15 Settembre, 2002
BANCA ETICA VERSO IL SUO QUINTO COMPLEANNO.
Una banca diversa, cresciuta mattone su mattone e ricca di potenzialità. Uno spaccato delle realizzazioni del 2003 e delle linee di sviluppo per i prossimi anni, sia in Italia che all’estero.
BANCA ETICA VERSO IL SUO QUINTO COMPLEANNO.
Una banca diversa, cresciuta mattone su mattone
e ricca di potenzialità. Uno spaccato delle
realizzazioni del 2003 e delle linee di sviluppo
per i prossimi anni, sia in Italia che all’estero.
Sono passati quasi 5 anni dall’apertura e
la Banca popolare etica ha già fatto molta
strada.
Aveva promesso di essere una novità e su
questa linea è cresciuta. Oggi si presenta
come un sistema che si confronta a tutto
campo con quella realtà finanziaria, economica
e culturale che vuole umanizzare. Oltre alla
banca, questo gruppo riunisce anche:
*Etica sgr, che offre fondi d’investimento
socialmente responsabili; è la realizzazione
più importante di B.E. nel 2003
*Etimos, il consorzio specializzato in finanziamenti
di progetti economico-sociali, nel Sud del
mondo
*la Fondazione culturale che deve promuovere
i valori e la cultura della finanza etica
*la cooperativa editoriale che pubblica la
rivista “Valori”, strumento d’informazione
e approfondimento su i temi dell’economia,
della società.
E ancora, in prospettiva, si pensa a far
nascere anche un’assicurazione etica. Il
primo passo è stato compiuto con la firma
del Protocollo di intesa con il consorzio
Caes, il cui obiettivo è quello di realizzare
e proporre prodotti assicurativi a valenza
sociale.
Questa “strana” banca, nata per non essere
né neutrale né indifferente su tutto ciò
che influisce sulla pace, la giustizia, i
diritti umani, la tutela dell’ambiente, sia
in Italia che all’estero, è sostenuta da
tanti soci, organizzati su base territoriale,
che operano per farla conoscere e preparare
il terreno perché essa possa dispiegare tutte
le sue potenzialità.
Nell’anno appena passato, questi soci sono
aumentati di numero e ora sono oltre 21 mila,
3 mila dei quali sono enti e associazioni.
I 15-16 milioni di euro di capitale sociale,
sono la dote. Una cifra ancora piccola che
fa capire che tutto è cresciuto mattone su
mattone, senza santi protettori, ma con fiducia
e tante e faticose scelte personali.
Partita con un pugno di dipendenti, oggi
Banca etica è impegnata a fronteggiare un
ritmo di crescita nelle attività e nel personale
così intenso che è stata varata una vera
e propria riorganizzazione interna, non priva
di qualche difficoltà.
Per il 2004, oltre alla trasformazione dell’ufficio
di Napoli in sportello, si è prevista l’apertura
della filiale di Torino. Sarà inoltre attivata
la figura del banchiere ambulante nelle zone
di Verona/ Mantova, Venezia/Mestre, Trento,
Torino, Modena, Milano, Macerata, Romagna,
Puglia, Campania, Sardegna, Sicilia e Calabria.
E’stato varato un “Piano Sud”, il piano di
sviluppo della banca nell’Italia meridionale,
che oltre al potenziamento della presenza
a Napoli, prevede la localizzazione della
Direzione di Area a Foggia, l’individuazione
di un referente del sud per l’ufficio progetti,
un banchiere ambulante per la Calabria e
la Sicilia, un decentramento dell’ufficio
fidi.
Uno sguardo, pur frammentario, all’agenda
di lavoro del 2003 del Consiglio d’amministrazione
(C.d.A.), fa capire che ci sono tante idee
e ben caratterizzate.
E’ stata decisa la Partecipazione al Consorzio
BDS (si tratta di un consorzio di botteghe
che commercializzano sia prodotti del commercio
equo sia della cooperazione sociale), con
l’obiettivo di stringere alleanze nei settori
dell’economia civile.
Il C.d.A., ha deliberato di partecipare alla
costituenda associazione Patto Casa Onlus,
promossa dalla Provincia di Trento (in passato
era stato fatto con la Regione Veneto), che
si occuperà di tutelare l’accesso ad una
abitazione dignitosa per le fasce deboli
della popolazione, con particolare riferimento
ai lavoratori immigrati e alle loro famiglie.
