15 Settembre, 2002
Alcuni "trucchi" comportamentali per allungare la vita . di G.Carlo Storti
L'aglio allunga la vita e scaccia gli spiriti.Vivere piu' a lungo, due consigli per allungare la vita.Ormai nella opulenta civiltà occidentale la corsa all'allungamento della vita è un bussines
L'aglio allunga la vita e scaccia gli spiriti.
Vivere piu' a lungo, due consigli per allungare
la vita.
Ormai nella opulenta civiltà occidentale
la corsa all'allungamento della vita è un
bussines. Siamo inondati dalla pubblicità
per prodotti che ti liberano dai " radicali
liberi" e da trasmissioni televisive
che ti forniscono consigli per allungare
la vita.
Esiste un prodotto spay, molto pubblicizzato,
che si presenta con questo slogan "
Sapevi che ormai esiste l'elisir della giovinezza?
Diventa 15 anni piu' giovane con l'elisir
della giovinezza". Seguono poi spiegazoni
scientifiche (?) che rendono credibile ed
appetibile l'elisir ...
Che , grazie alla scienza, al migliore tenore
di vita, alla prevenzione, in questo secolo,
l'età media sia notevolmente aumentata è
un fatto. Da sempre l'uomo ,da quando esiste
, è alla ricerca della immortalità. Vuoi
vedere che sia giunti al momento giusto?
Forza. Ci siamo. Ecco alcuni consigli "
scientifici" per vivere piu' a lungo.
Ma speriamo sia vero!!!
1.) MANGIARE POCO ALLUNGA LA VITA
Un'alimentazione a basso contenuto calorico,
ma con il giusto apporto di tutti i nutrienti
essenziali, rallenta l'invecchiamento del
cuore.
E' questo quanto emerge da uno studio progettato
e coordinato da Luigi Fontana, ricercatore
presso il Dipartimento di sanità alimentare
e animale dell'Istituto Superiore di Sanità
(iss) e presso il Centro di nutrizione umana
della Washington University School of Medicine
(St. Louis, Missouri, USA) e apparso oggi
su PubMed.
Questo studio a lungo termine, e in diretta
collaborazione con gli Stati Uniti, si inscrive
nel quadro degli studi diretti alla prevenzione
delle malattie cardiovascolari .
Verificare e osservare nell'uomo, per la
prima volta, gli effetti della restrizione
calorica e della "qualità" nutritiva
delle calorie della nostra dieta ci permette
di avere molte informazioni sia sul fronte
della fisiologia dell'invecchiamento che
sul fronte della prevenzione primaria di
molte malattie tipiche del nostro tempo e
della nostra società. Questi risultati, che
ci premiano a livello internazionale, ci
incoraggiano a continuare su questa strada
e ad ampliare, in un futuro prossimo, questo
settore di studio.
I ricercatori hanno preso in esame 25 volontari
sani che, nella convinzione di poter vivere
più a lungo e sani, per circa 7 anni hanno
praticato (e praticano tuttora) una dieta
ipocalorica (in media 1.700 calorie al giorno),
ma ricca di proteine (1.8 g/Kg/die) e di
tutte le vitamine, i sali minerali e i micronutrienti
essenziali.
Il gruppo di controllo era costituito da
altrettanti individui praticanti una tipica
dieta occidentale, ricca di cibi raffinati
e processati: all'incirca 2.500 calorie al
giorno, di cui il 17% fornito dalle proteine,
il 52% dai carboidrati e il 31% dai grassi.
La dose quotidiana di sale era inferiore
nel primo gruppo (circa 2.6 grammi vs 3.4
grammi nel gruppo di controllo). Nessuno
dei soggetti partecipanti allo studio fumava,
assumeva anti-ipertensivi o farmaci per abbassare
la quantità di lipidi nel sangue o risultava
affetto da malattie croniche.
Che le diete ipocaloriche allungassero anche
del 50% la vita negli animali da esperimento
era cosa ben nota. Lo studio condotto alla
Washington University di St. Louis dimostra,
ora che i risultati sono validi anche per
l'uomo.
Mangiando meno calorie "vuote"
(quelle cioè prive di vitamine e sali minerali)
è possibile rallentare il fisiologico invecchiamento
del tessuto cardiaco anche nell'uomo"
( fonte: http://150.146.47.106/rivistaonline)
2.) PIÙ LONGEVI CON PESCE E VERDURE
"Fondamentali" frutta, aglio, pesce,
verdure, mandorle, cioccolato fondente e
un bicchiere di vino.
Arriva da uno studio condotto dai ricercatori
olandesi dell'Erasmus University Medical
Centre di Rotterdam, e pubblicato sul British
Medical Journal, la dieta ''Polymeal''.
Gli scienziati assicurano: ''chi la segue,
allunga la propria vita di sei anni''. La
''Polymeal'' comprende sette tipi di cibi
capaci di preservare l'organismo da eventuali
problemi cardiaci.
Fanno parte dei magnifici sette: frutta,
aglio, pesce, verdure, mandorle, cioccolato
fondente e un bicchiere di vino.
Un dieta che fornisce un mix quotidiano di
questi elementi è risultata essere particolarmente
efficace, i risultati parlano infatti di
una riduzione del rischio di insorgenza di
malattie cardiache pari al 76% che, tradotto
in termini di anni, significa un ritardo
di nove anni per gli uomini e quasi 8 per
le donne.
Alla dieta corrispondono anche aspettative
di vita maggiori, di circa sei anni e mezzo
per gli uomini e cinque per le donne. I ricercatori
hanno infatti individuato i cibi che più
di ogni altro posseggono proprietà benefiche
per l'organismo.
Ad esempio, un consumo giornaliero di aglio
riduce il colesterolo e abbassa il rischio
di malattie cardiovascolari del 25%, mentre
una razione quotidiana pari a 68 grammi di
mandorle lo riduce del 12%.
Circa 150 ml di vino riducono le possibilità
di insorgenza di problemi al cuore di circa
il 33% e il pesce poi, le abbassa di un ulteriore
14%, se consumato dalle due alle quattro
volte a settimana.
Ottimi anche gli effetti del cioccolato fondente,
100 grammi del ''dolce rimedio'' abbassano
infatti la pressione sanguigna, con un rischio
infarto ridotto di circa il 20%, così come
una razione giornaliera di 400 grammi di
frutta e verdura.
Proprio dalla combinazione di questi cibi
ad alta qualità benefica è nato il Polymeal
(pasto completo), capace di produrre benefici
simili a quelli della pillola ''Polypill'',
contenente a sua volta un mix di sei medicine,
ma molto costosa e non priva di effetti collaterali.
I ricercatori dell'Erasmus University Medical
Centre di Rotterdam hanno calcolato che il
costo della dieta ''Polymeal'' si aggira
intorno alle 15 sterline (pari a circa a
23 euro) a settimana, ed i benefici contro
il rischio infarto dovrebbero attestarsi
vicino alla soglia del 76% (per la pillola
l'80%), senza presentare alcuna controindicazione.
L'alito pesante e il profumo sgradevole derivanti
dall'aglio possono essere evitati con un
uso moderato, così pure per il vino, i cui
effetti di un impiego eccessivo sono ben
noti. ( fonte : www.greenplanet.net)
storti@welfareitalia.it
articolo pubblicato su " Il Piccolo" settimanale di Cremona e Provincia del 28 gennaio 2006.
 
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