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15 Settembre, 2002
Le numerose iniziative della Pronvicia di Cremona
Rischio sismico, pronto il piano -Acquisti e appalti verdi più facili con il manuale GPPnet -PIANI DI ESONDAZIONE DI ADDA, OGLIO E SERIO

SONCINO, ROMANENGO, TICENGO, CASALETTO
Rischio sismico, pronto il piano


La Giunta Provinciale ha dato parere positivo per il Consiglio Provinciale del 25 febbraio al piano di emergenza per far fronte al rischio sismico nei comuni di Soncino, Romanengo, Ticengo, Casaletto di Sopra (i più a rischio sul territorio). Alla pianificazione di respiro sovracomunale è accostata una pianificazione comunale.

Dopo la tragedia del Molise, la normativa ha imposto restrizioni nel giudizio di criticità sismica. Spiega lo scenario l'Assessore alla Protezione Civile, Fiorella Lazzari: "Soncino, Casaletto, Ticengo e Romanengo già giudicati a rischio sismico dalla precedente normativa, oggi sono, inseriti nella classe 2, categoria di maggior criticità. I restanti 111 comuni del territorio, mai in passato considerati a rischio, sono ora in classe 4. Il problema tocca tutti. Ci occuperemo presto degli altri Comuni, con uno screening per esempio di alcuni edifici strategici, contando sull'esperienza fatta sui 4 comuni più "delicati". Il piano in approvazione è un modello di riferimento. E' la prima volta che viene fatta un'operazione simile. Sarà di grande utilità per progettare altri interventi di prevenzione".

Il piano è stato realizzato dall'Ufficio Provinciale Protezione Civile, con il supporto dell'Ing. Alberto Dusi. Per favorire la sua concreta operatività, la Provincia sta organizzando per l'inizio di marzo i corsi di formazione per i volontari della formazione civile ed entro la fine di marzo si terrà un'esercitazione provinciale per testare sia il modello di comando (chi fa cosa) che di intervento (che cosa fare).

Il piano raccoglie i risultati di una ricerca su popolazione, edifici sensibili, attività a rischio e reti tecnologiche. Ipotizza evacuazioni ed organizza in generale la risposta all'emergenza. Vengono identificate le aree di attesa, di ricovero e ammassamento di forze e risorse sia livello comunale che provinciale. Per i comuni si visualizzano le aree per allestire eventuali tendopoli di emergenza, piazze o luoghi aperti sicuri, i punti in cui sia più agevole stabilire un raccordo tra i soccorritori e la zona colpita dal sisma. A livello provinciale è individuata a Soresina, zona campo sportivo, la sede del Centro Operativo Misto Mobile, quale aree di ammassamento a servizio dei 4 comuni. Il piano identifica anche i posti di blocco da istituire sulle strade, per regolamentare la viabilità di accesso e in uscita all'area a rischio. Infine, il piano assegna le responsabilità ai vari livelli di comando e di controllo per la gestione dell'emergenza.

La struttura d'apice a livello provinciale è il CCS (centro Coordinamento Soccorsi), presieduta dal Prefetto. L'organo di Coordinamento è la Sala della Operativa con sede presso la Prefettura. In base alle strategie decise dal CCS, viene attivato il COM (Centro Operativo Misto), che il piano identifica a Soresina. Queste strutture (che a cascata sollecitano tutti i soggetti utili a far fronte all'emergenza Provincia, Protezione Civile, Asl, Forze dell'Ordine, Volontari ecc… ) sono strettamente in contatto con i COC (Centri Operativi Comunali) che presidiano i singoli Comuni.

Accanto al piano, è stato realizzato un vademecum "leggero" di pronto intervento, che dice cosa fare e come comportarsi, pensato appositamente per i volontari e per tutti coloro che si accostano per la prima volta all'argomento
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Acquisti e appalti verdi più facili con il manuale GPPnet

300 pagine, 189 prodotti, 14 marchi ecologici di riferimento, alcune macrocategorie di prodotto (arredi, strade, cantieri, verde, energia, tessile, cancelleria, ristorazione, sostanze chimiche, trasporti), nonché 15 schede-tipo per guidare alla realizzazione di bandi e acquisti "ecologicamente" corretti. E' questo in pillole il manuale realizzato nell'ambito del progetto europeo "GPPnet. La rete degli appalti verdi" e presentato questa mattina nella suntuosa cornice della Sala dell'Albero di Palazzo Cattaneo a Cremona, affollata essenzialmente da amministratori ed addetti ai lavori.

Hanno introdotto i lavori l'Assessore all'Ambiente, Fiorella Lazzari, la Dirigente del Settore Ambiente, Mara Pesaro, e il Presidente della Commissione Territorio e Ambiente Andrea Ladina. Con loro c'erano anche la responsabile dell'Ufficio Agenda 21 Locale, Barbara Armanini, Silvano Falocco e Nina Vetri dell'agenzia Ecosistemi di Roma, che collabora con la Provincia alla realizzazione del progetto.

