15 Settembre, 2002
CONSIGLIO COMUNALE - SEDUTA DEL 27 MARZO 2010: modifiche allo Statuto della Società Autostrade
Il PD stigmatizza l'incapacità della Giunta di programmare l’attività amministrativa
CONSIGLIO COMUNALE - SEDUTA DEL 27 MARZO
2010: modifiche allo Statuto della Società
Autostrade Centro Padane S.p.A.
Il PD stigmatizza l'incapacità della Giunta
di programmare l’attività amministrativa
Atto di indirizzo in ordine all’approvazione
delle modifiche allo Statuto della Società
Autostrade Centro Padane S.p.A.
Dopo la relazione dell’assessore Roberto
Nolli, sono intervenuti i consiglieri Daniele
Soregaroli (Partito Democratico) e Mauro
Fanti (Partito Democratico) che, non entrando
nel merito dell’oggetto in discussione ma
sul fatto che sia arrivati ad approvarlo
il giorno precedente alle elezioni regionali,
hanno stigmatizzato “l’atteggiamento poco
rispettoso del ruolo di indirizzo e di controllo
del Consiglio Comunale e della incapacità
di programmare l’attività amministrativa
da parte della Giunta”, il Consiglio Comunale,
all’unanimità, ha deciso di dare indirizzo
al Sindaco affinché approvi in seno all’Assemblea
dei soci le modifiche statutarie relative
agli articoli 3 e 5 dello Statuto dell’Autostrade
Centro Padane S.p.A. (si veda allegato).
Il Comune di Cremona attualmente detiene
91.626 azioni della società Autostrade Centro
Padane S.p.A., del valore nominale di € 10
ciascuna, con una partecipazione del 5,91
% del Capitale Sociale pari ad € 15.500.000,00
interamente versato. L’articolo 2, comma
202, della Legge 191 del 23.12.2009 (Finanziaria
2010) prevede che “per le tratte autostradali
in concessione per le quali la scadenza della
concessione è prevista entro il 31 dicembre
2014, la società ANAS S.p.A., entro il 31.03.2010
avvia le procedure ad evidenza pubblica per
l’individuazione dei concessionari ai quali,
allo scadere delle convenzioni vigenti, è
affidata la concessione”. Per la Autostrade
Centro Padane S.p.A. la concessione scadrà
il 30 settembre 2011. Con nota dell’11 marzo
2010 la Società Autostrade Centro Padane
S.p.A. ha comunicato che è opportuno, affinché
la società possa partecipare alla gara, procedere
all’adeguamento dello Statuto relativamente
alla durata della Società ed al Capitale
Sociale (articoli 3 e 5 dello Statuto). In
particolare, propone un aumento del capitale
sociale dagli attuali € 15.500.000,00 a €
30.000.000,00 utilizzando € 11.249.682,10
di riserve di rivalutazione ed € 3.250.317,90
di riserve straordinarie, senza quindi ricorrere
ad ulteriori versamenti da parte dei Soci,
e di prorogare la durata della società dal
31.12.2029 al 31.12.2070, poiché la durata
media delle concessioni autostradali normalmente
è compresa tra i 40 ed i 50 anni. In base
ai dati in possesso di questo Ente e riferiti
al bilancio al 31 dicembre 2008 le riserve
sono così costituite: riserva di rivalutazione
€ 11.249.682,00; riserva legale € 2.471.084,00;
riserva straordinaria € 20.599.978,00; riserva
non distribuita ex art. 2426 C.C. € 70.885,00;
riserva straordinaria vincolata per ritardi
investimenti € 14.701.000,00. A seguito dell’emissione
gratuita delle azioni corrispondenti, in
numero di 1.450.000, le stesse saranno attribuite
ai soci in misura proporzionale alla partecipazione.
