15 Settembre, 2002
Torchio e i sindaci cremonesi a Riccione per la Conferenza Nazionale ANCI
Con la partecipazione di oltre mille sindaci e amministratori locali tra cui una decina di cremonesi
Torchio e i sindaci cremonesi a Riccione
per la Conferenza Nazionale ANCI
Con la partecipazione di oltre mille sindaci
e amministratori locali (tra cui una decina
di cremonesi: Ivana Cavazzini di Drizzona
nonché coordinatrice regionale dei Piccoli
Comuni della Lombardia, Gian Carlo Ogliari
di Trescore, Bianca Baruelli di Gombito,
Silvia Genzini di Pieve S.Giacomo, Pierluigi
Lanzeni di Capralba, Dalido Malaggi di Pessina
Cremonese, Giuseppe Torchio di Spineda, Giuseppe
Trespidi di Casalmorano e il segretario generale
di Anci Lombardia, íI cremonese Pippo Superti)
si è tenuta al Palacongressi di Riccione
la X Conferenza nazionale Anci dei Piccoli
Comuni e la V delle Unioni di Comuni con
il titolo:"Piccolo è grande".
ll presidente della consulta, Mauro Guerra,
ha affrontato la necessità di una vasta azione
di riforma federalista che, semplificando
i livelli di governo, favorisca l'azione
di gestione associata e lo sviluppo delle
Unioni dei comuni, portando ad una reale
autonomia finanziaria degli enti locali.
Serrato l’intervento del presidente dell'Anci,
Sergio Chiamparino, per il quale il rinvio
di un parere sul federalismo municipale ''non
rappresenta un'azione polemica, ma un'istanza
motivata. Abbiamo chiesto che si arrivi a
una definizione completa del decreto in tutti
i suoi aspetti. Di federalismo senza numeri
ce n'è tanto, ora è giunto il momento di
mettere qualche numero''. ''Dal governo -
ha proseguito Chiamparino - non è ancora
arrivato alcun elemento che chiarisca come
sarà in pratica il federalismo municipale,
in particolar modo per quel che riguarda
le basi imponibili della cosiddetta Imu,
l'imposta municipale unica''. Ha poi rivendicato
che l'Anci ha tenuto i piccoli comuni fuori
dai lacci del tetto del Patto di stabilità
ed ha evitato il taglio di 2,5 miliardi di
€, per poi ricordare che il federalismo riguarda
anche la modifica dei privilegi delle Regioni
a statuto speciale, il decreto promesso e
non ancora formalizzato di modifica della
capacità impositiva dei Comuni, la disponibilità
ad accettare l'iniziativa di gestione associata
dei servizi.
Particolarmente apprezzato l'intervento di
Giuseppe Torchio, che è stato premiato quale
fondatore e coordinatore dal 1994 al 2006
della Consulta Nazionale dei Piccoli Comuni
con una targa consegnata dai presidenti Chiamparino
e Guerra con la seguente dedica: "Per
aver valorizzato il patrimonio rappresentato
dai Comuni di minore dimensione demografica,
attraverso un sentito impegno nella Consulta
Nazionale Anci Piccoli Comuni". Torchio
ha evidenziato la forte contraddizione esistente
tra le affermazioni di principio e la realtà
concreta, citando Piero Giarda quando afferma
che “il punto più alto del federalismo è
stato realizzato con il Testo Unico della
Finanza Locale del 1931 in pieno periodo
fascista, mentre il punto più basso è stato
toccato dopo il decreto Stammati del 1977”
fino all’inconsistenza dell’attuale momento
politico e della risposta istituzionale.
Proprio dopo 15 anni di ininterrotta responsabilità
di governo regionale da parte della Lega,
e per non pochi anni anche a livello nazionale,
nonostante le ampolle del Monviso è stato
cancellato integralmente il capitolo delle
risorse per il Po, la sua sicurezza idraulica,
i fondi Fas (tolti al Po e destinati alla
Sicilia) le misure legate alla navigazione
interna, la bonifica dei siti inquinati,
e altre misure necessarie.
Riccione, 24 settembre 2010
 
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