15 Settembre, 2002
Gli insegnanti dei professionali bocciano la riforma
L’Isfol ha svolto un’inchiesta sugli insegnanti degli istituti professionali e la riforma Moratti

Gli insegnanti dei professionali bocciano
la riforma
L’Isfol ha svolto un’inchiesta sugli insegnanti
degli istituti professionali e la riforma
Moratti. L’inchiesta era finanziata dal Fondo
Sociale Europeo ed ha coinvolto 1680 docenti
di 35 scuole. Un buon campione: il 42,4%
del totale di quelle scuole. Ebbene: solo
il 48,6% è disposto ad insegnare nel secondo
canale della riforma, il cosiddetto “sistema
dell’istruzione e della formazione professionale”.
Una minoranza, quindi, fino a prova contraria.
Consistente quanto si vuole ma pur sempre
una minoranza. E di questi il 65,6% lo farebbe
solo condizione che il rapporto di lavoro
rimanesse statale. Quindi in caso di regionalizzazione
questa percentuale già minoritaria scenderebbe
ulteriormente e, grosso modo, si assesterebbe
intorno ad un misero 12%.
Uno direbbe che gli insegnanti proprio non
ne vogliono sapere. Eppure il Sole 24 Ore
dell’11 ottobre scorso, che riportava la
notizia, sulla base dell’interpretazione
dei dati data dall’Isfol scriveva: “Professionali,
la riforma piace. Secondo un’indagine dell’Isfol
gli insegnanti dicono di sì al progetto Moratti,
a patto di rimanere nello Stato”. Cosa quest’ultima
pressoché impossibile, se non in via transitoria,
vista la legge delega e le intenzioni conclamate
di chi ci governa.
Insomma la riforma è bocciata proprio da
quegli insegnanti che dovrebbero attuarla,
ma chi dovrebbe vedere e sapere, fa finta
di non accorgersene.
fonte: Cgil Scuola Cremona
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