15 Settembre, 2002
Gli ebrei di New York
di Maurizio Molinari, per Editori Laterza, 2007
Se all'angolo della strada sotto casa incontrate un nonno che va a fare la spesa con in testa il cappello verde dell'esercito israeliano regalatogli dal nipote, se al supermercato acquistate prodotti kosher senza saperlo, se in ascensore vi trovate di fronte al fattorino che porta al 38° piano una piramide di tramezzini di Mr Broadway, se sul marciapiede di fronte alla libreria di quartiere ragazzi con la kippah vendono ai passanti grandi cedri prima di Succot, se alla scuola pubblica sotto casa insegnano a tutti i bambini a cantare Ava Naghila Ava per l'ultimo dell'anno, se quando arriva la festa di Chanukkah il portiere accende nell'atrio il candelabro a nove braccia vicino all'albero di Natale, se ogni sera del 24 dicembre il teatro del centro Y92 si riempie di giovani per il concerto del cantante David Broza e se vi svegliate la mattina scoprendo che l'edificio in costruzione vicino a casa vostra diventerà una sinagoga in pietra di Gerusalemme allora significa che vi trovate in uno dei cinque grandi boroughs di New York, la città con la più numerosa popolazione ebraica del mondo, le cui strade, yeshivot, bancarelle, aziende, riviste, fiere del cibo e rappresentazioni teatrali sommano e sovrappongono tanti e diversi mondi ebraici che si intersecano con la vita di milioni di non-ebrei e si contraddicono fra loro dando vita a un puzzle di identità talmente americano da risultare quasi invisibile al visitatore che mette piede per la prima volta nella Grande Mela. Questo libro si propone di accompagnare il lettore lungo gli itinerari ebraici che attraversano e raccontano New York, sovrapponendo quotidianità e storia.
Così Maurizio Molinari presenta il suo libro in un articolo de “La stampa” del 7 gennaio scorso, ed è anche così che inizia il suo viaggio nelle prime pagine del suo volume, tutto dedicato ad una New York ebraica unica, dove l’ebraismo è talmente radicato e permeato nella realtà urbana newyorkese da essere fondamento dell’americanità che viene rappresentata dalla Grande Mela. Ogni aspetto della vita ebraica che si respira a New York viene presentato dall’autore, dalle concentrazioni etniche delle differenti tradizioni e provenienze nei boroughs della metropoli, agli svariati movimenti religiosi che arricchiscono la spiritualità ebraica; dalle scelte politiche e le preferenze tra repubblicani e democratici, al sentimento unanime di attaccamento allo Stato di Israele; dai rappresentanti illustri dell’economia americana, ai personaggi dello sport, delle arti e dello spettacolo che fanno notizia nelle pagine dei magazines della East Coast. Il tutto corredato da alcune immagini e mappe delle note avenues per localizzare facilmente l’agglomerazione ebraica della città. Insomma, una panoramica di luoghi, angoli, quartieri, locali, scuole, centri religiosi, fondazioni, e tutto quanto concorre a fare di New York la capitale dell’ebraismo mondiale (escludendo Israele ovviamente), l’unico forse al mondo ad essere esso stesso fondamento della vita di una metropoli tanto civilizzata quanto controversa come New York.
Roberto Pavan
 
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