15 Settembre, 2002
Ringrazio qunati hanno partecipato al congresso del PD di Matteo Piloni
Un esercizio che crea più difficoltà, certamente, ma che può dare corso ad una progetto politico di più ampio respiro, affinché si possa tornare a guardare al futuro e al mondo al di là del proprio naso.
Egr. Direttore,
sono a chiedere spazio sul Suo giornale per
ringraziare quanti hanno partecipato al primo
congresso del Partito democratico.
Questa prima fase, che ha visto protagonisti
gli iscritti, è stata davvero utile e interessante,
soprattutto perché si sono indicate le priorità
che di cui il PD dovrà farsi carico: la difficoltà
di molte famiglie ad arrivare a fine mese,
il lavoro a rischio con le aziende che chiudono
ed una crisi
economica che batte ancora forte sulle imprese,
la preoccupazione diffusa di un futuro più
difficile, la sempre più scarsa libertà di
informazione, il bisogno di uno Stato capace
di prendere autonomamente le proprie decisioni.
Ma soprattutto è chiara a tutti noi la necessità
di rispondere con efficacia alla destra italiana
mettendo in campo una forte alternativa di
governo e noi sappiamo bene che ciò è tanto
più importante proprio qui in Lombardia dove
a marzo ci saranno anche le elezioni regionali,
partendo
anche dal nostro territorio e dalla nostra
Provincia.
Ora l’appuntamento delle primarie del 25
ottobre continuerà questo percorso ed eleggerà
il segretario del Partito Democratico che
dovrà lavorare, tenendo in considerazione
anche
le altre mozioni, per costruire tutto ciò.
Sarà perciò un appuntamento interessante
per il quale chiediamo il contributo dei
tanti cittadini che vedono nel Partito Democratico
un progetto interessante in grado di dar
corso ad una svolta nella nostra politica.
Un invito il mio, quindi, alle tante persone
che vorranno darci il loro sostengo e contribuire
a questo
percorso venendo a votare il 25 ottobre alle
nostre primarie, esercizio di democrazia
che non ha eguali nel nostro Paese e che
ci distingue nettamente dai tanti, purtroppo,
partiti
del padrone o del leader.
Un esercizio che crea più difficoltà, certamente,
ma che può dare corso ad una progetto politico
di più ampio respiro, affinché si possa tornare
a guardare al futuro e al mondo al di là
del
proprio naso.
Matteo Piloni
Coord. PD cremasco
 
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