15 Settembre, 2002
Bush mentì su Saddam
A rivelarlo un dossier del Senato americano - La Commissione di intelligence del Senato degli Stati Uniti d'America ha pubblicato un rapporto di 172 pagine.....
La Commissione di intelligence del Senato degli Stati Uniti d'America ha pubblicato un rapporto di 172 pagine, redatto dopo cinque anni di indagini, sulla propaganda messa in atto dall'amministrazione Bush per legittimare l'invasione dell'Iraq, una comunicazione atta ad ingigantire la reale pericolosità del regime di Saddam Hussein.
Due le cose confutate definitivamente dal rapporto: lo stretto legame del dittatore iracheno con il gruppo di Al Qaeda e la presenza in Iraq di armi di distruzione di massa. Furono questi, infatti, i due argomenti attraverso i quali l'amministrazione Bush convinse l'opinione pubblica statunitense e la comunità internazionale della necessità di invadere l'Iraq e di destituire Saddam Hussein. “'Il presidente e i suoi consiglieri diedero vita a una campagna implacabile nel periodo successivo agli attacchi dell'11 settembre 2001 per sfruttare la guerra contro Al Qaeda come una giustificazione per rovesciare Saddam Hussein”, ha commentato John D. Rockfeller IV, presidente della commissione, composta da otto democratici e sette repubblicani.
George W. Bush e i suoi collaboratori più stretti interpretarono in modo del tutto arbitrario le informative dell'intelligence, i consiglieri del presidente degli Stati uniti d'America esasperarono deliberatamente il legame tra il dittatore e la rete terroristica internazionale ignorando, invece, le perplessità delle agenzie di intelligence sui programmi effettivi dell'Iraq.
La stessa commissione del Senato ha pubblicato anche un secondo rapporto riguardante, questa volta, un vertice segreto, tenutosi nel 2001 a Roma, a tre mesi dall'attacco delle Twin Tower, tra i servizi segreti statunitensi, quelli italiani e alcuni cittadini iraniani decisi a rovesciare il governo di Mohammad Khatami, V presidente dell'Iran. Il senatore Rockfeller IV, nelle conclusioni, critica duramente il Pentagono per aver agito alle spalle del Congresso Usa, senza riferire ai deputati le informazioni sull'iniziativa. Nel rapporto si indica Michael Ledeen, ricercatore dell'American Enterprise Institute, come l'organizzatore del vertice, al quale “partecipò – come scrive Christian Elia di Peace reporter - il noto trafficante internazionale di armi iraniano Manucher Ghorbanifar” nonché ex collaboratore della Cia.
Le rivelazioni del dossier del Senato americano si sommano a quelle emerse dal libro choc intitolato "Cosa è successo: dentro la Casa Bianca di Bush e la cultura dell’inganno di Washington" e pubblicato alcune settimane fa, che sta creando non pochi problemi all'amministrazione Bush ormai alla fine del suo mandato e già da tempo in declino nell'opinione pubblica americana.
 
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