15 Settembre, 2002
Crema.LETTERA APERTA RIVOLTA AL SINDACO BRUNO BRUTTOMESSO
Rifondazione Comunista ricorda le cose che non vanno...
Crema.LETTERA APERTA RIVOLTA AL SINDACO BRUNO
BRUTTOMESSO
Rifondazione Comunista ricorda le cose che
non vanno...
Caro Sindaco,
fra pochi mesi noi cremaschi saremo chiamati
a rinnovare il Consiglio Comunale.
Nel 2007 tanti cittadini ti hanno votato
ritenendoti una brava persona, però nel corso
del tuo mandato sono accadute innumerevoli
situazioni in cui tu hai messo la faccia
cercando di coprire gli errori dei tuoi collaboratori.
A partire dal superamento delle barriere
ferroviarie, avevi dichiarato con i tuoi
assessori di eliminare il problema in cento
giorni.
Ne sono passati più di mille, ma i cittadini
di Santa Maria e Santo Stefano sono al punto
di partenza.
Ti avevano fatto dire che il problema del
velodromo era risolto, ma a parte una sentenza
del TAR avversa all’acquirente non si è mosso
più niente.
Hai più volte assicurato gli abitanti di
via Enrico Martini della soluzione al loro
problema viabilistico, ma chi ti consiglia
ha deciso in modo differente da quanto da
te promesso.
Anche per il problema di via Prati i tuoi
“fidati consigliori” ti hanno fatto fare
una brutta figura, fingendo un’iniziale comprensione
delle lamentele tramutata poi in una retromarcia
che non ti fa onore. Sul teleriscaldamento
hai dovuto inseguire tutti i ritrovamenti
archeologici, dicendo che non erano importanti;
tutti ricordiamo le tue scuse al sovrintendente
Rinaldi, che aveva segnalato l’importanza
del sottosuolo cremasco. Lui non ha potuto
rispondere perché è stato trasferito.
Poi arrivano le dolenti note dell’ affaire
Stalloni e mercato coperto. Chi ti ha consigliato
di insistere su certi argomenti nonostante
le motivazioni di gran parte della cittadinanza
ti ha lasciato solo contro i cittadini e
gli ambulanti; e tu, dopo aver mostrato i
muscoli in più di una occasione, ti sei dovuto
ritirare in buon ordine, dimostrando grande
debolezza mentre i tuoi consiglieri hanno
atteso acque più calme per uscire allo scoperto.
Veniamo ai giorni nostri. Con l’ordinanza
sull’accattonaggio ti sei preso le reprimende
da parte di molti cittadini, associazioni
del sociale e componenti ecclesiastiche,
tutto per seguire una sirena che non ti ha
messo al corrente delle implicazioni, ed
ora la sentenza del TAR ti ha fatto fare
l’ennesima figuraccia.
Le luci in Piazza Duomo, forse belle ma poco
utili in questo momento di vacche magre per
le casse comunali, ti hanno tirato altri
strali dalla popolazione per i costi decisamente
eccessivi; se proprio l’SCS aveva lampadine
che crescevano avrebbe potuto installarle
in strade e parchi che ne sono carenti.
Biciclette in via Mazzini. Riteniamo che
tu sapessi che c’era già il divieto per i
ciclisti; perché hai voluto forzare la mano,
prendendoti una sonora bocciatura da parte
della città? I tuoi ispiratori non erano
al corrente dell’immemore divieto?
Sul fatto del “Calciotto” sei stato ancora
una volta ingannato dai tuoi consiglieri
che, bada bene, non sono quelli democraticamente
eletti in Aula Ostaggi dai cittadini, ma
personaggi che tramano nell’ombra in Comune,
Provincia, Regione e parrocchia.
Ora dovrai di nuovo mettere in gioco la tua
faccia di persona proba e onesta, per limitare
i danni e coprire i veri responsabili.
Caro Sindaco, se fra qualche mese ti vorrai
candidare nuovamente alla carica, cerca dei
buoni amici, desiderosi di fare il bene della
città e non delle proprie lobby.
Perciò, se vuoi, puoi essere il nostro candidato
per le prossime elezioni, e tu sai che sarai
attorniato da amici sinceri, corretti, e
vicini ai bisogni dei cittadini.
E infine anche tu potrai fare bella figura
davanti a tutti.
Partito Rifondazione Comunista
Crema
 
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