15 Settembre, 2002 Sospensioni mutui .Ora il Governo pensi alle persone in affitto Giudizio positivo sulla moratoria di 12 mesi decisa dall'ABI. Olivero: «Ma un anno può non bastare per uscire dalla crisi»
SOSPENSIONE MUTUI: ACLI, ORA GOVERNO PENSI
A FAMIGLIE IN AFFITTO
Giudizio positivo sulla moratoria di 12 mesi
decisa dall'ABI. Olivero: «Ma
un anno può non bastare per uscire dalla
crisi»
Roma, 21 ottobre 2009 - Commento positivo
da parte delle Acli alla decisione
dell'Associazione bancaria italiana di sospendere
per 12 mesi il pagamento
dei mutui per la casa da parte delle famiglie
in difficoltà. «E' sicuramente
una buona notizia - afferma il presidente
delle Acli Andrea Olivero - Il
Piano famiglie di Abi aggiunge uno strumento
di aiuto ai piani predisposti
dalla Conferenza episcopale con il "Prestito
della speranza", che vede il
coinvolgimento attivo, oltre che della stessa
Abi, anche delle Acli e della
Caritas».
«Ora spetta però al governo fare la sua parte
- aggiunge Olivero - Non
bisogna infatti dimenticare che oltre alle
famiglie che hanno fatto un mutuo
per acquistare la prima casa, ci sono anche
tante famiglie in affitto,
soprattutto nelle grandi città. Nei loro
confronti si può intervenire da un
lato sostenendone il reddito al fine del
pagamento del canone mensile,
utilizzando come paramento l'Isee, cioè l'indicatore
della situazione
economica familiare effettiva, dall'altro
aumentando la detrazione per
l'affitto in dichiarazione dei redditi. Ma
la vera grande riforma a favore
delle famiglie che attendiamo dal governo
è l'introduzione anche graduale -
promessa in campagna elettorale - del quoziente
familiare».
Nel merito del Piano Famiglia presentato
dall'Abi, le Acli sottolineano con
favore la disponibilità manifestata dall'Associazione
bancaria italiana al
coinvolgimento di interlocutori istituzionali
e della società civile sul
tema dell'innalzamento della sostenibilità
finanziaria delle operazioni di
credito alle famiglie. «E' opportuno - spiega
Olivero - che al "Tavolo di
confronto" siano coinvolte le organizzazioni
sociali per coordinare proposte
e iniziative concrete. A questo proposito
potrebbe esser previsto una
prolungamento della moratoria ad un periodo
complessivo di 18 mesi, con
possibilità di sospensione del pagamento
non tanto all'interno di un unico
periodo, ma in modo frazionato nell'arco
di diverse fasi della durata del
contratto. Non è detto infatti che un anno
o 18 mesi siano sufficienti per
le famiglie ad uscire dalla crisi»