15 Settembre, 2002
Il Somiere «Roteltamburininzoli» di Michele Bosio
Una nuova importante pubblicazione di storia cremonese
La prestigiosa rivista musicologica «L'Organo» (la più importante rivista
d'organo e d'organaria d'Italia ed una tra le più accreditate in Europa),
diretta da Luigi Ferdinando Tagliavini e Paolo da Col, anche quest'anno - XXXIX
(2007) - ospita un originale contributo sull'arte organaria cremonese stilato
dal musicologo ed organista cremonese Michele Bosio. Il titolo esatto
dell'articolo è Il Somiere "Roteltamburininzoli" ed occupa le pp. 239-256 della
rivista.
Per spiegare il contenuto dell'articolo ci vengono in aiuto le parole dello
stesso dottor Bosio: «Questo secondo contributo dedicato all’attività dell’organaro
cremonese Giuseppe Rotelli, si concentra prevalentemente sulla storia del
perfezionamento del somiere «a doppio scompartimento» impiegato nel monumentale
organo costruito dal cremasco Pacifico Inzoli nel 1890 per il Santuario di Valle
Pompei (Na). Prima di tutto è meglio chiarire cosa si intende per somiere:
sostanzialmente si tratta di una struttura lignea paragonabile ad una grande
cassa di legno destinata a sorreggere le canne dell'organo, la secreta, cioè una
cassa a tenuta ermetica posta sotto il somiere, è deputata a smistare l'aria
sotto pressione alle varie canne. [...] Nel 1894, sugli ultimi numeri del
settimanale cremonese «Il Risveglio», nacque un’accesa polemica intorno alla
vera origine dell’invenzione del somiere «a doppio scompartimento». Protagonisti
dell’intensa diatriba furono il cremonese Giuseppe Rotelli ed i cremaschi
Giovanni Tamburini e Pacifico Inzoli. In questo mio nuovo contributo ho cercato
di tracciare un percorso che prende le mosse dall’invenzione che rivoluzionò il
mondo organario e organistico italiano di fine Ottocento, ovvero il somiere «a
pistoni» brevettato dall’inglese William George Trice. Proseguendo poi
attraverso le vicissitudini che tale invenzione ha subito nel corso degli anni,
sino ad arrivare al cuore del discorso: cosa esso sia diventato passando
attraverso le mani di Pacifico Inzoli e dei suoi collaboratori, Giuseppe Rotelli
e Giovanni Tamburini. [...] In seguito ad uno studio approfondito e critico
della polemica Rotelli-Tamburini-Inzoli, si è potuto far riaffiorare un episodio
della storia dell’organaria italiana sino ad ora del tutto ignorato, cioè il
ruolo attivo che Giuseppe Rotelli ha giocato nel perfezionamento del somiere «a
doppio scompartimento» ideato da Pacifico Inzoli ed ampiamente sfruttato da
Giovanni Tamburini.».
Il professor Bosio, ormai da anni attento alla ricezione della musica
organistica nella Cremona della prima metà Novecento, ci ha parlato anche dei
suoi prossimi lavori. Imminente è infatti la pubblicazione di un contributo
bio-bibliografico sul compositore cremasco Vincenzo Antonio Petrali (1830-1889),
prima organista e poi maestro di cappella della Cattedrale di Cremona tra il
1849 ed il 1853, per la rivista «Arte Organaria arte Organistica». E, per
ricordare gli anniversari del grande virtuoso d'organo Ulisse Matthey
(1876-1947), e del suo allievo cremonese Vincenzo Germani (1894-1958), saranno
presto disponibili due studi: Appunti per una storia della ricezione della
musica organistica a Cremona nella prima metà del XX secolo: i concerti di
Ulisse Matthey a Cremona e nel cremonese per la rivista svizzera (in lingua
francese) «La Tribune de l'Orgue» e Ricordo di Vincenzo Germani (1894-1958) nel
50° della sua scomparsa per «Arte Organaria Arte Organistica».
Ancora, Michele Bosio ha avuto occasione di visionare ed analizzare l'intero
corpus organistico di Giuseppe Denti (1882-1977), organista sostituto presso il
Duomo di Cremona dove era titolare il maestro Federico Caudana (1878-1963), che
lo volle espressamente al suo fianco. Il concerto dedicato a lui dedicato in
occasione del trentesimo anniversario della morte, tenutosi presso la chiesa
cremonese di S. Luca il 13 novembre scorso, ha sancito il sodalizio artistico
tra Bosio ed il professor Carlo Perucchetti (nipote di Giuseppe Denti),
impegnato quest'ultimo in un dettagliato lavoro monografico su Giuseppe Denti,
che a breve vedrà la luce e che conterrà un saggio di Bosio sul Denti
improvvisatore-compositore d'organo.
 
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