15 Settembre, 2002
E' necessario discutere della norma anti precari
La cgil ha lanciato un appello al mondo dell'informazione affinchè si parli della cosiddetta norma anti precari,
La cgil ha lanciato un appello al mondo dell'informazione
affinchè si parli della cosiddetta norma
anti precari, contenuta nel cosiddetto collegato
lavoro, che fa si che i lavoratori con un
contratto a termine avranno solo 60 giorni
di tempo dopo la scadenza del rapporto di
lavoro per fare ricorso contro l’azienda
che ne abbia fatto un utilizzo illegittimo.
La norma ha valore retroattivo, cioè ha validità
anche per i contratti stipulati antecedentemente
l'approvazione della norma in questione:
così facendo avremo molti lavoratori non
avranno nemmeno il tempo di venire a conoscenza
della novità che il loro diritto d'agire
sarà già venuto meno. "Che dire, se
non che si sentiva proprio il bisogno di
una norma del genere... In fondo i precari
sono una razza bastarda, veri e propri mangiapane
a tradimento. Dai loro un posto di lavoro,
magari sottopagato, e loro, una volta finito
di lavorare, invece d'esserti grati si rivolgono
al sindacato! Dovrebbero ringraziare invece
di lamentarsi che, invece della mansione
inserita in contratto, tu gli faccia lavare
i pavimenti,pulire i vetri, e caricare la
merce! E' tutta esperienza in fondo. E poi,
potrebbe non sembrare, ma era assai stressante
vivere pensando che uno qualsiasi di quei
morti di fame, che magari aveva lavorato
per te solo sei o sette giorni, avrebbe potuto
rivolgersi in qualsiasi momento a un sindacato
e farti causa, e magari segnalarti pure all'ispettorato
del lavoro! No, davvero: ora si sta tutti
molto meglio. Diciamo grazie al "governo
del fare", per tutto questo, e per ciò
di squisito che ha ancora da venire."
Noialtri, invece, ricordiamoci anche di questo:
essere consapevoli dei propri diritti è l'arma
più potente per difenderci.
Jacopo Gamba
a cura nidil-cgil cremona
 
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