News e informazioni da Cremona e dalla Lombardia
Home page Scrivi  
 
  Benvenuto nel circuito WELFARE NETWORK
Europa, notizie e attualità sul welfare News di politica e attualità dall'Italia News dalla Lombardia Notizie sul Welfare, Diritti e Sociale
 
Chi siamo Forum Fotogallery Link Contatti Collabora con noi

... Welfare canali
Agenda
Angolo del dialetto
Arte
Associazioni
Attualità
Buone Notizie
Comune di Cremona
Costume
Cronaca
Cultura
Dai Partiti
Dal Mondo
Economia
Eventi
Giovani
In Breve
Lavoro
Lettere a Welfare
Mediateca
News dai partiti
Petizioni attive
Politica
Provincia di Cremona
Racconti
Società
Storia Cremonese
Ultimissime
Varie
Volontariato
ARCHIVIO WELFARE
 ... In Breve
... e inoltre
Banca della Solidarietà
I sondaggi
Fotogallery
Banner kit






















 Cronaca

15 Settembre, 2002
LA RINASCITA DEI GIARDINI DI PIAZZA ROMA
In occasione dell’inaugurazione dei Giardini Pubblici di Piazza Roma, avvenuta sabato 13 dicembre u.s., il Progettista e Direttore dei Lavori Arch. Andreas Kipar ha ritenuto opportuno predisporre il seguente contributo sull’intervento di riqualificazione

In occasione dell’inaugurazione dei Giardini Pubblici di Piazza Roma, avvenuta sabato 13 dicembre u.s., il Progettista e Direttore dei Lavori Arch. Andreas Kipar ha ritenuto opportuno predisporre il seguente contributo sull’intervento di riqualificazione portato a termine.


LA RINASCITA DEI GIARDINI DI PIAZZA ROMA

Quando più di tre anni fa passeggiavo per la prima volta nei giardini di Piazza Roma, non potevo minimamente immaginare quello che il lavoro avrebbe comportato in termini di riflessioni, sollecitazioni, approfondimenti e quant’altro, dovuto anche al mio sempre crescente affetto ai giardini più amati dai cittadini di Cremona.
A prima vista sembrava uno dei tanti giardini storici dimenticati, maltrattati e poco considerati che spesso si trovano nella centralità urbana come eredità appena accettata dal passato. Non era così, dovevo anch’io capire che la vita cittadina girava e gira tutt’ora intorno a questi giardini così malinconicamente belli.
Ma andiamo per ordine: il rilievo dello stato di fatto e la sua lettura analitica, parta integrante e preliminare ad ogni progetto di restauro, non poteva far altro che confermare la mia prima impressione. Essenze arboree ed arbustive mal invecchiate, ammalate, instabili e pertanto problematiche per la sicurezza dei cittadini; pavimentazioni sopraggiunte nel tempo ed offensive al carattere storico-monumentale dei giardini; insieme ad un generale degrado specie nella parte “romantica” dell’impianto complessivo. Il progetto di restauro si è proposto di valorizzare le peculiarità della sostanza storica del giardino: l’atmosfera che si respira sostanzialmente dalla composizione formale del disegno originario, dai materiali sia vegetali che minerari, ed infine dall’arredo a misura di un’alta frequentazione quotidiana del giardino stesso.
Infatti sulla traccia del progetto storico originario, l’attuale ridisegno delle aiuole perimetrali esterne alla grande ellisse centrale si fonde con le forme sinuose del giardino romantico in un complessivo disegno armonico. La scelta di materiali di pregio, quali il granito e la rizzada, (ciottoli di fiume utilizzati già anticamente per i percorsi) è finalizzata all’inserimento coerente della nuova “piazza-giardino” nel centro della città. La pavimentazione in calcestre, prevista per i percorsi principali, ripropone un materiale tradizionale per i giardini storici, compatibile dal punto di vista ambientale e adeguato al contesto paesaggistico.
La riqualificazione del patrimonio vegetale avviene sia attraverso la conservazione della vegetazione esistente, sia mediante la messa a dimora di circa cento nuovi soggetti arborei, in sostituzione ai soggetti deperienti. Tutte le specie botaniche di integrazione al patrimonio vegetale esistente sono scelte in coerenza con gli interventi ottocenteschi di piantumazione del giardino.
Alla fine di giugno di quest’anno, terminano i lavori del primo lotto, sostanzialmente incentrati sulla “piazza-giardino” e sul ripristino del patrimonio vegetale. Ed è anche l’inizio di una lunga, caldissima estate che mette a dura prova il “Neonato”, senza che riporti danni irrimediabili.
Ma intanto il lavoro prosegue a pieno ritmo. Il secondo lotto si concentra sulla parte più romantica del giardino, le roccailles, la rizzada, le felci, alberi ed arbusti, nonché il grande ovale a prato centrale.
Nell’autunno la realizzazione si sta ultimando: 100 nuovi alberi, 2600 nuovi arbusti, 20000 erbacei perenni, 845 mq di pavimentazioni in pietra, 1700 mq in rizzada, 3300 mq in calcestre, 3400 mq di nuovo prato.Tutto ciò per ridare vita ai 13000 mq di verde, ossia al giardino più amato dai cremonesi. Il risultato ora è consultabile, pur essendo in riposo invernale. Sarà il risveglio della primavera a ridare il pieno splendore ai vecchi giardini.
Ma occorre non dimenticare la cosa fondamentale: i giardini vivono e come tutti gli esseri viventi richiedono cura ed attenzioni continue e ciò nonostante portano gioia e fastidio, entrambi legati da un sottile filo del destino che si ispira all’equilibrio e alla misura di tutti coloro che cercano la nostra compagnia.
Ora che si consegna il “rinato” giardino alla cittadinanza desidero ringraziare chi ha posto fiducia nel “giardiniere”, che non ha fatto altro che prestarsi ad un lavoro di riordino e ripristino a volte doloroso, ma nel tempo premiato dalla gioiosa risposta della natura.

