15 Settembre, 2002
Premiate le attività storiche della provincia.
I valori del commercio tra tradizione e rinnovamento
Premiate le attività storiche della provincia.
Mercoledì sera incontro al Teatro Sociale
I valori del commercio tra tradizione e rinnovamento
Istituzioni locali e regionali, mercoledì
prossimo, alle 21, al teatro Sociale di Soresina
incontrano il mondo del commercio. La premiazione
di cinquantanove attività storiche è occasione
per un confronto che, riconoscendo il valore
degli esercenti (le attività storiche), invita
a riflettere sull’oggi e sul futuro. Sarà
presente il vicepresidente della Regione
Gianni Rosoni, interverranno il sindaco Giorgio
Armelloni e il presidente della Provincia
Massimiliano Salini. Introduce e coordina
l’incontro Claudio Pugnoli, presidente Ascom
mentre le conclusioni sono affidate al vicepresidente
Claudio Vaccari.
Ma i protagonisti della serata saranno, soprattutto,
i titolari dei cinquantanove esercizi che
hanno ottenuto il riconoscimento di attività
storica, perché, parafrasando il Cattaneo,
le loro botteghe e i loro locali sono “depositi
di fatica umana”, ma anche di passione e
d’orgoglio, d’impegno e di sacrificio. Le
attività storiche costituiscono un importante
elemento di memoria, sono una preziosa testimonianza
di cultura, di tradizione, di radicamento
nel tessuto urbano e nel vissuto quotidiano
dei cittadini che oltre a divenire parte
integrante del patrimonio identitario della
città stessa acquistano valore di bene culturale.
Senza trascurare il valore sociale, di servizio
alla comunità, di presidio efficace contro
il suo depauperamento o, ancor peggio, la
desertificazione. Il commercio, proprio nel
suo passato, ritrova lo stimolo a confermarsi
motore dell’economia cremonese, ma chiede,
perché tante energie non siano vane, la meritata
attenzione alle Istituzioni. Proprio l’incontro
al Sociale vuole essere stimolo ad un confronto
aperto, partendo dalla consapevolezza che
le botteghe rappresentano un modello vincente
nell’ottica di uno sviluppo urbano sostenibile,
centrato sulle esigenze delle persone, ma
anche evidenziando attese e criticità degli
operatori fino ad arrivare a proposte condivise
ed efficaci.
Non a caso il dibattito è stato organizzato
proprio a Soresina. “C'è bisogno di tanta,
tanta concretezza – spiega il presidente
Pugnoli – In Italia esistono migliaia di
piccoli comuni che, pur avendo prodotto nei
secoli un patrimonio straordinario di beni
culturali e ambientali, abilità manifatturiere,
saperi, oggi vedono ridursi di anno in anno
servizi, scuole, presidi sanitari, esercizi
commerciali. Ma si tratta anche di un patrimonio
immenso e misconosciuto, da riscoprire e
valorizzare. Noi, con le nostre attività
storiche testimoniamo concretamente questo
impegno, rilanciando il territorio e rendendolo
protagonista”.
Gli ultimi anni hanno visto una rinnovata
attenzione anche da parte delle Istituzioni
“In una situazione di crisi che ha visto
chiudere, nel 2009, ventimila negozi in Italia
– continua Pugnoli -, e dove anche a Cremona
il saldo è risultato negativo, non possiamo
che apprezzare l'impegno della Lombardia
per valorizzare questo comparto”.
Su questa linea di attenzione si inserisce
anche la premiazione di quelle attività che
Regione Lombardia ha attestato come storiche,
aziende che da oltre cinquant’anni forniscono
servizi sul territorio cremonese.
“Spesso – commenta il vicepresidente Ascom
- hanno fatto la storia delle nostre realtà,
svolgendo anche una funzione sociale, otre
che commerciale, per oltre mezzo secolo.
Imprenditori che hanno rappresentato e continuano
ad essere punti di riferimento per le comunità
in cui operano, fornendo sicurezza, aggregazione,
servizi soprattutto alle fasce più deboli.
Questa sessantina di operatori rappresenta
tutti quanti sono, o sono stati, associati
Ascom”.
Giusto, ma perché proprio a Soresina ?
“Per riconoscere che qui ci sono un terzo
delle attività che premiamo, ma anche per
sottolineare – conclude Claudio Vaccari –
l’importanza dei progetti legati ai Distretti.
Sei sono già stati realizzati e due già finanziati.
In questo modo sono stati trasferiti ai Comuni
(con meno di duemila abitanti), oltre 1.400.000
€ ai comuni. Ma soprattutto hanno rafforzato
i legami con le Amministrazioni locali per
suggerire nuove opportunità per il sostegno
al commercio”.
Fonte: Ascom Cremona
 
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