15 Settembre, 2002
Provincia e Comuni si incontrano a Crema
Si progetta il turismo sull'acqua nel Cremasco
Incontro con il territorio Cremasco, per nuove infrastrutture turistiche
legate alle vie d'acqua. Apre a settembre il bando regionale di 7 milioni di
euro, che nelle precedenti edizioni ha già portato al territorio interventi
importanti (attracchi, ostelli, recuperi di realtà ambientali o artistiche
ecc..). Per ampliare la banca progetti e sentire i comuni, l'Assessore
Provinciale al Turismo Fiorella Lazzari ha convocato ieri un incontro presso la
sede di Crema della Provincia, con il Dirigente Massimo Placchi e le consulenti
del Progetto "Vie d'Acqua", Marcella Datei e Valentina Nani. Sono intervenuti
rappresentanti del Comune di Pandino, Romanengo, Soncino, Montodine, Camisano,
Crema, Campagnola Cremasca, Pianengo e del Parco del Serio.
Lazzari ha introdotto spiegando che occorre arrivare preparati all'apertura del
bando con progetti almeno preliminari pronti e ha fornito alcune linee guida. Il
Cremasco ha già sperimentato il bando nel 2005 con l'ecomuseo (finanziati
cartelli turistici, un'area di sosta davanti alla Cascina Stella, l'abbattimento
delle barriere architettoniche al bosco didattico, la valorizzazione di alcuni
reliquati, mulini, macchine agricole, fontanili ecc.. nell'area che dal museo
del paesaggio di Castelleone si allarga verso Romanengo, comprendendo Genivolta,
San Bassano, Farinate, Pandino, Dovera) "L'ecomuseo è il primo elemento di
progettualità forte - ha detto Lazzari -, al quale suggeriamo di abbinare una
riflessione sul parco del Tormo, in una logica di sistema e di integrazione
degli elementi di identità dell'offerta turistica territoriale. Da completare
soprattutto nella parte di confine e rispetto a quella straordinaria risorsa che
sono i fontanili, la trama delle ciclabili provinciali esistente, sull'idea di
far dialogare il territorio al suo interno e con le province vicine". "Da
mantenere - ha aggiunto - una forte polarizzazione con Crema e con i centri di
valenza turistica dell'interno della provincia legati all'acqua". "Sulla base di
questi indirizzi proponiamo una banca progetti - hanno aggiunto le consulenti
Datei e Nani - che contiene già alcune opere finanziabili ad es la ciclabile di
Rivolta-Spino, il restauro del castello di Romanengo, il porto e l'ostello di
Gombito, il recupero ambientale del Tormo, tra Pandino, Abbadia Cerreto, Palazzo
Pignano, e il recupero dell'ex colonia Fluviale a Soncino. Aspettiamo nuove
idee".
Ne sono arrivate diverse. Pandino, capofila del parco del Tormo, per voce
dell'Assessore Romana Camoli, vorrebbe una ciclabile che collegasse tutti i
comuni del sistema, considerandone il pregio in chiave turistica (la Pieve di
Palazzo, la rocca di Pandino, il borgo di Gradella, i fontanili ecc.). Il
Sindaco di Montodine, Omar Bragonzi, ha proposto di navigare il Serio e
raccordare il Serio all'Adda, intrecciando le modalità turistiche di trasporto,
bici - barca. I referenti del Parco del Serio, Rossella Croci e Basilio Monaci,
hanno informato che il parco ha piste ciclabili sia in sponda sinistra che
destra e chiesto un raccordo con gli altri parchi. L'Assessore Lazzari ha
ricordato che il sistema ciclabile esistente garantisce già un collegamento da
Cremona a Spino, dal Po all'Oglio, all'Adda e al Serio, tramite le piste Antica
Regina, Città Murate, Canale Vacchelli. Passando anche per Crema. A suo parere
sarebbe meglio perfezionare il raccordo dei fontanili tra loro dentro il parco
del Tormo e nelle fasce a nord. Infine, Soncino, è intervenuto l'Ass. Giovanni
Maccabelli, vorrebbe progettare 300 mt di ciclabile per raccordare l'Oglio, con
tutte le sue peculiarità (Colonia fluviale, ostello, Parco del Tinazzo ecc) con
il bresciano.
 
|