E’ stata deliberata una convenzione con il
sindacato Cisl, avente come oggetto la realizzazione
di una piattaforma di collaborazione sui
seguenti temi:
*supporto ai progetti di riconversione di
azienda in temporaneo stato di crisi
*percorsi formativi per personale aderente
alla Cisl allo scopo di far conoscere la
finanza etica
*cooperazione nei paesi in via di sviluppo
Si stanno cercando strade di collaborazione
anche con la Cgil.
A seguito di una specifica sollecitazione
dei soci napoletani, è stata deliberata una
convenzione con il comune di Marano (NA)
il cui obiettivo è quello di concedere affidamenti,
entro limiti prefissati, garantiti da apposito
fondo di garanzia, a favore di imprenditori
persone fisiche, finalizzati ad investimenti
in immobilizzazioni tecniche, che abbiano
sede legale ed operativa nel Comune.
E’ stata anche deliberata una convenzione
con comune di Roma per l’attivazione di un
fondo di garanzie per le piccole imprese,
beneficiarie dei contributi della cosiddetta
legge Bersani (Legge n. 266/97). La legge
prevede azioni di sostegno alle attività
produttive con particolare riferimento alla
salvaguardia e allo sviluppo dell'occupazione,
nonché alla tutela e al miglioramento dell'ambiente,
soprattutto in aree di degrado urbano e sociale.
Un altro piccolo segno di un modo diverso
di far banca, è stata l’adesione al Comitato
per la promozione e la protezione dei diritti
umani in Italia, promosso dalla fondazione
Lelio Basso, avente lo scopo di promuovere
un dibattito sulla tutela dei diritti umani
in Italia.
Oltre i confini nazionali Banca Etica non
è sconosciuta. In collaborazione con altre
banche alternative e società finanziarie
europee, B. E. ha costituito FEBEA -Federazione
Europea Banche Etiche ed Alternative –. L’associazione
FEBEA, nata nel giugno 2001, ha sede a Bruxelles
I lavori svolti all’interno di FEBEA, hanno
portato alla costituzione, il 2 dicembre
2002, di SEFEA SCARL - Società Europea Finanza
Etica e Alternativa.
Essa è nata per fornire supporto finanziario
agli Istituti di credito etici e solidali
europei. Oggi a fine 2003, la SEFEA SCARL
ha sede legale a Trento e sede operativa
a Padova. Fabio Salviato, presidente di Banca
Popolare Etica, è stato chiamato ad assumere
la Presidenza della Società.
Nel 2003 insieme a Etimos B.E. ha permesso
di erogare oltre un milione di dollari a
favore dei piccoli produttori di caffè dell’Honduras,
tramite la Central des Cooperatives Cafetaleras
de Honduras, la loro principale organizzazione.
E se quest’esempio non bastasse, recentemente,
una delegazione di Banca Etica, Etica Sgr,
Sefea, ha compiuto nel mese di ottobre un
viaggio in Quebec. Ospite della Caisse des
travailleuses et travailleurs du Quebec (rete
Dejardins), banca che condivide una concezione
sociale della finanza, la delegazione ha
presentto una proposta di collaborazione.
Eccone i punti salienti:
*cooperazione nella realizzazione dei alcuni
progetti nel sud del mondo (Brasile, Ecuador,
Messico)
*collaborazione con Etimos
*attività di cofinanziamento su progetti
(tre in Canada e tre in Italia)
*adesione, nei limiti del possibile, alle
proposte di Etica Sgr, in merito ai fondi
eticamente orientati
*scambio di documenti, pratiche, metodologie
inerenti l'organizzazione del lavoro e la
valutazione socio economica degli affidamenti.
Vi sarà inoltre uno scambio di partecipazioni
tra le due banche.
In un pieghevole informativo, una Ong bergamasca,
si presentava con queste parole: “Arriviamo
in paesi in lacrime. E li aiutiamo a trasformare
ogni lacrima in gocce di sudore. Perché solo
quando un paese può vivere del suo lavoro,
allora e solo allora è il momento di andarsene.”
Anche i soci che hanno fatto nascere Banca
Etica la pensano così e tali progetti troveranno
sempre i finanziamenti di B.E. .
Piero Cattaneo
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