15 Settembre, 2002 Riflessioni e richieste di cambiamento degli insegnanti. Scuola:elementare
RIFLESSIONI E RICHIESTE DI CAMBIAMENTO DEGLI INSEGNANTI:
Scuola:elementare
Ambiti:antropologico/scientifico/letterario
- L’introduzione dell’autonomia ha creato aspettative nella realtà scarsamente realizzate soprattutto nel settore economico. Troppi sono ancora i vincoli burocratici per poter accedere ai fondi con elasticità e soprattutto troppo pochi sono i finanziamenti per realizzare scelte di qualità.
- Sempre in conseguenza dell’autonomia e di tutta la nuova legislazione (stesura di progetti, aggiornamento multimediale, commissioni di tutti i generi e di ogni tipo) i carichi di lavoro per gli insegnanti si sono fatti sempre più gravosi al punto che non resta quasi più tempo per pensare al “cosa fare in classe il giorno dopo…”…a questo però non è stato corrisposto un adeguato incremento salariale .
-La nuova riforma Moratti sta scatenando una serie di riflessioni e anche di preoccupazioni :
il maestro unico è un ritorno al passato, all’insegnante tuttologo tra l’altro oberato da una mole di lavoro massiccia rispetto agli altri colleghi o è un sano ritorno alla maestra mamma che conosce e segue i suoi scolari in un percorso di crescita tranquillo e meno caotico?
La scuola a 25 ore (o 27, o 30..non si sa) è una regressione e una riduzione dell’apprendimento o è un’offerta di un modello di scuola più sereno e meno pressante?
L’abolizione del tempo pieno o comunque la riduzione del tempo scuola è un affronto alle famiglie che lavorano o è un modo per far sì che i genitori tornino ad occuparsi dei loro figli?
-la possibilità di scegliere fra diverse offerte formative, magari a pagamento, è una proposta che discrimina i ceti più svantaggiati o dà la possibilità ad ogni famiglia di scegliere un percorso adeguato al proprio figlio?
Per gli insegnanti del Trento Trieste, Marinella Marchesi