15 Settembre, 2002
Torchio: “Frutto di anni di lavoro, condivisione dei progetti e investimenti mirati”
A CremonaFiere la controfirma dell’Accordo di sviluppo territoriale e del Patto per lo Sviluppo
A CremonaFiere la controfirma dell’Accordo
di sviluppo territoriale e del Patto per
lo Sviluppo
Per la prima volta uniti nel rilancio del
territorio
Torchio: “Frutto di anni di lavoro, condivisione
dei progetti e investimenti mirati”
Uno dopo l’altro i rappresentanti delle Associazioni
di Categoria del territorio, delle forze
sociali, del credito e dell’università hanno
sottoscritto nella sala Stradivari di CremonaFiere
l’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale
(Aqst) già firmato nei giorni scorsi a Milano
dal presidente regionale Roberto Formigoni,
che ha in larga parte recepito i progetti
condivisi del “Patto per lo Sviluppo”. Un
punto di arrivo e di partenza, frutto di
tre anni di duro lavoro, con oltre 100 incontri,
esame dei progetti che, per la prima volta,
sono condivisi da tutto il territorio. Una
sinergia vera, decisiva, su cui la Provincia,
promotrice del “Patto” ha scommesso investendo
in tre anni quasi tre milioni di euro per
lo “start-up” dei progetti (allegato).
Dopo il benvenuto di Antonio Piva, presidente
di CremonaFiere, che ha stigmatizzato il
tentativo di scippo da parte di Verona e
della sua fiera del comparto agroalimentare
nell’ambito dell’Expo 2015, frutto di un
accordo tra il ministro Bossi, il sindaco
virgiliano Tosi e di Milano Moratti, ha esaltato
la capacità degli Enti Locali, in particolare
la Provincia, per essere giunti alla firma
dell’Aqst e del Patto. Dopo di lui il vice
presidente Rossoni, che ha ribadito come
“l’Aqst non sia un libro dei sogni, ma di
una analisi che guarda ai bisogni effettivi
del territorio e individua risposte concrete
per la loro soluzione”.
Il presidente della Provincia, Giuseppe Torchio
è entrato nel dettaglio dei progetti. Il
lungo lavoro di questi anni, infatti, ha
già dato frutti concreti ed i risultati si
vedranno ancor di più nei prossimo anni.
“Questa è la nostra risposta alla crisi mondiale.Insieme
abbiamo fatto un “rivoluzione” territoriale.
Procedere in ordine sparso su obiettivi non
condivisi era un errore. Il Patto e l’Aqst
hanno proceduto insieme, con una sinergia
istituzionale, politica e sociale che ha
consentito di costruire un “sistema Cremona”.
L’Accordo quadro con la Regione recepisce
il lavoro svolto dal territorio e fa propri
molti dei progetti in esso contenuti, raccogliendoli
nelle tre “filiere strategiche” dell’Innovazione,
della Cultura, turismo e formazione e delle
Reti infrastrutturale dei servizi. Tali progetti,
per i quali è stata elaborata una graduatoria
di priorità, potranno così concorrere ai
bandi per contributi e finanziamenti a valere
sui fondi strutturali europei, oltre a quelli
regionali e statali, anche con forme di premialità
che potranno essere previste”.
Proprio il presidente della Camera di Commercio,
Giandomenico Aurticchio ha illustrato progetti
e bandi a favore dell’innovazione delle aziende
cremonesi, che ha registrato il “tutto esaurito”
e sarà nuovamente proposto. Soddisfazione
è stata espressa anche dai sindaci di Crema
e Casalmaggiore, Bruno Bruttomesso e Luciano
Toscani, mentre il presidente della Fondazione
Comunitaria, Renzo Rebecchi, ha illustrato
il progetto del Distretto Culturale, gia
finanziato dalla Fondazione Cariplo con tre
milioni di euro, anche grazie al tenace lavoro
dell’assessore Denis Spingardi. A seguire
il vice presidente Agostino Alloni ha snocciolato
i risultati concreti già ottenuti per il
raddoppio selettivo ferroviario della Cremona-Cavatigossi,
i nuovi terminal, l’eliminazione dei passaggi
a livello e l’intermodalità ferro-strada-
acqua (fiume Po).
Una positività favorita da azioni coerenti
quali per esempio la promozione dell’innovazione
per le Pmi, finanziata con un milione di
euro da Provincia e Camera di commercio,
la promozione della produzione energetica
da fonti rinnovabili che vede la provincia
candidarsi a sede di un Distretto agroenergetico,
il Polo della cosmesi attivo nel Cremasco
e il futuro polo della meccanica.
 
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