15 Settembre, 2002
Frammentazione di Paolo Segalla
La caratteristica più evidente di questa campagna elettorale è la frammentazione in molte liste. Ad oggi a Casalmaggiore ve ne sono sei.
Frammentazione di Paolo Segalla
La caratteristica più evidente di questa
campagna elettorale è la frammentazione in
molte liste. Ad oggi a Casalmaggiore ve ne
sono sei. Questa frammentazione è in buona
misura dovuta alla incapacità di condividere
idee e progetti, che sempre più caratterizza
le persone.
Purtroppo, anche noi di centro sinistra oggi
siamo divisi. Dobbiamo riconoscere che, se
nel passato abbiamo sempre lavorato con impegno,
negli ultimi dieci anni vi è stata scarsissima
politica, poiché tutto era delegato alla
funzione amministrativa. L’assenza di politica
è l’eredità con la quale oggi ci dobbiamo
confrontare, ed è a mio avviso la ragione
vera per la quale il Partito Democratico
si è diviso, ed è oggi presente in due liste.
Ritengo che la scelta di uscire dal PD da
parte del gruppo che fa capo a Toscani potesse
trovare una legittimazione nel progetto di
una alleanza centrista allargata ad altre
forze, che esprimesse un candidato sindaco
forte. Ma sappiamo che tale progetto è fallito:
i suoi potenziali alleati oggi corrono da
soli. A seguito di tale constatazione, c’è
stato un tentativo di ricucire il centro
sinistra, durante il quale il PD ha davvero
fatto del suo meglio per superare la divisione,
e chi ha preso parte alla trattativa lo può
testimoniare. Ciò nonostante, il gruppo Toscani
ha deciso di presentare la sesta lista, che
definisce “di testimonianza”, anche se nessuno
è stato in grado di dirmi che cosa il gruppo
stia testimoniando.
Dall’altra parte, la lista che fa capo a
Silla sta facendo da mesi un serio lavoro
di aggregazione e di elaborazione di un programma,
che affronta i problemi nella loro complessità
e che dà continuità alla Amministrazione
uscente. Lista civica di centro sinistra
che, ad oggi, è la migliore opportunità di
cui Casalmaggiore dispone per darsi una Amministrazione
competente, aperta, coraggiosa. Continuità
amministrativa ma con delle importanti innovazioni,
soprattutto per quanto riguarda il metodo
di lavoro che, rispetto ai precedenti, è
sicuramente più coinvolgente e partecipativo.
Dati questi sviluppi, io non riesco più a
riconoscere una legittimità alla divisione
interna al PD, e non riesco più a capire
la posizione del gruppo Toscani. Lo dico
a malincuore, perché in quel gruppo militano
alcuni tra i miei migliori amici. Se guardiamo
alla faccenda con la dovuta serenità, prescindendo
dai personalismi, dobbiamo ammettere che
il progetto centrista non esiste più, e che
la lista di testimonianza non ha nulla da
testimoniare, se non un’appartenenza che
data al passato remoto e che, salvo sviluppi
della politica nazionale che per adesso non
sono prevedibili, non apre prospettive per
il futuro.
Bisogna inoltre ricordare che la frammentazione
del centro destra riapre opportunità ad un
PD unito che fino a ieri erano impensabili.
Per queste ragioni, sostengo pienamente la
lista civica di centro sinistra di Silla.
Invito gli amici del gruppo Toscani, che
non si riconoscono nel progetto della sesta
lista, a venire anch’essi agli incontri al
PD e a darci una mano. È infatti esattamente
qui, che possiamo e dobbiamo fare testimonianza.
Dove questo termine significa: lavorare per
la rinascita di una politica vera a Casalmaggiore.
Quella alta: idee che si confrontano sulla
società e la sua evoluzione, politica per
gestire il futuro. A prescindere dal risultato
elettorale, questo è il regalo migliore che
tutti noi del PD possiamo fare, e faremo,
alla città di Casalmaggiore.
Casalmaggiore , 2 Maggio 2009
Paolo Segalla
 
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