15 Settembre, 2002
CHI NON L'HA ANCORA CAPITO E' UN COGLIONE ! ( di ARNALDO DE PORTI)
L'Apocalisse la vedremo noi stessi, non sarà uno spettacolo riservato unicamente ai nostri discendenti
CHI NON L'HA ANCORA CAPITO E' UN COGLIONE
! ( di ARNALDO DE PORTI)
E' difficile, anche per presupposto educazionale,
che mi scappi una qualche parola indecente
(come da titolo), ma ho scoperto che oggi
il vocabolario dell'etica è arretrato a remora
per non essere letti o ascoltati, fermo restando
che, chi non condivide il contenuto di questa
mia antica riflessione, non è poi tanto avulso
dal predetto "aggettivo sostantivato".
Oggi, ogni impresa, per guadagnare deve produrre,
non solo per incrementare il suo conto economico,
rinnovare gli impianti ecc., ma anche per
pagare gli stipendi al personale dipendente.
E fin qui non ci piove. Ne consegue che,
per aumentare la produzione, vi è bisogno
sempre di nuovi mercati perché altrimenti
tutto diventerebbe "fondo di magazzino".
Ma non sempre bastano i consumatori: è necessario
che l'ecosistema sia in grado di assorbire
il correlato aumento della produzione all'inquinamento
ambientale e, soprattutto che le risorse
primarie improvvisamente non vengano a mancare.
Di questi rischi tutti se ne "sbattono",
preferendo parlare delle prossime elezioni,
dello scudetto della squadra di calcio, delle
"tette" della Antonella Clerici,
delle trans di Marazzo; persino il Pentagono
sta per riconoscere che il più grosso pericolo
per l'umanità non è il terrorismo, bensì
l'emergenza climatica che, scatenerà quanto
prima guerre planetarie per il possesso di
un bene primario come l'acqua. Non ci si
rende conto infatti che se la temperatura
salirà di ancora pochi gradi ci sarà l'estinzione
di ogni specie vivente.
Nessuno, o pochi, ma solo con propositi di
facciata, parlano di queste cose, preferendo
andare avanti con produzioni inutili, sprecando
l'acqua, aumentando i gas nell'atmosfera,
senza pensare alle fonti alternative rinnovabili
come l'idrogeno, che è ubiquitario ed adoperabile
immediatamente, da domani, anzi da oggi !
Ovviamente le grandi lobbies non gradiscono
questo discorso essendo esse in grado di
togliere la voce a chiunque attraverso il
controllo dei mass-media e di chi, supinamente,
blatera che la scienza troverà un rimedio
anche a questi problemi. Eppure è questione
di vita o di morte e forse è già troppo tardi
!
In nome del consumismo però si continua ad
andare avanti, martellati da una pubblicità
asfissiante, tutta contro natura e contro
la salute. Una logica aberrante entrata di
recente clamorosamente in crisi sia per lo
shock ambientale, ma anche perché i mercati
non tirano più.
Ciò che vado dicendo mi etichetterà come
"stupido", ma io credo che sia
necessario urgentissimamente e drasticamente
diminuire i consumi per diventare tutti più
poveri. Sì, tutti più poveri. Ma anche questo
impoverimento non sarà sufficiente perché
è necessario da subito operare una riconversione
industriale a livello planetario, rinunciando
all'automobile ed al riscaldamento, almeno
fino a quando il sistema energetico non utilizzerà
fonti rinnovabili ed ecologicamente ineccepibili.
E' necessario consumare meno prodotti inutili,
risparmiando materie prime e risorse energetiche
ed arrivare ad un colossale piano di disinquinamento.
Una nuova imprenditoria dovrà nascere dalle
ceneri della vecchia. Ma siccome ritengo
che ciò non avvenga, anzi ciò è altamente
improbabile, io penso che, se non mettiamo
tutto in discussione e da subito, cesserà
ogni possibilità di vita sulla terra.
L'Apocalisse la vedremo noi stessi, non sarà
uno spettacolo riservato unicamente ai nostri
discendenti e senza dubbio sarà un avvenimento
imbarazzante.
E chi oggi non ragiona in questi termini
è un povero allocco ! Come tutti coloro che
ci governano a livello planetario, Italia
compresa. Fatte salve le rare eccezioni.
ARNALDO DE PORTI
 
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