Le motivazioni addotte per le modifiche statutarie
proposte, contenute nell’estratto della relazione
presentata dal Consiglio della Società Autostrade
Centro Padane S.p.A. all’Assemblea dell’8
marzo 2010, sono le seguenti:
- l’utilità di procedere direttamente alla
completa realizzazione delle rimanenti opere
previste nel piano finanziario: 9 delle 27
sono in corso di realizzazione (il III e
IV lotto del raccordo autostradale di 30
km di Brescia, la Robecco-Pontevico BS-CR
(SP 19) o prossime alla cantierizzazione
(il I e II lotto del sopra-citato raccordo
autostradale BS, la nuova sede della SP 6
detta di Carpaneto) o stanno completando
l’iter approvativo (raccordo area portuale
di Cremona – Castelvetro, ristrutturazione
del casello di Manerbio - BS) o sono in corso
di progettazione (nuovi caselli di Corte
de’ Frati e Bagnolo CR/BS ed accesso alla
città di Cremona). In questi anni sono stati
spesi oltre 200 milioni di euro per la realizzazione
di nuove opere nei tre territori provinciali,
e Autostrade Centro Padane si accinge ad
investire nei prossimi anni ulteriori 400
milioni di euro, oltre ai 70 milioni spesi
per le manutenzioni;
- dare concretezza, con la realizzazione
compiuta del piano delle opere, alle principali
infrastrutture previste nella pianificazione
territoriale delle tre province, riordinando
la grande viabilità a beneficio dell’economia
e dell’ambiente;
- disporre di uno strumento che possa contribuire
allo sviluppo dei territori nel campo della
mobilità e relazionare ancor meglio i tre
territori in cui sono insediati ambiti logistici
e produttivi per oltre 10 milioni di mq,
reti ferroviarie ad alta capacità, aeroporti
nelle grandi direttrici Nord-Sud ed Est-Ovest,
istituti universitari scientifici dedicati
allo sviluppo insediato.
La Società Autostrade Centro Padane S.p.A.
ha sostenuto il piano delle opere con mezzi
propri prodotti quotidianamente dal traffico,
e prevalentemente da quello di attraversamento,
reimpiegandoli sul territorio delle tre province.
Nell’ambito dell’attività svolta è doveroso
ricordare anche lo sviluppo di due nuove
infrastrutture autostradali quali la BreBeMi
e la Cremona-Mantova, prima autostrada regionale
d’Italia. La Società è strutturata, innovata
ed in equilibrio finanziario. E’ ipotizzabile
un interesse da parte del mercato a concorrere
nella gara di concessione, e considerati
utili i rafforzamenti societari proposti,
sia rispetto al capitale sociale, che rispetto
alla durata, funzionali ad essere proporzionati
ad elementi che normalmente sono richiamati
nei bandi (es. rapporto tra investimenti
e capitale sociale) e alla durata delle concessioni
(tra i quaranta e i cinquanta anni). E’ interesse
del Comune confermare la propria partecipazione
alla Società per qualificare il ruolo degli
Enti Locali pubblici cremonesi nella programmazione
degli investimenti sul sistema autostradale
e sulla viabilità di adduzione connessa,
e considerato che tale partecipazione consente
di coordinare efficacemente il quadro degli
interventi soprattutto nello svolgimento
delle competenze conferite in materia di
viabilità, si ritiene che il ruolo di rappresentanza
e di tutela degli interessi territoriali
conferisca piena motivazione all’obiettivo
del presente atto ai sensi degli articoli
3,19 e 20 del D. Lgs. 267/00 e successive
modifiche ed integrazioni. L’articolo 19,
comma 6, del D.L. 78/2008, convertito nella
Legge 102/2009, stabilisce che anche gli
Enti Locali rientrano nell’ambito di applicazione
dell’articolo 2497 del Codice Civile e, pertanto,
sono responsabili, nel caso di attività di
direzione e coordinamento di società, nei
confronti dei soci, per il pregiudizio arrecato
alla redditività ed al valore della partecipazione
sociale, nonché nei confronti dei creditori
sociali, per la lesione cagionata all’integrità
del patrimonio della società
 
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