15 Settembre, 2002
Cava di Caravaggio : adesione fiaccolata
No alla cava è una parola d'ordine obbligatoria per chi voglia salvaguardare assieme al territorio.
Come avevamo sin da subito comunicato all'ideatore
dell'iniziativa, Martino Boschiroli, la nostra
associazione aderisce con entusiasmo alla
prevista manifestazione del 3 ottobre e partecipa
attivamente, tramite il suo Presidente, ai
lavori del Comitato Promotore.
Ci auguriamo che le adesioni continuino ad
aumentare sino ad abbracciare l'universo
dei comuni, delle associazioni e delle forze
politiche e sociali dell'alto cremasco e
della bassa bergamasca, due aree che subirebbero
un danno ambientale ed economico particolarmente
grave se si realizzasse la mega-cava di ghiaia
in falda a Caravaggio. Auspichiamo, inoltre,
che enti ed istituzioni responsabili della
progettazione del piano cave, vogliano tener
presenti e rispettare sia le recenti direttive
della Comunità europea in tema di protezione
delle acque sotterranee, sia le prescrizioni
legislative che la stessa Regione Lombardia
ha da poco emanato, proprio nella consapevolezza
che la risorsa idrica, superficiale o sotterranea
che sia, è un bene comune meritevole di particolare
protezione, perchè scarso e facilmente soggetto
a degrado.
Che scavare nella falda acquifera provochi
dissesto idro-geologico è un dato scientificamente
appurato ed incontrovertibile: consentire
l'attività estrattiva nel progettato sito
ATE G38 avrebbe come immediato effetto il
prosgiugamento dei fontanili posti a monte,
i quali, come è noto, da secoli alimentano
il reticolo irriguo che scorre a valle ;
nel lungo periodo, fenomeni di inquinamento
e di eutrofizzazione delle acque porterebbe
poi a mutamenti irreversibili del paesaggio
e dell'ambiente annullando forse tutti gli
sforzi di quelle generazioni passate che
riuscirono a trasformare la paludosa pianura
padana in una delle terre più fertili ed
invidiate d'Europa.
No alla cava è una parola d'ordine obbligatoria
per chi voglia salvaguardare assieme al territorio,
una civiltà che proprio nel saggio utilizzo
e nella sapentie regolazione delle acque
ha le sue antiche e solide radici.
P. il Circolo Legambiente Altocremasco
Il Presidente
Oscar Stefanini
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