15 Settembre, 2002
Riccardo Benassi, giovane artista cremonese, è stato selezionato per partecipare a Netmage (Bologna)
Dopo il successo del precedente incontro con gli artisti Sara Rossi e Martin Sastre, è ora la volta di Riccardo Benassi (Cremona, 1982) e Shona Illingworth (Londra – Gran Bretagna, 1966), che presenteranno il loro lavoro insieme alle curatrici nella sala
Riccardo Benassi, giovane artista cremonese,
è stato selezionato per partecipare a Netmage
(Bologna).
Dopo il successo del precedente incontro
con gli artisti Sara Rossi e Martin Sastre,
è ora la volta di Riccardo Benassi (Cremona,
1982) e Shona Illingworth (Londra – Gran
Bretagna, 1966), che presenteranno il loro
lavoro insieme alle curatrici nella sala
conferenza del MAMbo giovedì 29 Maggio alle
ore 18.30
TIME CODE a cura di Fabiola Naldi e Alessandra
Pioselli
settimo appuntamento
Riccardo Benassi e Shona Illingworth
giovedì 29 maggio 2008, ore 18.30
sala conferenze
i video rimarranno in visione fino al 8 giugno
2008
ingresso libero
Il MAMbo è lieto di presentare il settimo
appuntamento di TIME CODE, progetto a cura
di Fabiola Naldi e Alessandra Pioselli.
Dopo il successo del precedente incontro
con gli artisti Sara Rossi e Martin Sastre,
è ora la volta di Riccardo Benassi (Cremona,
1982) e Shona Illingworth (Londra – Gran
Bretagna, 1966), che presenteranno il loro
lavoro insieme alle curatrici nella sala
conferenza del MAMbo giovedì 29 Maggio alle
ore 18.30.
I video rimarranno in visione negli spazi
del museo fino al 8 giugno 2008.
Il 12 giugno 2008 è previsto un altro momento
dedicato al video, durante il quali sarà
presentata un’altra accoppiata di artisti
italiani e stranieri che, attraverso i loro
lavori, si sono soffermati sull’analisi e
la rielaborazione di diversi codici temporali.
Riccardo Benassi, Die Zeitmaschine (Forno
del Pane), installazione site specific, animazione
Flash 24 ore sincronizzata con l’orario locale,
2008
Il lavoro di Riccardo Benassi è stato realizzato
appositamente per TIME CODE e per gli spazi
del MAMbo, a partire dalla storia del museo,
l’ex Forno del Pane. Consiste nella proiezione
a muro di un orologio industriale del 1916, in corrispondenza del bassorilievo tondo nella
sala d’ingresso. L’orologio è avanti di 20
minuti rispetto all’ora corrente. Un suono
segna lo scadere di ogni ora. Il 1916 è la
data di inaugurazione del Forno del Pane.
Attraverso ricerche in archivio e una ricostruzione
digitale minuziosa, la “macchina” che dettò
la legge del tempo in quell’epoca torna a
vivere, in una sorta di cortocircuito spazio
temporale. L’ora portata in avanti da una
informazione errata nella timeline del presente.
Un orologio che fa guadagnare tempo è il
sogno che permette di allungare le giornate.
Il suono sfasato e l’immagine digitale proiettata
dell’orologio, presenza fantasmatica nell’ambiente,
creano una sorta di allucinazione collettiva
in uno spazio determinato.
Riccardo Benassi è nato a Cremona (Italia)
nel 1982. Vive e lavora tra l’Italia e Berlino.
E’ autore di video, installazioni e performance,
oltre che di live media con il gruppo OLYVETTY.
Il suo lavoro è incentrato sull’interazione
tra il suono e gli oggetti. L’artista utilizza
apparecchiature domestiche e strumenti elettrici,
che vengono fatti “performare” e interagire
tra loro. Estrapolati dal contesto quotidiano,
gli oggetti vengono manipolati e forzati
ad assumere nuove funzioni e significati,
acquistando una diversa identità attraverso
il suono.
Nel 2007 Riccardo Benassi è stato selezionato
per il Premio Furla; nel 2008 è stato selezionato
per partecipare a Netmage (Bologna).
Shona Illingworth, Karlag, video, 20 min.,
2007
Realizzato nel nord est del Kazakhstan, in
una zona stepposa che per lungo tempo è stata
occupata da un immenso campo di prigionia
sovietico, il video, inedito, evoca l’impatto
che la presenza del Gulag, oggi chiuso, ha
sul paesaggio e sui suoi abitanti, ex prigionieri
o loro discendenti ed ex guardie che vivono
ancora fianco a fianco su queste terre. Presenza
inquietante nel cuore del nulla, con le sue
miniere a cielo aperto, l’ex Gulag vive nel
ricordo della gente. Attraverso la voce dei
testimoni e immagini che sembrano sospese
nel tempo, Shona Illingworth mette in evidenza
i traumi inscrittoinella memoria delle persone
e dei luoghi.
Shona Illingworth è nata a Ørsted (Danimarca)
nel 1966. Vive a Londra e lavora con la fotografia,
il video e il suono. Nelle sue complesse
installazioni l’artista fa interagire la
dimensione visiva e sonora, in modo da testare
le modalità di percezione del pubblico. Spesso
incentrati sull’architettura di reclusione,
i suoi lavori investigano la relazione psicologica
tra soggetto e spazio, affrontando i temi
dell’isolamento, della memoria e della formazione
dell’identità in situazioni di conflitto,
tensione sociale e confinamento.
Shona Illingworth ha spesso lavorato in collaborazione
con architetti o scienziati in Europa, in
Canada e in Asia Centrale, ricevendo numerose
commissioni pubbliche e premi, tra cui lo
SciArt e l’Arts Award del Welcome Trust per
la sperimentazione di nuove tecnologie e
per il progetto Balnakiel, dedicato ai processi
di formazione della memoria degli abitanti
di un piccolo e remoto villaggio nel nord
della Scozia.
--------------------
Bologna MAMBO - MUSEO D'ARTE MODERNA DI BOLOGNA
Via Don Giovanni Minzoni 4 (40121)
+39 0516496611 (info), +39 0516496600 (fax)
info@mambo-bologna.org
www.mambo-bologna.org
 
|