15 Settembre, 2002
Un anno dopo SIAMO TUTTI ABRUZZESI
INCONTRO APERTO CON I RAGAZZI DEL CIRCOLO ARCI "QUERENCIA"
VENERDI 16 APRILE ore 21
Luogocomune Centro Sociale Culturale Arci
Via Cesare Speciano, 4 , Cremona
un anno dopo SIAMO TUTTI ABRUZZESI
L'A_QUI_LA ...non cè tempo per fermarsi...
Riprendersi la Città, Ricostruire la Comunità.
INCONTRO APERTO CON I RAGAZZI DEL CIRCOLO
ARCI "QUERENCIA"
L'AQUILA
partecipa FILIPPO BONALI
Ingegnere Ambientale cremonese impegnato
nei soccorsi e nella ricostruzione
coordina ELENA BIANCHI Volontaria Arci Cremona
in Abruzzo
Presentazione del PROGETTO BIBLIOBUS ieri
una biblioteca mobile nelle tendopoli
oggi un centro socioculturale itinerante
per la ricostruzione civile della comunità
locale
REGALIAMO UN LIBRO! Partecipiamo alla serata
portando un Libro in dono per il Bibliobus
dell'Aquila
RILANCIAMO LA NOSTRA SOLIDARIETA'
CON LA SOCIETA' CIVILE E LE COMUNITA' LOCALI
un rinnovato impegno dell'Arci cremonese
nella vicinanza e nella condivisione
con la gente d'Abruzzo in nuove attività
di volontariato socio-culturale
per la ricostruzione civile e sociale delle
Comunità locali
Sosteniamo le Azioni Solidali dell'Arci in
Abruzzo:
* SOTTOSCRIZIONE POPOLARE DI RACCOLTA-FONDI
* VOLONTARIATO DIRETTO IN ATTIVITA' SOCIO-CULTURALI
* RACCOLTA DI MATERIALI E ATTREZZATURE
PER ATTIVITA’ DI RICOSTRUZIONE CIVILE DELLE
COMUNITA’ LOCALI
Se vuoi dare la tua disponibilità per attività
di animazione socio-culturale
invia il tuo curriculum a: ARCI - CORSO 20
SETTEMBRE, 60 - 26100 CREMONA
e-mai l: cremona@arci.it
CONTINUA LA SOTTOSCRIZIONE POPOLARE
VERSA IL TUO CONTRIBUTO!
Raccolta di fondi dalla rete nazionale di
soci e circoli Arci
Dall'immediato dopo-terremoto, è stato attivato
presso Banca Popolare Etica un conto corrente
specificamente ed esclusivamente dedicato
ad autofinanziare le attività per l'Abruzzo.
c/c bancario intestato a: Associazione Arci
EMERGENZA TERREMOTO ABRUZZO
Via Monti di Pietralata,16 - 00157 Roma
CODICE IBAN: IT 32 K 05018 03200 000000128000
CON IL POPOLO DELLE CARRIOLE PER LA VITA
DELLE COMUNITA'
Siamo Tutti/e Abruzzesi!
A un anno dal terremoto che ha colpito l'Abruzzo,
il sentimento di tutti noi è nel ricordo
per le 308 vittime e nella volontà di solidarietà
con le popolazioni così duramente colpite
dalle conseguenze della catasfrofe sulle
case, gli edifici pubblici, le infrastrutture,
gli spazi sociali comunitari.
La nostra rete associativa in Abruzzo ci
dice di una situazione ancora molto confusa
e frammentata, ma soprattutto del rischio
concreto - dopo la distruzione materiale
- di una progressiva distruzione morale dell'identità
comunitaria e dei legami sociali, tra spaesamento,
sradicamento, disgregazione delle reti di
vita, comunicazione, relazione, partecipazione.
Tutti siamo chiamati a dare una mano.
Nei giorni e nei mesi successivi al terremoto,
la nostra associazione, attiva da subito
a L’Aquila con 200 volontari, aveva allestito
un campo di accoglienza per 800 persone a
Pianola.
Terminata la prima emergenza, la rete nazionale
Arci ha organizzato turni di volontari per
la gestione del campo, dalla protezione civile
ai servizi come la cucina e le attività di
sostegno alle persone.
Poi, com'è forse inevitabile, un po' tutti
ci siamo progressivamente dimenticati della
gente d'Abruzzo.
Lasciandola sola davanti ad una ricostruzione
materiale discutibile e inadeguata, che ha
diviso e disperso le persone, che ha abbandonato
la città e i paesi, che ha insediato alcune
"new towns" tanto reclamizzate
quanto disumanizzate.
Ma il coraggio del "popolo delle carriole"
ha la forza di reagire alla rassegnazione
della solitudine, di "bucare" il
velo della propaganda rassicurante, di richiamare
le nostre coscienze ad una nuova fase di
mobilitazione per la vita e il futuro della
comunità abruzzese.
Oggi, rinnovando l'impegno espresso dentro
quella forte ondata emotiva, bisogna rilanciare
la tensione solidale dimostrata un anno fa.
C'è molto che possiamo fare, tutte e tutti.
Vorremmo riuscire davvero a rimobilitare
in modo duraturo la nostra rete associativa
nei programmi di sostegno attivo e partecipazione
condivisa alla ricostruzione civile della
comunità abruzzese.
Aggregazione ricreativa, animazione sociale,
formazione espressiva, promozione culturale
possono e devono essere i terreni concreti
di un nostro rinnovato impegno dell'Arci
con e per le comunità locali, sulla base
delle condizioni e dei bisogni espressi dalla
gente d'Abruzzo.
Per questo, vogliamo ripartire dal rinsaldare
il rapporto di conoscenza, vicinanza, amicizia
con le nostre sorelle e i nostri fratelli,
con le nostre compagne e i nostri compagni
dell'Arci dell'Abruzzo. Insieme ad alcuni
di quei giovani cremonesi che in questo anno
hanno saputo dare un proprio contributo personale,
piccolo o grande che sia stato.
Per questo, scegliamo un incontro pubblico
con e per l'Abruzzo, qui e ora, come primo
atto del nuovo cammino di impegno subito
dopo il nostro Congresso Provinciale di sabato
scorso.
Un momento per ritrovare i giovani del Circolo
Arci "Querencia", per farci raccontare
le piccole grandi storie di questo anno durissimo.
Per immaginare insieme le forme della nostra
vicinanza e del nostro contributo alla ricostruzione
civile, sociale e culturale di quelle comunità
locali. E in fondo anche un po' per farci
dare una mano a ricostruire le nostre...
Tornando a ragionare insieme criticamente
sul rapporto dell’attività umana con la natura,
il paesaggio, il territorio. Per chiedere,
ancora una volta, una politica edilizia e
urbanistica intelligente e responsabile,
rispettosa dei vincoli ecosistemici e naturali,
regole e controlli rigorosi.
E soprattutto una programmazione territoriale
a tutela e promozione della vita umana e
dell’ambiente naturale.
In Abruzzo come a Cremona.
Perchè siamo tutti/e abruzzesi!
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