15 Settembre, 2002
Le parole di Brunetta sono l'apoteosi del livore antisindacale
NO un attacco così selvaggio che accomuna ministri, europarlamentari e imprenditori contro la Cgil

Le parole di Brunetta sono l'apoteosi del
livore antisindacale
Egregio Direttore,
prima il ministro Giovanardi poi i capi locali
della Confindustria emiliana, oggi l'economista
più illustre ed aggressivo di Forza Italia
Renato Brunetta, per giunta europarlamentare,
tutti incattiviti ed attivamente schierati
contro la Fiom.
Brunetta si dimostra quel provocatore che
conosciamo dai comizi in televisione quando
afferma che la Fiom dell'Emilia è eversiva,
illegale, con un comportamento che sa di
terrorismo scioperistico. ( par di capire
che anche la nostra Costituzione sa di terrorismo
in quanto garantisce il diritto allo sciopero,
per ora).
Siamo evidentemente di fronte a un preciso
disegno che tende a picconare le libertà
sindacali attaccando la Fiom, la più importante
organizzazione sindacale dei metalmeccanici
e la stessa Cgil, che secondo Brunetta “ha
come unico obiettivo quello di mandare all’aria
tutto”.
E infine la ciliegina, l'accusa di infiltrazioni
terroristiche. Le parole di Brunetta sono
l'apoteosi del livore antisindacale, del
consapevole attacco al diritto di sciopero,
a supporto della svolta autoritaria che Berlusconi
vuole imprimere anche ai rapporti sociali.
Davanti ad un attacco così selvaggio che
accomuna ministri, europarlamentari e imprenditori
contro la organizzazione sindacale che per
prima ha denunciato il declino economico
del Paese, causato dalla scellerata politica
del governo, tutte le forze democratiche
devono prendere una posizione unitaria e
molto forte
la segreteria Pierangelo Ongari
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