15 Settembre, 2002
Borse di studio ai diversamente abili
“Tenacia, volontà e professionalità di giovani promesse”
Borse di studio ai diversamente abili
“Tenacia, volontà e professionalità di giovani
promesse”
“Oggi riconosciamo un premio alla volontà,
dedicato ai meritevoli che, disabili sensoriali,
hanno intrapreso, con ottimi risultati un
percorso di studi professionali ed accademici”:
con queste parole il presidente della Provincia,
on. Giuseppe Torchio e l’assessore alle politiche
sociali Anna Rozza con il collega Agostino
Savoldi, hanno premiato quattro ragazzi (tre
dei quali non vedenti ed un non udente) con
una borsa di studio.
Il Consiglio Provinciale aveva, infatti approvato
specifico regolamento per l’erogazione di
contributi economici destinati alla prosecuzione
degli studi dopo il conseguimento del diploma
di scuola media superiore per soggetti portatori
di handicap visivo e/o uditivo.
“Siete un onore per tutta la nostra comunità
– ha sottolineato l’assessore Rozza- Il nostro
è un piccolo gesto, ma significativo, volto
a dare il giusto riconoscimento a quanti
si distinguono negli studi, superando le
difficoltà connesse al proprio deficit. Esempi
da prendere a modello proprio per l’impegno
profondo che hanno da sempre dimostrato nell’applicazione
alle varie discipline”.
Un futuro scolastico che però non può essere
incerto proprio per chi si dedica totalmente
agli studi: è il caso dei corsi di formazione
per il restauro avviati a Cremona con l’Azienda
Cr.Forma e che, causa il taglio dei fondi
da parte della Regione Lombardia, vedono
un rallentamento di alcune attività.
“Stiamo lavorando con il Cda dell’Azienda
e con le Istituzioni perché Cremona torni
ad avere il proprio Centro di eccellenza
del restauro – ha precisato il presidente
Torchio – Sottrarlo al nostro territorio
e portarlo a Botticino è una scelta che non
condividiamo, cancellando con un colpo di
spugna decenni di tradizione scolastica e
attività. I rappresentanti Cremonesi al Pirellone
dovrebbero rendersene conto e raccogliere
le richieste che provengono dalla comunità
locale, che non vanno solo nella direzione
di corsi per parrucchiere ed estetiste”.
 
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