Da un punto di vista istituzionale in Sudan è cambiato quasi tutto dopo l'accordo di pace del gennaio 2005: c'è una nuova costituzione, un nuovo governo di unità nazionale, un nuovo governo regionale in Sud Sudan, l'esercito di Khartoum e i ribelli dello Spla non si combattono più. Eppure, per milioni di sudanesi la lotta per la sopravvivenza è ancora durissima, nonostante il boom petrolifero del Paese.

In Darfur sono ormai in molti a pensare che «non ci può essere alcuna soluzione militare al conflitto e che un crescente intervento militare servirà solo a aumentare la tensione nella regione», come ha scritto lo special rapporteur dei diritti umani dell'Onu, Sima Samar, nel suo ultimo rapporto. Il governo del Sudan però sembra non essere d’accordo e la violenza in Darfur invece che diminuire, cresce. i rapporti tra Onu e governo sudanese sono a dir poco tesi: Khartoum in ottobre ha espulso Jan Pronk, l’inviato speciale di Kofi Annan.

La Campagna Sudan, che da dieci anni sostiene il processo di pace nel paese, ha invitato in Italia tre leader quali testimoni del dramma del Darfur ma anche dello sforzo di pace di tanti sudanesi del Sud, dell’Est, dei Monti Nuba, zone in cui le organizzazioni della società civile sono intensamente impegnate a vincere l’unica e vera scommessa del paese: costruire una pace vera, che assicuri una vita dignitosa per tutti i sudanesi.

iniziativa col patrocinio del Comune e della Provincia di Cremona e in collaborazione con:
Acli, Arci, Caritas, Centro Missionario Diocesano, Centro Pastorale, Circoscrizione locale Banca Etica, Cisvol, Emergency, Ics, Ipsia, Mani Tese, Migrantes, Pax Christi, RES, Scuola di Pace

ALTRE CONFERENZE STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL LIBRO
A MILANO il 6 novembre alle ore 11,30 - via Vivaio 7
A ROMA l’8 novembre alle ore 13.00 c/o sala Stampa della Camera dei Deputati, Montecitorio