15 Settembre, 2002
Guernica, presentata dalla Compagnia *Fabula Rasa*
nell'ambito delle manifestazioni *La Fiaccola della libertà lungo le valli del Po* - Domenica 8 maggio ore 21 Teatro Monteverdi a Cremona
La fiaccola della Libertà lungo le valli del Po
Domenica 8 maggio 2005, ore 21.00
Cremona, Teatro Monteverdi
COMPAGNIA FABULA RASA
presenta
GUERNICA
Regia di Beppe Gromi
Sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica
sul campo...
Sara Rossino, Elisa Ribichini, Francesco Bernardo, Maurizio Bertolini, Claudio Icardi, Fabrizio Sartor
luci e suono
Luca Giai Checa
musiche di
Peter Gabriel, Goran Bregovic, Fabrizio De Andrè, Franco Battiato
Ideato e diretto da
Beppe Gromi
GUERNICA
Per non dimenticare… mai.
Un simbolo potente, una città come tante, un’esplosione e un lungo urlo lacerante.
Segni su una tela scandiscono la storia dell’uomo fatta di odio, distruzione e morte.
Il prezzo che l’uomo continua a pagare, anche in questo momento, in svariate parti del mondo.
I° QUADRO
All’inizio sono solo ricordi, un susseguirsi di giochi e voci di bambini che giocano, parole che si rincorrono nei sorrisi in un giorno qualunque d’infanzia.
Spensieratezza e libertà colorano un mondo fatto di piccole cose semplici.
Poi, improvvisamente, si alza un forte vento che trascina lontano quei giochi e tutto cambia, in un attimo non riconosci più il mondo. E quel breve silenzio diventa un urlo immobile, come dipinto…fermato per sempre nello spazio da un segno semplice e forte.
II° QUADRO
Un uomo qualunque legato indissolubilmente alla sua Terra Madre, viene strappato via dalla inesorabile violenza della guerra. Un uomo come tanti, costretto dalla follia dei potenti, perde ogni contatto con il suo mondo per essere gettato in una dimensione intrisa di sangue e ferocia.
Una manciata di terra e un sogno: la speranza di ritornare a casa…rivedere i suoi campi, il grano crescere verso il sole e ritrovare la libertà…
III° QUADRO
Non dimenticare il passato e imparare a capire quando nel presente nuove figure oscure compaiono all’orizzonte.
Tutto si tinge di rosso, come il sangue, e di nero come la morte.
L’uomo come vittima e carnefice, preda e predatore, beve dal calice della sua follia, l’ennesima sconfitta. Gli errori dell’uomo si ripetono e non resta che vuoto e silenzio…la risposta è scritta nel vento.
OMAGGIO A “KIRO”
con brani tratti dal libro di Kiro Fogliazza Cento cremonesi in Val di Susa.
IV° QUADRO
Testimonianze toccanti, profonde. Laceranti.
Una catena di parole intrise di dolore, distillate come gocce di speranza, si sollevano come un delicato canto senza tempo. Parole e segni che si muovono come un monito verso il presente: ”…le generazioni future non devono permettere che questi orrori si ripetano.”
V° QUADRO
File interminabili di profughi, di vittime innocenti.
Ombre lunghe che ritornano sempre uguali, ossessive, private di ogni cosa. Anche la più intima.
Il sacrificio dell’Uomo per l’uomo non ha cambiato le cose… la croce spezzata, le ingiurie, la condanna e un infinito silenzio come un urlo sordo che trafigge il cuore. Una lettera: poche parole e un segnale di speranza.
L’amore e la libertà, la bellezza e la forza di resistere per poter continuare a lavorare per il presente, per chi verrà dopo di noi.
Perché la terra non si colori più di sangue ma possa continuare ad accogliere e crescere i suoi figli come il grano che si spinge verso il sole.
FINALE
“Poserò la testa sulla tua spalla e farò un sogno di mare e domani un fuoco di legna perché l’aria azzurra diventi casa… chi sarà a raccontare, chi sarà?
Sarà chi rimane. Io seguirò questo migrare, seguirò questa corrente di ali…” Fabrizio De Andrè
Note di regia
Guernica oggi perché il grido uscito dall’opera di Picasso, come dalla tela di Munch, sembravano simboli e moniti suffi cienti a far sì che con il Novecento l’uomo avesse capito, abiurato la guerra. Non è così, anche gli errori più atroci si sono ripetuti.
Contrasti inquietanti in un lavoro corale dal forte impatto visivo, dove teatro di parola, movimento, d’ombra e danza si amalgamano per risvegliare in ognuno il desiderio di dire: No!, basta. Come ricorda la lettera del condannato a morte o la danza sincopata
della giovane donna che la riceve… ciò che resta, infi ne, è l’amore. Non il dolore che proviamo. Guernica… perché immagini, parole e silenzi… ci aiutino a mantenere
viva la consapevolezza e la memoria.
Beppe Gromi
Sono tante le cose che non comprendo di questa guerra e così poche quelle che afferro. Una sola mi sembra abbastanza certa: ogni guerra è una guerra. Ogni guerra
finisce per mangiarsi le sue ragioni quand’anche fossero le migliori. E continuo a pensare che combattere il male con altro male non può, alla fine, essere un bene.
da La Ragione smarrita di Wim Wenders
CON IL PATROCINIO DI:
Culture, Identità ed Autonomie della Lombardia
CON IL CONTRIBUTO DI:
Comune di Cremona, Provincia di Cremona
COMITATO PROVINCIALE PER LA DIFESA E LO SVILUPPO DELLA DEMOCRAZIA
Via Dante, 134 - Cremona
Tel. 0372.406.354 - Fax 0372.406.663
ASSOCIAZIONE COMITATO RESISTENZA COLLE DEL LYS
 
Fabula Rasa
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