15 Settembre, 2002
Cremona. Idea distorta della Polizia Municipale di Cremona di Caterina Ruggeri
Dal volume fotografico per i 150 anni del Corpo di Polizia Municipale di Cremona esce una idea distorta di “degrado urbano” e di una evitabile ostentazione di saluti fascisti
Cremona. Idea distorta della Polizia Municipale
di Cremona di Caterina Ruggeri
Dal volume fotografico per i 150 anni del
Corpo di Polizia Municipale di Cremona esce
una idea distorta di “degrado urbano” e di
una evitabile ostentazione di saluti fascisti
Qualche giorno fa sono entrata in possesso
del volume fotografico presentato in occasione
della 150^ Festa del Corpo della nostra Polizia
Municipale.
Mi sono chiesta come mai a suo tempo (20.5.2010)
non sia stata consegnata una copia ai Consiglieri
Comunali, come sempre è stato fatto in passato.
Avrei rivolto fin da subito le critiche che
di seguito espongo.
Ho sfogliato con interesse il volume, sia
per la mia passata esperienza di Assessore
alla partita, sia perché ho visto che è stato
curato da Mariapia Diana con contributi di
studio e di ricerca della brava prof. Cella.
Non poteva che uscire un buon lavoro.
Chi con me collaborò al volume fotografico
“Cento città per la sicurezza”, ricorderà
molto bene la valanga di “parolacce”, le
più carine “spreco, inutilità, autoreferenzialità,
meglio le telecamere, ecc. ecc. “. Varrebbe
la pena rinfrescarsi la memoria e rileggersi
la stampa di allora con i violenti interventi
di chi oggi governa la città (interessante
pure il verbale del Consiglio Comunale del
22.2.2007, oltre ai commenti sulla stampa
locale tra l’ottobre e novembre 2006 “veleno
puro”).
Ma non li voglio copiare, non è su quello
sterile terreno che mi voglio confrontare,
ma su ben altro.
Scorrendo il volume ho notato, nel solco
della nuova destra leghista, appena dopo
la foto del Sindaco Perri che consegna il
cero al Vescovo Lafranconi in segno di pacificazione,
le fotografie scelte per evidenziare il lavoro
della “Squadra antidegrado”. Le uniche immagini
che lo rappresentano raffigurano solo controlli
nei confronti di cittadini extracomunitari,
tutti neri.
Scopro così che il concetto di degrado urbano
della Giunta Perri si limita alla lotta al
“negher”? Mi si risponderà che non c’era
spazio e che non c’erano altre foto a disposizione:
nessuna donna maltrattata, nessun anziano
raggirato, nessuna solitudine, nessun conflitto
condominale, nessun parco incolto, nessuna
siringa, nessun rifiuto abbandonato, nessun
cassonetto divelto, nessun graffito su un
muro appena tinteggiato, nessuna coda alla
mensa benefica, nessuna deiezione sui marciapiedi
del centro storico di animali da compagnia
(non certo di vu’cumprà), ecc.,ecc. Evidentemente
questi sono temi che non fanno più notizia
e che ora non pagano più politicamente.
Certo, oggi che i “costruttori di paure”
governano le nostre città non è più conveniente
per loro ampliare l’insicurezza sociale,
ma è più semplice e liberatorio sbattere
un “nero” in prima pagina e con la stessa
disinvoltura e impunità inquinare un bel
volume di fotografie con l’immagine di tre
braccia stese nel saluto fascista.
Chi ha scelto di mettere nel volume dei 150
anni del Corpo di PM una foto con i saluti
fascisti? Anche qui mi si dirà che questa
è un pezzo di storia. Non ci sto.
L’anno 1925 non era già ampiamente rappresentato
da altre diverse e storiche foto?
Credo quindi che sia stata la regia politica,
non certo chi ha curato il volume, a volere
e a proporre quella foto provocatoria, giusto
per sottolineare che chi oggi governa Cremona
appartiene alla destra che questi saluti
condivide.
Io no e per questo esprimo tutto il mio sdegno
e la mia condanna. Una inutile provocazione
che di certo non onora i 150 anni del Corpo
della P.M. della nostra città e oscura il
bel lavoro di chi ha studiato e curato con
impegno e dedizione il volume fotografico
dedicato a questo anniversario.
CATERINA RUGGERI
Consigliere Comunale PARTITO DEMOCRATICO
Cremona 1.09.2010
 
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