15 Settembre, 2002
Immobili: certificazione energetica e bioedilizia
Convegno organizzato dal gruppo Fimaa mediatori immobiliari
Immobili: certificazione energetica e bioedilizia
Convegno organizzato dal gruppo Fimaa mediatori
immobiliari
Fimaa, gruppo mediatori immobiliari, aderente
ad ASCOM, e Unioncase hanno organizzato,
nella sede dell’Associazione Commercianti
- Confcommercio imprese per l'Italia, un
incontro sul tema della certificazione energetica
e sulle opportunità per chi vuole migliorare
il proprio edificio.
Introdotto dal presidente provinciale Fimaa,
Paolo Feroldi e Massimiliano Arcaini, presidente
Unioncase, ha approfondito l’argomento l’architetto
Matteo Boccacci.
"Rendere le nostre abitazioni efficienti
energeticamente - spiega il presidente Fimaa
- vuol dire consumare meno energia a parità
di comfort, quindi risparmiare! Ma significa
anche limitare le emissioni inquinanti, ottenere
risultati di efficienza senza sacrifici,
mantenendo lo stesso benessere nelle abitazioni,
o addirittura migliorandolo. Eugualmente
si agisce in maniera responsabile verso il
rispetto ambientale".
"Oggi - spiega l’architetto Arcani -
la politica del governo incentiva gli interventi
di risparmio energetico offrendo rilevanti
sgravi fiscali per lavori di ristrutturazione
della casa che ne migliorino l’efficienza
energetica. Vantaggi ai quali possono accedere
tutti i cittadini. Senza dimenticare che
la certificazione energetica è obbligatoria
per gli edifici di nuova costruzione e, dal
primo luglio, diverrà obbligatoria anche
per le costruzioni per le quali viene stipulato
un nuovo contratto d’affitto".
Così, se oggi gli edifici certificati non
sono ancora troppo percentualmente troppo
significativi il loro numero è destinato
rapidamente a crescere.
"Anche Cremona – ha illustrato il relatore
Boccacci – intende favorire costruzioni ad
alto rendimento energetico. Il Comune ha
introdotto bonus volumetrici che permettono
di avere un miglior rapporto di edificabilità
se si è in classe A, A+ o B. Inoltre, in
questo caso, gli oneri di costruzione sono
inversamente proporzionali alla qualità dell’edificio.
Non meno interessanti le opportunità per
gli edifici più datati. L’esperienza dell’applicazione
di questa prassi su edifici condominiali
costruiti fino agli anni ‘80 dimostra che
si può ottenere una riduzione dei consumi
del 40%".
"Con l’entrata in vigore della nuova
normativa – continua l’arch. Boccacci, iscritto
all’albo dei certificatori – e l’ormai imminente
applicazione di indicazioni legislative ancora
più stringenti si è dunque aperta una nuova
fase nella quale gli operatori della filiera
dell’edilizia debbono saper effettuare scelte
in grado di garantire la conformità delle
loro azioni alle norme di riferimento”.
L’incontro si è aperto con l’inquadramento
legislativo e normativo. Sono quindi spiegate
le nozioni base di efficienza energetica
fino ad introdurre la figura del certificatore
- che deve essere iscritto ad un albo professionale
ed inserito in un apposito elenco regionale
- e l’attestato che definisce, su questo
tema, le caratteristiche dell’edificio. Il
convegno si è concluso con l’analisi di un
caso concreto, con la valutazione delle opportunità
di miglioramento degli immobili grazie alle
detrazioni fiscali e, infine, con una breve
riflessione sulla bioedilizia.
“La certificazione energetica – ha concluso
Paolo Feroldi - è uno strumento importante
per migliorare la trasparenza del mercato
immobiliare fornendo agli acquirenti ed ai
locatari di immobili un'informazione oggettiva
delle caratteristiche (e delle spese) energetiche
dell’immobile. In questo modo si riesce ad
informare e rendere coscienti i proprietari
degli immobili del costo energetico legato
alla conduzione del proprio “sistema edilizio”
in modo da incoraggiare interventi migliorativi
dell’efficienza energetica della propria
abitazione. La certificazione consente agli
interessati di pretendere dal fornitore (venditore)
di un immobile informazioni affidabili sui
costi di conduzione. L’acquirente, da parte
sua, deve poter valutare se gli conviene
o no spendere di più per un prodotto migliore
dal punto di vista della gestione e manutenzione.
Anche i produttori ed i progettisti possono
confrontarsi in tema di qualità edilizia
offerta. La certificazione, infine, risulta
vantaggiosa per i proprietari che apportano
miglioramenti energetici importanti ma poco
visibili, come isolamenti di muri, tetti,
etc. che possono veder riconosciuti i loro
investimenti”
 
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