15 Settembre, 2002
Ho vinto il concorso ma non sono mai stato assunto di Alberto Bardelli
Giuseppe Torchio – nell’attaccare l’Amministrazione provinciale sulla stabilizzazione dei precari - interpreta il gioco della politica ....
Ho vinto il concorso ma non sono mai stato
assunto di Alberto Bardelli
Giuseppe Torchio – nell’attaccare l’Amministrazione
provinciale sulla stabilizzazione dei precari
- interpreta il gioco della politica e, omettendo
le proprie responsabilità, versa lacrime
da coccodrillo sulla mancata assunzione di
chi ha vinto un concorso pubblico con oltre
ottocento partecipanti. Dimenticando, in
questo modo, che in mezzo ci sono le persone,
le loro vite e le loro speranze e che questo,
davvero – per chi come me ne è vittima -
non è affatto un ”gioco”. Di tutti i concorsi,
quello per la copertura di cinque posti da
segretario (e non per la formazione di una
graduatoria) al quale fa riferimento l’ex
presidente è rimasto l’unico a cadere, in
parte, nel dimenticatoio. Degli aventi diritto
io solo non sono stato inserito in pianta
organica. Alcuni concorsi hanno interessato
lo staff dell’ex onorevole e persone a lui
vicine, con la “vigilanza” anche di dirigenti
oggi felicemente stabilizzati e consolidati
nelle loro funzioni. Tutti risolti secondo
le previsioni. Lascio a ciascuno il giudizio.
Per quanto mi riguarda, dopo la pubblicazione
delle graduatorie, nel 2006, non si è “riusciti”,
tra le mille occupazioni, utili e vacue,
a trovare tempo e modo per dar corso a questo
che era ben più di un impegno. Non è certo
un incidente, un’eventualità legata ad un
fatto oscuro ed imperscrutabile. Assunse
mai i contorni di una scelta? Oppure di una
mancanza di ambizione e di coerenza, per
partiti che a ruoli invertiti in maggioranza
o minoranza alla guida dell’Ente hanno tra
le loro bandiere quella della meritocrazia,
del rispetto dei diritti del lavoro e dei
lavoratori sancito dalla stessa Costituzione?
E neppure si può spiegare diversamente quella
beffa vergognosa di un contratto siglato
(con l’assegnazione ad un settore) quando
ormai la firma non aveva più alcun valore
o l’iter umiliante di tanti colloqui che
senza risultato alcuno mi hanno obbligato
a piatire ed elemosinare (sia con la Giunta
Torchio che con la attuale) ciò che sarebbe
stato un mio diritto. Per la Amministrazione
ho lavorato, con contratti a termine per
dieci anni, ho speso, in corso Vittorio Emanuele
non poco della mia giovinezza, con la speranza
– come i più – di una occupazione a tempo
indeterminato. Capisco, forse più di chiunque
altro i precari. Per loro ho un affetto sincero
rafforzato dalla conoscenza, dalla condivisione
quotidiana di lavoro e paure per il futuro.
Mi auguro, per loro, la stabilizzazione.
A me è andata bene: sono felicemente assunto.
E ringrazio chi, in quest’anno, mi ha teso
la mano, mi ha offerto una nuova opportunità.
Chiedo solo che su questa vicenda non si
torni ora dopo averla volutamente ignorata
(anche da parte delle forze sociali) quando
era d’attualità. Resta l’amarezza per quanto
mi è successo, una ferita che la strumentalizzazione
di oggi riapre inutilmente. E la speranza
che la nuova classe politica sappia ben interpretare
le questioni morali e guardare ai giovani
diversamente da come ha fatto fino al oggi.
Perché di qui passa il futuro di tutti.
Alberto Bardelli
(Vincitore di concorso
mai assunto dall’Amministrazione Provinciale)
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