15 Settembre, 2002
Famiglie che cambiano.Politiche,servizi e reti sociali.
L’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Cremona organizza un’intensa giornata di riflessione e di studio sui temi legati alle famiglie e alle politiche familiari.
Famiglie che cambiano.Politiche,servizi e
reti sociali.
L’Assessorato alle Politiche Sociali del
Comune di Cremona organizza un’intensa giornata
di riflessione e di studio sui temi legati
alle famiglie e alle politiche familiari.
GIOVEDÌ 16 APRILE 2009 Sala Puerari, Museo
Civico, Via Ugolani Dati 4 – Cremona
L’Assessorato alle Politiche Sociali del
Comune di Cremona organizza un’intensa giornata
di riflessione e di studio sui temi legati
alle famiglie e alle politiche familiari.
Il convegno si propone di individuare, nella
straordinaria complessità delle questioni
relative alla famiglia, un punto di vista
che dischiuda nuove prospettive teoriche
e operative per le politiche, per i servizi
e per le azioni sociali. Un punto di vista
che considera la famiglia una relazione sociale
piena in grado di implicare –esplicitamente
o implicitamente – tutte le dimensioni della
generatività, nei suoi aspetti biologici,
sociali, simbolici e relazionali.
È l’idea della famiglia come sistema, come
soggetto di relazioni e di reti, che costituisce
l’ottica con cui, in primo luogo, si progettano
e si strutturano le politiche, i servizi
e le azioni sociali.
Per intendere la famiglia come nuovo ambito
di risorse, problemi, impedimenti, decisioni,
è opportuno porre al centro dell’attenzione
il paradigma del cambiamento. Cambiamento
dello scenario sociale, economico, culturale
nel quale le famiglie vivono; cambiamento,
però, anche come motore di ogni azione sociale,
rivolta a modificazioni positive di una situazione
individuale o collettiva.
L’attuale frammentazione delle politiche
e dei servizi, la perdurante debolezza dei
processi partecipativi, di progettazione
condivisa, o il progressivo indebolimento
dei legami sociali ostacolano spesso tale
prospettiva. Di fronte a questo quadro, i
servizi pubblici e i soggetti impegnati nel
lavoro sociale ed educativo possono essere
ripensati come centri in cui la comunità
locale impara a leggere le sue sfide e a
ripensare i suoi percorsi.
Giovedì 16 aprile 2009 a partire dalle ore
9.00 presso la Sala Puerari del Museo Civico
“Ala Ponzone” in via Ugolani Dati 4, studiosi
ed esperti provenienti da diversi ambiti
disciplinari porteranno in loro contributo
sul tema, per offrire uno sguardo profondo
e nuovo sulle trasformazioni in corso. Ne
discuteranno: Vittorio Cigoli (Università
Cattolica di Milano), Gian Carlo Blangiardo
(Università di Milano-Bicocca), Stefano Tomelleri
(Università di Bergamo), Tiziano Vecchiato
(Fondazione E. Zancan), Liana Burlando (Coordinamento
nazionale servizi affido), Tullio Monini
(Centro per le Famiglie di Ferrara).
Il convegno intende anche dare voce e mettere
in dialogo il mondo delle associazioni familiari
del territorio tra loro e con l’istituzione,
per testimoniare il lavoro che è stato condiviso
in questi anni. Il presupposto che le sofferenze
e le difficoltà personali e familiari si
possano meglio comprendere e fronteggiare
ragionando in termini di relazioni cambia,
infatti, profondamente la logica del lavoro
sociale. Si tratta di aiutare le famiglie
a riprogettare le proprie azioni, i propri
compiti entro un quadro dotato di “senso”,
trovando nelle relazioni con altre famiglie,
nelle reti sociali, nei servizi, nella scuola,
negli spazi educativi e di socializzazione,
interlocutori possibili di una condivisione
dei problemi, per sottrarli a una rappresentazione
individuale e portarli al rango di domande
sociali, perché ascoltate, comprese, condivise,
accolte.
 
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