Andreas Kipar - Architetto del paesaggio - Progettista incaricato e Direttore dei Lavori


**************

Per quanto riguarda gli arredi dei Giardini di Piazza Roma il restauro è stato eseguito da: Annalisa Rebecchi, Elena Dognini e Mara Pasqui sotto la direzione del Dott. Daniele Rancilio, funzionario di zona della Soprintendenza di Brescia. Quanto segue è la relazione che è stata predisposta per l’occasione con la descrizione dell’intervento eseguito.


IL RESTAURO DEGLI ARREDI DEI GIARDINI DI PIAZZA ROMA


L’intervento di restauro che ha interessato gli arredi dei Giardini Pubblici di Piazza Roma (Statua di Amilcare Ponchielli, Fontana delle Naiadi e Vasi Fioriera) ha avuto come scopo non soltanto il recupero di tipo estetico, ma soprattutto quello conservativo, per bloccare il più possibile i fattori di degrado che hanno danneggiato le opere, ovvero la solfatazione e gli attacchi biologici.
Perché l’intervento fosse condotto nel modo più corretto, come prima operazione è stato indagato il quadro patologico tramite una campagna di prelievi, finalizzati alla caratterizzazione del materiale lapideo ed alla valutazione del suo stato di conservazione e quindi alla scelta dei materiali più idonei all’intervento. Le maggiori problematiche conservative dei gruppi marmorei erano determinate da fattori ambientali. Tra le principali cause delle alterazioni si segnala l’inquinamento atmosferico: polvere e fuliggine sono fra gli agenti inquinanti più significativi. Nelle zone non dilavate si formano patine di spessore anche notevole, le cosiddette “croste nere”. Nel corso del tempo la “crosta nera” tende ad ispessirsi, ed indurirsi sempre più, oltre a ciò essa aumenta l’impermeabilità della pietra, riducendo le sue capacità di scambio con l’ambiente circostante. Questi processi rafforzano la differenza del comportamento termico e meccanico tra la crosta ed il materiale sottostante che alla fine porta al degrado dell’opera. I danni che accompagnano di solito la formazione d’incrostazioni sono desquamazione, sbollature e processi di rigonfiamento.
Queste problematiche erano particolarmente evidenti sia sulla statua di Amilcare Ponchielli che sulla fontana delle Naiadi dove si aggiungeva l’azione del degrado determinata dall’acqua. L’opera infatti deve il suo degrado soprattutto alla collocazione in acqua della sua base. Qui la costante immersione aveva determinato la formazione di una crosta scura compatta e dura di calcare interessando l’intera superficie marmorea.
L’intervento di restauro è iniziato con un trattamento per rimuovere alghe, muschi e licheni. L’operazione, ripetuta più volte, è stata completata con una rimozione degli stati più consistenti con bisturi e raschietti adatti, quindi è stato effettuato un lavaggio con acqua deionizzata per asportare ogni residuo rimasto. Si è proceduto poi alla pulitura delle superfici con carbonato d’ammonio ad impacco in polpa di cellulosa, ripetendo più volte il trattamento sulle croste più spesse e resistenti.
L’operazione è stata condotta anche sui basamenti dei vasi fioriera in granito che presentavano analoghe problematiche conservative.
Sulla fontana delle Naiadi la presenza di una crosta di calcare stratificato e durissimo ha richiesto un intervento assai lungo con il quale è stata asportata la crosta che deturpava esteticamente la parte più bassa e che rendeva ormai illeggibile la lettura di alcuni brani di scultura quasi sconosciuti. Ultimata questa fase dell’intervento si è proceduto con i consolidamenti necessari per la presenza di vistosi dilavamenti che hanno reso le superfici tanto spugnose e porose, da modificare esteticamente la qualità della materia che conserva solo piccole zone dove il marmo è liscio e compatto.
Il consolidamento, necessario per ridare, almeno in parte, compattezza alla pietra, eviterà che il continuo dilavamento insinui nelle porosità acqua piovana e materiale organico che nel tempo comprometterebbero ulteriormente la conservazione dell’opera. Sono state quindi stuccate le fenditure più profonde con malte elasticizzate e fermate le eventuali scaglie ed i frammenti mobili riposizionandoli in sito. Con una malta apposita per materiale lapideo sono state sigillate microfratture, microfessurazioni e scagliature, per impedire o rallentare l’accesso dell’acqua piovana e dell’umidità atmosferica. E’ stata effettuata quindi una revisione estetica per l’equilibratura di stuccature e integrazioni per eliminare gli squilibri eccessivi creatisi nel tono generale della pietra e tra la pietra, le stuccature e le integrazioni. Infine è stato steso un protettivo che, senza modificare esteticamente la pietra, crea una valida protezione nel tempo contro l’accumulo di agenti inquinanti aggressivi per le superfici.
I Vasi Fioriera, costituiti da una fusione di metalli ferrosi trattata con cromia verde che simula l’ossidazione del bronzo, erano caratterizzati da un degrado particolarmente evidente con formazione di ruggine, sollevamenti della pellicola pittorica e sbollature a forma di cratere. La corrosione era di tipo secco e umido, infatti i vasi fioriera erano cavi all’interno e riempiti di terra, proprio qui si accumulava l’acqua piovana che innesca un processo elettrochimico. La policromia superficiale presentava fenomeni di esfoliazione della pellicola pittorica con vistose alterazioni della cromia. L’intervento è stato preceduto dallo svuotamento dei vasi dalla terra di riempimento per visionare lo stato di conservazione dell’interno e programmare un trattamento antiruggine a protezione del metallo. Dopo avere rimosso i prodotti di corrosione è stato eseguito, in corrispondenza delle sbollature e dove il metallo era scoperto, lo stesso trattamento, valutando durante l’intervento anche l’entità della corrosione in atto al di sotto della policromia ancora presente. Dopo aver agito per fermare la corrosione si è provveduto alla pulitura della policromia rimasta ed è stato eseguito l’intervento di reintegrazione pittorica attenuando le alterazioni cromatiche sulla policromia e reintegrando le lacune a velatura. Infine, sull’intera superficie è stato steso un protettivo che garantisca nel tempo il restauro dell’opera.

