15 Settembre, 2002
Gruppo dell'Alleanza Progressista di Socialisti & Democratici al Parlamento europeo
Il benvenuto del presidente Martin Schulz
Gruppo dell'Alleanza Progressista di Socialisti
& Democratici
al Parlamento europeo
Il benvenuto del presidente Martin Schulz
Promuovere la giustizia sociale, guidare
la ripresa economica, riformare i mercati
finanziari, combattere il cambiamento climatico,
difendere l'eguaglianza e creare un'Europa
più forte e più democratica – questa è l'agenda
dell'Alleanza Progressista di Socialisti
e Democratici al Parlamento europeo per i
prossimi cinque anni.
Il clamoroso fallimento dei mercati finanziari
ha portato l'Europa e il mondo sull'orlo
della catastrofe economica. In tempi di recessione
economica, di aumento della disoccupazione
e di alti costi dei prodotti alimentari e
dei carburanti l'Europa si trova di fronte
ad un doppio obiettivo: rafforzare il controllo
dei mercati finanziari e guidare la ripresa
economica promuovendo crescita e occupazione.
La crisi finanziaria ha messo a nudo il fatto
che i mercati finanziari globali richiedono
una nuova architettura globale. Abbiamo chiesto
da molto tempo più trasparenza, regole più
chiare, supervisione più forte e maggiore
stabilità per i mercati finanziari e continueremo
a farlo.
Le ineguaglianze esistenti, la globalizzazione
economica e l'attuale crisi economica esercitano
delle nuove pressioni sulle persone e minacciano
di danneggiare la coesione sociale delle
società europee. Per decadi il successo del
modello dell'Ue è stata la combinazione di
progresso economico e sociale. Poi la maggioranza
liberal-conservatrice al governo ha deciso
di concentrarsi sulla rimozione delle barriere
al commercio, trascurando la dimensione sociale
dell'Europa. Ma la crescita economica non
può essere un fine in sé: non vale niente
se non beneficia le persone. Il vero scandalo
in questa crisi è che nel momento in cui
la recessione arriva da noi sono le persone
più vulnerabili ad essere colpite più duramente
– l'Europa ha il dovere di proteggerle all'interno
e al di fuori dei suoi confini.
E' tempo per una nuova Europa sociale che
metta al centro le persone, non il mercato.
Questo è il motivo per cui la prossima Commissione
avrà il nostro sostegno solo se sottoscriverà
delle condizioni essenziali. Chiediamo un
nuovo, forte piano di rilancio per l'Europa,
con investimenti coordinati in posti di lavoro
e crescita verde, un Patto Europeo per l'Occupazione
per salvaguardare l'occupazione, creare nuovi
posti di lavoro, combattere la disoccupazione
di massa e rafforzare i diritti dei lavoratori,
le condizioni di lavoro e la parità di trattamento.
Insistiamo anche sul Patto di Progresso Sociale
per gestire tutte le conseguenze della crisi,
prevenendo l'aumento della povertà, dell'ineguaglianza
e dell'esclusione.
Anche se la recessione economica è la sfida
più immediata per il mondo questo non dovrebbe
farci dimenticare la più grande minaccia
che ha di fronte l'umanità oggi: il cambiamento
climatico. L'aumento di due gradi della temperatura
sarà il punto critico. La sola speranza di
evitare la catastrofe è un passaggio rapido,
adesso, ad un'economia a basse emissioni
e a bassa energia. Vogliamo trasformare l'Europa
nel leader mondiale nella lotta contro il
cambiamento climatico, sia investendo in
ricerca, sviluppo e innovazione per ridurre
la dipendenza dall'energia fossile, sia prendendo
la guida nella definizione degli obiettivi
climatici globali, coinvolgendo tutti gli
attori principali nella preparazione della
Conferenza di Copenaghen di dicembre. Lo
sviluppo sostenibile è la strada che dobbiamo
prendere per combattere il cambiamento climatico,
creare posti di lavoro e ridurre la nostra
dipendenza energetica.
Rendere l'Europa un posto migliore per vivere
è l'obiettivo che guida il Gruppo S&D.
Abbiamo promosso leggi severe sulla protezione
dei consumatori, come quelle sulla sicurezza
dei giocattoli e sull'uso delle sostanze
chimiche. Abbiamo assicurato cibo più sicuro,
viaggi e telefonate più economiche. Combattiamo
contro la violenza e la discriminazione razzista,
di genere e omofobica, contro il traffico
di essere umani e lo sfruttamento sessuale.
Vogliamo colmare il gap salariale tra uomini
e donne, aumentare i diritti per i genitori
e assicurare un salario minimo.
Nel ventunesimo secolo la sfida per la politica
è rendere la globalizzazione equa, giusta
e sostenibile. Le esperienze recenti ci hanno
costretto a ricordarci delle nostre vulnerabilità
e delle nostre responsabilità condivise.
La crisi alimentare globale ha dimostrato
la complessità e l'interdipendenza del mondo
attuale. Stiamo ancora lottando per convivere
con la crisi finanziaria ed economica e per
contrastare il cambiamento climatico. In
tempi di crescente interdipendenza i problemi
vanno al di là dei confini nazionali e nessuno
Stato può risolverli semplicemente agendo
da solo. L'Unione europea è il migliore strumento
per dare forma ai processi della globalizzazione.
Ora l'Ue deve tradurre il suo grande potenziale
in capacità ad agire concretamente. La gestione
della globalizzazione a beneficio di tutti
deve essere la pietra angolare di un'agenda
progressista per l'Europa.
Il sito del gruppo
http://www.socialistsanddemocrats.eu/gpes/index.jsp?request_locale=IT
 
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