15 Settembre, 2002
Manifestazione nazionale per la difesa della Scuola a Tempo Pieno
Sabato 17 gennaio a Roma
L'Associazione Per la Scuola della Repubblica promuove, insieme ad altre associazioni e forze politiche e sociali democratiche, la manifestazion indetta a Roma dai Coordinamento per la difesa del tempo pieno contro la riforrma Moratti, invita tutte e tutti a partecipare
Sabato 17 gennaio 2004 A ROMA
100 comitati e coordinamenti promuovono la manifestazione nazionale per la difesa del Tempo Pieno e Prolungato per il ritiro del decreto presentato dal ministro Moratti
Il primo decreto attuativo della Legge n. 53/2003, attualmente in esame alle Commissioni parlamentari, prevede la cancellazione del tempo pieno e prolungato, riduce il tempo scuola per tutti a 27 ore settimanali, elimina la collegialità e la corresponsabilità tra docenti, differenzia i percorsi a partire dalla prima media, con l’anticipo dell’ingresso alla scuola dell’infanzia stravolge la natura di questa scuola e costringe i ragazzi a scegliere già a 12 anni e mezzo cosa fare dopo la terza media (proseguire nella scuola o andare alla formazione professionale).
Eppure, negli ultimi 20 anni, il tempo pieno e prolungato ha rappresentato la risposta più qualificata per molte famiglie nell’armonizzare le esigenze lavorative con i tempi distesi per l’apprendimento di bambini e bambine e con la garanzia di un’educazione di qualità per i propri figli. Il tempo pieno e prolungato ha svolto un costante ruolo innovativo nella scuola di base, sul piano della sperimentazione didattica, della cooperazione tra docenti, dell’inserimento dei bambini diversamente abili, della didattica laboratoriale, del rapporto con il territorio e gli Enti Locali.
Attualmente nel Paese più del 20% delle scuole elementari sono a tempo pieno.
Questo decreto rappresenta solo il primo anello della controriforma Moratti che ha un effetto devastante sulla scuola pubblica: riduce le risorse, taglia il tempo scuola, trasforma l’istruzione in un servizio a domanda individuale, riporta a 8 anni l’obbligo scolastico, chiede ai giovani dopo la terza media di scegliere fra due canali separati: quello dell’istruzione e quello della formazione professionale. Guarda a una scuola vecchia, autoritaria e selettiva, una scuola che favorisce i pochi a danno dei molti, che accresce le disuguaglianze sociali e le differenze tra i territori. Questo disegno, che danneggia tutto il Paese, che considera l’istruzione un settore in cui risparmiare e lasciare campo libero al mercato, trasformando anche l’istruzione in una merce, è completato dalla riduzione degli investimenti per l’università e la ricerca, dove si estende la privatizzazione ed il controllo politico sulle nomine e sull’attività di docenti e ricercatori.
Si vuole colpire la libertà di insegnamento e di ricerca.
Ma in questi mesi è cresciuto il dissenso verso questa primo decreto: si sono moltiplicate, in modo capillare, assemblee, raccolte di firme, mozioni, documenti, iniziative di lotta e di informazione.
La giornata del 29 novembre è stata l’espressione evidente di questa preziosa volontà diffusa di genitori, insegnanti e cittadini uniti nel comune intento di fermare lo scempio che si sta compiendo a danno della "loro" scuola. Inoltre l’azione del Governo sta già creando il caos nelle iscrizioni.
Sabato 17 alle ore 14.00, da piazza della Repubblica a p.zza del Popolo tantissimi genitori, bambini e bambine, insegnanti e lavoratori della scuola, cittadini, saranno in piazza per chiedere il ritiro del Decreto, per riaffermare il Tempo pieno e prolungato, per difendere la scuola pubblica come luogo centrale nella vita democratica del Paese, comunità in cui si crea tessuto sociale, così come sancito nella Costituzione italiana.
Per tutta la settimana scuola per scuola e città per città si terranno assemblee, autogestioni, occupazioni, passeggiate sulle striscie pedonali per informare la cittadinanza, oltre all’inizio della Campagna di iscrizioni "di garanzia" in cui chiedere la conferma per i propri figli del modello di scuola a Tempo Pieno, a Tempo prolungato, a Modulo.
Lunedì 12 a Roma sono state consegnate alla Commissione parlamentare della Camera le oltre 110.000 firme raccolte fino ad oggi per la difesa del tempo pieno e prolungato, mentre, all'esterno, in piazza del Parlamento si svolgeva un sit-in di insegnanti, genitori e bambini.
DIFENDIAMO IL TEMPO PIENO E PROLUNGATO
CANCELLIAMO LA CONTRORIFORMA MORATTI
È TEMPO DI SCUOLA PUBBLICA
Hanno finora aderito:
ARCI, Associazione “Per la Scuola della Repubblica”, CESP, Cgil Scuola, CIDI, Cisl Scuola, Cobas, Coordinamento Genitori Democratici, Democratici di Sinistra, Ecole, Federazione Nazionale Verdi, Legambiente, Libera, MCE, Partito dei Comunisti Italiani, Partito della Rifondazione Comunista, UDS
 
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