15 Settembre, 2002
Cronache del fiume e della golena
Uno specchio d’acqua e di cielo riflettono i contorni di un albero e di una vecchia barca; in primo piano un uomo semplice, un vecchio pescatore dal volto vissuto, dallo sguardo penetrante.....
Cronache del fiume e della golena
Uno specchio d’acqua e di cielo riflettono
i contorni di un albero e di una vecchia
barca; in primo piano un uomo semplice, un
vecchio pescatore dal volto vissuto, dallo
sguardo penetrante. La fotografia è di Ezio
Quiresi. Riassume perfettamente tutto quanto
è narrato nel libro di Franco Dolci sotto
le semplici parole del titolo: Cronache del
fiume e della golena (Edizioni Del Miglio).
Nella Sala del Consiglio Provinciale, lunedì,
26 aprile, alle ore 17.30, sarà presentato
un libro particolare nel panorama della memorialistica
locale, terreno fortunatamente ben coltivato.
Molti, davanti ad uno spettrale visione di
futuro che fa riemergere ricordi angoscianti
più che portare il Nuovo rassicurante, hanno
fatto proprio il dovere morale della memoria.
Franco Dolci, piccolo-grande protagonista
di decenni di vicende pubbliche che sono
Storia (le battaglie del Pci per un’Italia
democratica e solidale, il buon governo della
cosa pubblica in questa Provincia ricca e
povera) ha scelto di raccontare “semplicemente”
delle Vicende umane fra lanche budri e boschi
padani. Nei racconti raccolti in questo libro
scorre il Po, testimone nel bene e nel male
della vita di persone che sembra non abbiano
fatto la storia invece sono la storia – generazioni
di povera gente che dal fiume e dalle sue
lanche ha tratto per secoli nutrimento. Scorre
il Po, “Padre fiume” – citando il titolo
delle parole di chiusura di Floriano Soldi
– del cui insegnamento pare non si impari
mai abbastanza circa la convivenza in pace,
ovvero in un equilibrio basato sul rispetto;
equilibrio tra natura e uomo, tra natura
e collettività, tra uomini e donne della
collettività. I racconti di Franco Dolci
non sono mai uno sterile rimpiangere l’idilliaco
“com’era una volta”. L’alveo del grande fiume
è sempre rappresentato anche fatica, pericolo,
talvolta morte. Terra acqua e cielo che dispensavano
mezzi di sopravvivenza. Favoloso scenario
dell’amore, della riflessione, del sereno
riposo. I racconti di Franco Dolci non ricamano
sopra il Grande Fiume un’aureola dorata.
Ma fanno brillare sopra le sue acque la luce
del Sole e della Luna. Semplicemente. Parlando
di ciò che è – o dovrebbe essere - essenziale
nella nostra vita. Gliene siamo grati.
Marosi Terez
 
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