15 Settembre, 2002
Per Berlusconi più prescrizioni che assoluzioni: non è la stessa cosa
Leggo con un filo di fastidio quanto si sostiene, da alcune parti, sulle assoluzioni di Berlusconi - Una lettera di Lorenzo Mazzera, IDV Cremona
• Il sig. Berlusconi & C. ha vinto le
ultime elezioni puntando proprio
sull’allarme sicurezza. Quell’allarme
che, si dice, sia più percepito che
reale. Ciò significa (e tutti i dati lo
testimoniano) che sono in calo i
“reati gravi” ma aumentano quelli di
piccolo cabotaggio, ovvero scippi,
furti, violenze, molestie, guida in stato
di ubriachezza con relativo morto,
ecc., ovvero quei reati che riguardano
soprattutto il nostro quotidiano.
A questo si aggiunge il problema immigrazione,
che moltiplica il senso di
insicurezza per diverse abitudini
spesso poco urbane, con espressioni
di forte maleducazione che decisamente
infastidiscono e spesso intimoriscono.
Bene, proprio questi reati,
valutati “leggeri” ma che più impressionano
la gente comune e che
hanno fatto gridare all’allarme sicurezza,
saranno quelli che, con le
nuove norme, al momento resteranno
impuniti. Francamente mi pare
uno strano modo di affrontare il problema
sicurezza;
• quelle che lui chiama assoluzioni
di Berlusconi, in larga parte vanno
lette come prescrizioni, in altre come
non luogo a procedere in quanto il
reato è stato estinto in funzione di
una nuova normativa di legge (fatta
dallo stesso Berlusconi) che depenalizzava
il reato medesimo. La differenza
non mi pare lieve, ma tant’è;
• quello che lui chiama giustizialismo
e antiberlusconismo, noi lo leggiamo
come legalità, rispetto delle
regole, etica, correttezza, giustizia,
senso dello Stato, ecc. Anche qui la
differenza non mi pare lieve, ma le
frasi fatte sono più roboanti e riempiono
la bocca. La miglior difesa è
sempre l’attacco e la demagogia, almeno
in Italia, paga sempre. E’ poi
curioso come, tacciandoci per giustizialisti,
non ci si accorga che la destra
ora stia seguendo (a parole) il
medesimo percorso. Oggi infatti ci si
accorge come per anni un certo permissivismo
e lassismo giuridico abbia
permesso un proliferare di illegalità
strisciante e di impunità ai quali
oggi si cerca di porre rimedio anche
con l’esercito. Il vero problema è che
si è giustizialisti con i poveri diavoli e
lassisti con i potenti, particolarmente
se i potenti governano. Chiedo scusa,
ma noi dell’Italia dei Valori, forse
poveri illusi, siamo ancora convinti
che la legge debba essere uguale per
tutti!
• La cosa che però più mi ha disturbato
nella lettera del sig.Turotti,
è la frase “Di Pietro e i suoi emuli”,
che è stata scritta con evidente disprezzo.
Allora non posso che ricordare
a Giorgio che, prima di passare
armi e bagagli alla corte berlusconiana,
è stato uno dei fondatori dell’Italia
dei Valori di Cremona nel lontano
2000 ed addirittura nostro tesoriere.
Non voglio entrare nello specifico,
ma pur capendo bene che si possa
cambiare opinione, mi sarei aspettato
un maggior rispetto verso amici
con i quali hai comunque avuto un
comune percorso e, credo, verso di
te hanno sempre avuto un comportamento
improntato alla massima
correttezza. Ma è evidente che la
compagnia “dell’unto dal Signore”
riesce veramente a fare miracoli.
Lorenzo Mazzera, IDV Cremona
 
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