15 Settembre, 2002
Coldiretti Cremona: “Il no agli OGM è una scelta economica, a vantaggio di produttori e cittadini”
Il nostro no agli ogm in agricoltura nasce, in primo luogo, da evidenti ragioni economiche. Il made in Italy agro-alimentare ha la sua forza nella tipicità, nell’unicità, nello stretto legame con il territorio
Coldiretti Cremona: “Il no agli OGM è una
scelta economica, a vantaggio di produttori
e cittadini”
“Il nostro no agli ogm in agricoltura nasce,
in primo luogo, da evidenti ragioni economiche.
Il made in Italy agro-alimentare ha la sua
forza nella tipicità, nell’unicità, nello
stretto legame con il territorio. Chi acquista
un prodotto italiano, acquista con esso la
passione, la storia, la cultura, il lavoro,
i colori e i sentimenti dell’agricoltura
italiana. Ciò che ci distingue dagli altri
– in termini di qualità, gusto, salubrità,
tradizione – è ciò che rende il nostro prodotto
appetibile. Sul versante opposto si colloca
il modello produttivo che punta sugli organismi
geneticamente modificati, che portano con
sé l’omologazione del prodotto, la standardizzazione
delle produzioni, dunque la rinuncia alla
tipicità e alla biodiversità”. A parlare
è Assuero Zampini, Direttore di Coldiretti
Cremona, che interviene nel dibattito in
merito all’introduzione delle colture OGM.,
tornato d’attualità dopo la decisione del
Consiglio di Stato con la quale si è richiesto
al Ministero delle Politiche Agricole di
concludere il procedimento di istruzione
e autorizzazione alla coltivazione di mais
MON 810 geneticamente modificato.
“I risultati di una recente indagine confermano
che il 72 per cento dei cittadini italiani
ritiene che i prodotti alimentari contenenti
organismi geneticamente modificati siano
meno salutari rispetto a quelli tradizionali.
E’ un dato che rafforza la nostra posizione:
ma se nessuno vuole gli ogm nel piatto, che
vantaggio avrebbero gli agricoltori nel produrre
alimenti che li contengono?” aggiunge Zampini.
“Come evidenziato sia dal Presidente nazionale
Sergio Marini che dal Ministro per le Politiche
agricole Zaia all’incontro d’apertura della
FierAgricola di Verona, un’agricoltura moderna
che vuole rispondere alle domande dei consumatori
deve fare scelte coerenti con i bisogni,
sempre più forti, di sicurezza alimentare
e ambientale – prosegue il Direttore di Coldiretti
Cremona –. Chiediamo il rispetto del principio
di precauzione, per non iniziare a percorrere
strade senza ritorno. Torno a far notare
che la scelta di non utilizzare Ogm non è
ideologica, bensì legata ad una precisa posizione
economica, per il futuro di un’agricoltura
che vuole mantenere saldo il rapporto con
i consumatori”.
La maggiore Organizzazione agricola italiana
è pronta ad opporsi all’introduzione degli
OGM in agricoltura con una serie di iniziative
tra le quali – come annunciato dal Presidente
nazionale Marini – il referendum che permetta
agli agricoltori di esprimere il loro voto
in materia, come previsto dalla raccomandazione
comunitaria in fatto di coesistenza degli
Ogm con le altre coltivazioni.
 
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