15 Settembre, 2002 FONDO NASKO a favore delle donne che non abortiscono Interrogazione con risposta orale circa il ruolo del Comune nella gestione del Fondo Nasko della Regione Lombardia destinato alle donne in difficoltà sociali
Interrogazione sul FONDO NASKO firmata congiuntamente
con le colleghe
Alessia Manfredini e Maura Ruggeri..
Tale fondo, destinato dalla Regione Lombardia
alle donne in
difficoltà sociali ed economiche che scelgono
di non interrompere la
gravidanza, verrà gestito in via esclusiva
su tutto il territorio
regionale dai Centri di Aiuto alla Vita e
non dai Comuni.
Così la decisione della nostra Regione.
L’interrogazione, oltre che stigmatizzare
la scelta, vuole
evidenziare e conoscere le ragioni della
totale esclusione dei Comuni
nella gestione di un così delicato tema.
Inoltre, considerata in
particolare la complessità delle politiche
e delle azioni attuate da
questo Amministrazione attraverso i suoi
servizi sociali, conferitegli
dalla stessa legislazione e incentrati sulla
trasparenza e nel rispetto
di ogni orientamento politico, culturale
e religioso, chiediamo al
Sindaco di intervenire per riequilibrare
la scelta regionale.
Caterina Ruggeri
Consigliere Comunale del P.D.
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Interrogazione con risposta orale circa il
ruolo del Comune nella gestione del Fondo
Nasko della Regione Lombardia destinato alle
donne in difficoltà sociali ed economiche
che scelgono di non interrompere la gravidanza
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
PREMESSO
• che ogni azione a favore di una maternità
consapevole e responsabile è condivisibile;
PRESO ATTO
• della istituzione a partire dal 1.10.2010
del FONDO NASKO promosso dalla Regione Lombardia
a favore delle mamme che scelgono di non
ricorrere all’interruzione volontaria della
gravidanza e gestito in collaborazione con
i Consultori Pubblici e Privati ed i Centri
di Aiuto alla Vita;
• che nella delibera regionale relativa al
Fondo e nelle linee guida allegate non si
fa cenno al coinvolgimento dei Comuni
interrogano il Sindaco e la Giunta
per sapere:
• come si inseriscano i progetti sociali
riferibili al Fondo Nasko nei “Criteri di
accesso unitario agli interventi e ai servizi
sociali del Comune di Cremona, considerato
che agli stessi e non ad altri soggetti compete
la presa in carico della persona nei percorsi
di accompagnamento sociale a lunga scadenza
e l'orientamento nella rete delle unità d'offerta
sociali e sociosanitarie del territorio;
• se non ritiene necessario richiedere alla
Regione Lombardia un confronto per arrivare
alla revisione della attuale scelta di aver
privilegiato, nella gestione del progetto
Nasko, le sole collaborazioni con i Consultori
pubblici e privati e con la Associazione
“Centro di Aiuto alla Vita”senza prevedere
in forma esplicita il coinvolgimento dei
servizi sociali già nella fase di definizione
dei progetti di accompagnamento delle donne;
• se non intenda far riconoscere e dare valore
alla complessità delle politiche e delle
azioni attuate da questo Comune attraverso
i suoi servizi sociali e conferite alle amministrazioni
locali dalla stessa legislazione regionale
in attuazione della L.R. 3 del 12.2.2008
e incentrati sulla trasparenza e nel rispetto
di ogni orientamento politico e religioso.
Si richiede l’iscrizione della presente interrogazione
nell’Ordine del Giorno del prossimo Consiglio
Comunale.
Caterina Ruggeri
Alessia Manfredini
Maura Ruggeri
CONNSIGLIERE COMUNALI del P.D.