 


       



 Invia questa news ad un'amico Versione stampabile Visti: 2155 | Inviati: 0 | Stampato: 143)

Prossime:
In Comune si é costituito il Gruppo del PD – 15 Settembre, 2002
adifesadelgoverno@libero.it – 15 Settembre, 2002
Di che *Vassallum* stai parlando? – 15 Settembre, 2002
La Giunta Comunale approva progetti di nuove piste ciclabili – 15 Settembre, 2002
L’intervento di Mauro Fanti alla riunione per costituire il Coordinamento del Partito Democratico – 15 Settembre, 2002

Precedenti:
Prezzo del latte: gli agricoltori in piazza – 15 Settembre, 2002
Le News dai Democratici di Sinistra Lombardia. – 15 Settembre, 2002
In vista delle elezioni amministrative...del 2004... – 15 Settembre, 2002
ANCI: I COMUNI FANNO LA LORO PARTE NEL CONTROLLO DEI PREZZI – 15 Settembre, 2002
Traformazione delle IPAB...Si delinea un nuovo welfare locale.....La posizione dei DS – 15 Settembre, 2002


... in WelfareCremona



... Novità








 Il Punto
44°Rapporto Censis. Un inconscio collettivo senza più legge, né desiderio ( di Gian Carlo Storti)
Le Considerazioni generali introducono il Rapporto sottolineando come la società italiana sembra franare verso il basso


 La biblioteca di welfare
Verso il destino, con la vela alzata
Lo ricordo qui con un brano tratto dalla sua rubrica “Colloqui col padre"


 Scuola... parliamone!
Ata. Sottoscritto il contratto per il compenso una tantum di 180 euro
Il Miur prevede il pagamento nel mese di febbraio 16/12/2010


 Welfare Per Te
COMPLETATA LA CONSEGNA DELLE STUDENT E UNIVERSITY CARD
E' stata completata in questi giorni la consegna, negli istituti superiori cittadini e nellele sedi universitarie, delle student e delle card.

... Fotogallery
La Fotogallery di
Welfare Cremona


Ultima Vignetta
... Speciale on line
- Previsioni del tempo
-
Libri
-
Programmi TV
-
Lotteria
-
Oroscopo
-
Cambia Valuta
-
Euroconvertitore
-
Traduttore
-
Paginebianche
-
Paginegialle
-
Borsa
... Novità




| Home | Chi siamo | Collabora con noi | PubblicitàDisclaimer | Email | Admin |
www.welfarecremona.it  , portale di informazione on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 392 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti
La redazione di Welfare Cremona si dichiara pienamente disponibile ad eliminare le notizie che dovessero violare le norme sul copyright o nuocere a persone fisiche o giuridiche.
Copyright Welfare Cremona 2002 - 2009