Fondazione Sospiro sceglie uno stile di servizio che punta sulla “Qualità
della vita” delle persone: centralità dell’ospite, promozione della vita,
costruzione di relazioni significative con le persone e la sua famiglia,
modalità entro cui si svolge un rapporto intenso, capace di dare serenità e
fiducia a soggetti spesso soli ed in difficoltà.
L’autoreferenzialità, infatti, è il peggiore dei fallimenti delle politiche
di welfare!
La Fondazione diviene sempre più spazio aperto dove gli ospiti condividono
momenti “estremamente normalizzanti” in perfetta integrazione con la Comunità
esterna.
Il progetto BIBLIOS intende promuovere questa “Qualità della vita” attraverso
l’esperienza concreta di un’attività esterna in collaborazione con
l’Amministrazione Comunale di Sospiro.
Dal Giugno 2006, infatti, 4 ospiti, accompagnanti da alcuni operatori, si
recano presso la Biblioteca Comunale di Sospiro per apprendere le attività di
gestione, prestito, restituzione e consultazione testi oltre agli altri servizi
offerti dalla Biblioteca.
Anche grazie al contributo delle persone disabili coinvolte, il servizio
bibliotecario è in grado di fornire un giorno supplementare di apertura.
Il giovedì mattina, infatti, gli ospiti della Fondazione gestiscono
autonomamente il servizio.
Questo progetto consente agli ospiti coinvolti di consolidare le esperienze,
aumentare la gratificazione e l’autostima in un ambiente fortemente a contatto
con la realtà esterna all’interno di un contesto fortemente “normalizzante”.
Inoltre, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “G.B.Puerari” e
l’Assessore alla Cultura, è stata attivata un’esperienza di affiancamento
nell’esecuzione dei compiti estivi. Anche questa attività coinvolge gli
operatori e gli ospiti della Fondazione nonché i volontari del servizio civile.
Da ricordare gli artefici del progetto che sono gli operatori del laboratorio
di Informatica attivo presso la Fondazione.
Il laboratorio propone attività di tipo riabilitativo/lavorativo al mattino e
attività di tipo abilitativo/occupazionale nel pomeriggio.
Andrea Garini