2009, con picchi del 21,81 per
cento se si considera quello stagionato fra
i 4 e i 12 mesi. Il parmigiano è cresciuto
anche di più: del 30 per cento sulla piazza
di Parma quello stagionato un anno, mentre
sul mercato di Milano è sopra il 26 per cento
di aumento rispetto all’anno scorso. Dei
4 milioni e mezzo di tonnellate di latte
munte nelle stalle lombarde, circa la metà
viene trasformata in formaggi Dop ed è per
questo che le quotazioni del Grana Padano
sono un punto di riferimento importante per
valutare gli adeguamenti del prezzo agli
allevatori.
 
|