15 Settembre, 2002
“Il Po, tra genti e falò” Il 21 marzo alle 21 a Motta Baluffi e Roccabianca
Il Po, tra genti e falò”: questo il titolo della prima edizione promossa dalla Pro Loco “I Corvi” di Solarolo, Circolo “ArciRokka” di Roccabianca, Associazione “La Teiera” e Circolo Legambiente “Aironi del Po”
“Il Po, tra genti e falò” Il 21 marzo alle
21 a Motta Baluffi e Roccabianca
in simultanea iniziative propiziatorie sul
grande fiume
“Il Po, tra genti e falò”: questo il titolo
della prima edizione promossa dalla Pro Loco
“I Corvi” di Solarolo, Circolo “ArciRokka”
di Roccabianca, Associazione “La Teiera”
e Circolo Legambiente “Aironi del Po” e patrocinato
dai comuni di Motta Baluffi e Roccabianca
e dalle province di Cremona e Parma.
Il 21 marzo alle 21 a Motta Baluffi, in zona
attracco, e a Stagno di Roccabianca, in zona
“scalette”, vi sarà un’introduzione musicale
di 30 minuti circa (15 per sponda) da parte
della corale “Giuseppe Denti” di Cingia de’
Botti e della banda “Luigi Pini”, in sponda
emiliana, che simboleggiano “il dialogo”
tra le due rive.
Verranno quindi accesi in contemporanea i
due falò propiziatori, come prevedeva il
rito delle antiche popolazioni, proprio nel
corso dell’equinozio di primavera.
L’evento è stato presentato in Provincia,
alla presenza del presidente Giuseppe Torchio,
Lucrezia Defendis e Cristina Carri della
Pro Loco “I corvi”,Massimo Gilbertoni referente
di Legambiente Airone Po, Iuri Oddi, presidente
Arcirokka e Maria Grazia Paloni dell’associazione
culturale “La Teiera”, con Barbara Manfredini
del servizio Turismo della Provincia.
“Attraverso iniziative locali di promozione
come questa, le nuove generazioni possono
recuperare un frammento importante della
storia rurale– ha precisato il presidente
Torchio - Un evento per fortificare sempre
più “il dialogo” tra le due rive. Se quindi
l’evento vuole essere un primo passo verso
una futura collaborazione tra enti e associazioni
di diversi territori, uniti nella valorizzazione
delle tradizioni e del Po, mi auguro che
in tal senso rientrino sempre più le eccellenze
e tipicità locali della food-valley, che
passano anche attraverso appuntamenti come
quello promosso per l’equinozio”.
La manifestazione,che già al suo anno zero
registra già un elevato numero di adesioni,
punta a divenire un elemento di riferimento
nel calendario turistico, prevedendo già
un passaggio a chiamata fluviale grazie alla
disponibilità di una imbarcazione.
“Il Po unisce non divide – ha esordito Gilbertoni
– Sarà necessario fortificare in futuro tali
appuntamenti per far sì che le due sponde
facciano sistema, valorizzando le proprie
potenzialità”.
Ugual tenore da parte della rappresentate
della Pro Loco “I corvi”: “Ruralità ed ambiente
corrono di apri passo ed il clou dell’iniziativa
è proprio il collegamento culturale, turistico
e territoriale tra le due sponde fluviali,
rispolverando antichi riti delle popolazioni
agresti”.
La segretaria Carri ha precisato come “molti
comuni abbiamo aderito e molti altri aderiranno
alle prossime manifestazioni, che ogni anno
verranno riproposte facendo di un evento
sporadico un appuntamento fisso”.
Infine, Paloni dell’Associazione in rosa
“La Teiera” ha evidenziato l’importanza della
rete istituzionale e associazionistica, soprattutto
nei piccoli Comuni, coinvolgendo sempre più
le donne in attività culturali e di partecipazione
alle proprie comunità.
 
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