15 Settembre, 2002
Incontro, in Provincia con Torchio, Corada e la sen. Fontana
Sindacati uniti contro le misure del Governo
Incontro, in Provincia con Torchio, Corada
e la sen. Fontana
Sindacati uniti contro le misure del Governo
Rilanciano la necessità del dialogo e della
concertazione
All’appello delle organizzazioni sindacali
per un dibattito sulle misure proposte dal
ministro Renato Brunetta hanno risposto Provincia,
Comune e la minoranza di Governo, rappresentata
dalla senatrice Cinzia Fontana. Oltre all’esponente
del PD si sono ritrovati, questa mattina,
per una riflessione con le forze sociali,
il sindaco Gian Carlo Corada, il presidente on. Giuseppe Torchio e gli
assessori al personale Giorgio Toscani e
alla economia Agostino Savoldi. Massimiliano Dolci prendendo la parola, non ha nascosto preoccupazione
non solo sui contenuti ma anche sul metodo
ed ha parlato di “preoccupante assenza di
dialogo e di concertazione”. Per il segretario
della CGIL il confronto con il precedente
esecutivo rende la posizione del sindacato
ancora più ferma. Quindi ricorda l’accordo
sul welfare del luglio 2007, condiviso con
milioni di lavoratori e la piattaforma che
era stata presentata nel gennaio scorso su
redditi, sviluppo e pressione fiscale. Poi,
afferma, “di colpo, dopo le elezioni, si
è registrata una battuta d’arresto. E, nel
frattempo stiamo assistendo ad un progetto
politico preciso: l’abbattimento della funzione
pubblica dello Stato”. I tagli colpiscono
indistintamente tutti i settori e vanno ad
incidere sui settori della scuola, della
sicurezza, della sanità, con un danno non
da poco per i servizi ai cittadini. L’allarme
poi riguarda anche la contrazione delle risorse
per il rinnovo dei contratti nazionali, e
che incideranno su stipendi netti già oggi
faticano a reggere i tassi di inflazione
reali al 4% mentre il calcolo è fermo all’1,7%”.
Inoltre assistiamo al prosciugamento delle
risorse legate alla contrattazione decentrata.
L’ordine del giorno, questa mattina in Provincia,
prevedeva una riflessione sulle norme per
il pubblico impiego e, più in generale, i
temi del welfare e del lavoro, dello sviluppo
e della legge finanziaria nella programmazione
del Governo. Non è accettabile, hanno spiegato
con un intervento unitario i segretari della
funzione pubblica, una “crociata per la demonizzazazione
dei lavoratori pubblici quali causa di tutti
i mali del Paese”. Il lavoro pubblico è parte
integrante e integrata della comunità locale,
riconosciuta tra le più laboriose e produttive della Lombardia
e dell’Italia.
CGIL, CISL e UIL della funzione pubblica
“nella consapevolezza che serva una riforma
del sistema, ribadiscono che questa necessita
di solide basi di confronto e di consenso
e chiedono rispetto per i lavoratori”. “Il
decreto Brunetta – affermano – pone al centro
dell’attenzione l’intervento per la riduzione
della spesa. Tagli al personale che colpiscono
indistintamente tutti i settori, soprattutto
per quanto riguarda le risorse umane che
vanno ad incidere pesantemente sui settori
della scuola, della sicurezza, della sanità
e degli Enti Locali”. Una politica che potrebbe
avere qualche ragione in generale tranne
che nel contesto locale dove le dotazioni
di organico risultano essere oggi palesemente
sotto la media degli standard nazionali.
Per questo CGIL CISL e UIL esprimono “forte
preoccupazione” ed auspicano che gli interventi
trovino in sede di dibattito i correttivi
necessari e non vengano calati in senso generale
bensì in linea a parametri di vera efficienza
ed efficacia sul territorio. Per questo invitano
tutti i soggetti ad operare nelle sedi opportune
affinchè la manovra non si trasformi in un
peggioramento dei servizi ai cittadini cremonesi”.
Anche il presidente Torchio ha voluto ribadire
la necessità di non generalizzare ed ha ricordato
come gli Enti locali siano ai primi posti
per dedizione dei dipendenti, e per minor
ricorso alla malattia. Poi cita un esempio:
“Abbiamo circa mille chilometri di strade,
all’incirca come Roma. Ma a noi vengono trasferiti
1,5 milioni di euro, mentre alla Capitale,
per la manutenzione sono erogati 80 milioni
di euro. È difficile immaginare le ragioni
di tanta differenza. Tengo poi ad evidenziare
che i lavoratori del nostro Ente sono risultati
tra i primi in Italia per il numero esiguo
di assenza per malattia. Quindi, non gettiamo
il bambino con l’acqua sporca”.
Anche il decreto Brunetta – spiegano i sindacati
– rischia di avere pesanti conseguenze per
il nostro territorio. “Penso ai servizi Postali
– spiega Dolci -. Il decreto rischia di vanificare
il lavoro fatto per la regolarizzazione dei
precari, con evidenti preoccupazioni per
i disservizi che potrebbero derivarne”.
“C’è in atto un blocco sociale, che ha una
sua maggioranza e sta costruendo una linea
di trasformazione che prevede il ridimensionamento
del sindacato, soprattutto quello confederale”.
In merito alla questione dei tagli, poi,
anche il primo cittadino si è detto preoccupato
per l’applicazione indiscriminata della norma.
Ed ha ricordato don Milani quando affermava
che “a volte la giustizia vera si fa applicando
due pesi e due misure” come a dire che c’è
un errore di fondo nel voler generalizzare.
Per Corada la soluzione sta nel contrastare
il blocco sociale, nel creare condivisione
intorno alle ragioni forti nel sindacato,
e nel creare nuove alleanze”.
Anche per Cinzia Fontana occorre contrastare misure “populiste e
demagogiche”, ed impedire che vengano “scardinati
i concetti di welfare e di diritto al lavoro”.
Cremona, 28 luglio ‘08
Ufficio Stampa: tel. 0372 406 311 – 210 –
349 - 231
 
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