Attivata dal Settore Ambiente della Provincia di Cremona, l'iniziativa si propone di introdurre criteri ecologici nelle modalità d'acquisto e nei bandi di gara degli enti pubblici. Il manuale è un momento culminante del progetto in quanto strumento per guidare le Pubbliche Amministrazioni nell'applicazione del GPP.

Ricordiamo che il progetto, finanziato dalla Comunità Europea, vede in campo accanto alla Provincia di Cremona, 13 Comuni - Casalmaggiore, Piadena, Spineda, Vescovato, Stagno Lombardo, Pescarolo, Gerre de Caprioli, Motta Baluffi, Soresina, San Bassano, Pizzighettone, Castelleone, Crema -.

Dal manuale scaturirà una fase di sperimentazione. I risultati offriranno linee standard di riferimento utili per ispirare direttive europee da estendere a tutti gli Stati dell'unione, per rendere sistematico un atteggiamento ecologico nella gestione della PA, premessa per orientare il mercato. Gli acquisti infatti della PA in Italia incidono sul mercato per il 17% del Pil, per un ammontare complessivo di 7mila miliardi di vecchie lire. Sono per questo previsti corsi di formazione, azioni di sensibilizzazione e incontri con i fornitori.

"La pubblica amministrazione dà il buon esempio - ha commentato l'Assessore all'Ambiente Fiorella Lazzari -, nella certezza tutti, ad ogni livello, possano fare qualcosa per tutelare l'ambiente. Entro il 2006, su indicazione del Ministero dell'Ambiente, il 30% degli acquisti nella PA deve corrispondere a criteri verdi. Il manuale ci aiuterà ad onorare anche questo obiettivo".

La Provincia di Cremona ha già convertito a "verde" gli acquisti di carta e detersivi. Sono stati sperimentati interventi ecologici nella costruzione o nella manutenzione delle strade (es. tangenziale di Crema), nella progettazione e manutenzione delle scuole (es. tetti fotovoltaici), nella definizione di alcuni bandi (es. servizio di trasporto pubblico). "Non esiste - ha concluso Lazzari - Settore provinciale che si senta escluso dall'onere culturale di partecipare al progetto della sostenibilità. Siamo ora pronti per una sperimentazione diffusa del GPPnet, insieme a tutti i Comuni, prima del confronto con l'Europa".
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PIANI DI ESONDAZIONE DI ADDA, OGLIO E SERIO
Dopo il sì della Giunta, le carte vanno in Consiglio


In caso di alluvione, i fiumi Adda, Oglio e Serio potranno contare su una pianificazione di emergenza. E' quanto si propone la Provincia di Cremona, per la prima volta alle prese con una pianificazione di questo tipo, con le carte già approvate dalla Giunta e presto all'esame del Consiglio. Il piano relativo al Po è già stato approvato lo scorso novembre.

I piani all'esame sono ora quattro. Un piano, realizzato dall'Ing. Riccardo Telò, individua le criticità idrauliche e le classifica. Particolare interesse è riservato alle aree a rischio estremo: fasce particolari coinvolte in caso di piene storiche. Ne fanno parte tutta Rivolta D'Adda e parte di Spino, Formigara e Crotta d'Adda, Gombito nel caso di esondazione dell'Adda, Gabbioneta nel caso di esondazione dell'Oglio, frazioni di Sergnano nel caso di esondazione del Serio ecc….

L'analisi delle criticità è di appoggio alla realizzazione dei tre piani di emergenza e prevenzione. Si chiamano piani speditivi. In pratica si aprono le carte e si legge cosa fare, chi chiamare, come muoversi.

L'indagine comprende una parte descrittiva, con il censimento delle attività e delle abitazioni presenti, una parte cartografica, con l'inquadramento territoriale e della viabilità. Viene poi fornito un modello di intervento, per dare una risposta organizzata e immediata all'emergenza, attivando le azioni opportune e i soggetti competenti (Sindaci, Forze dell'ordine, Vigili del Fuoco, Provincia, volontari ecc… )

Il piano si prefiggere di proteggere persone, animali e strutture. Il fiume Adda, che nasce sulle Alpi Retiche, in provincia di Sondrio ed è affluente del Po, si snoda in provincia di Cremona per 63 km, lambendo 11 comuni (Rivolta D'Adda, Spino, Casaletto Ceredano, Credera Rubbiano, Moscazzano, Montodine, Ripalta Arpina, Gombito, Formigara, Pizzighettone, Crotta Adda). Parliamo di 44 abitazioni sparse, 1159 nuclei familiari per oltre 5 mila persone, quasi 100 mila capi di bestiame, quasi 70 imprese produttive.

Il fiume Serio nasce dai laghi del Barellino, Prealpi Orobiche, in provincia di Bergamo. In provincia di Cremona percorre 32 km, lambendo 11 Comuni (Castelgabbiano, Casale C.sco V.co, Sergnano Ricengo, Pianengo, Crema, Madignano, Ripalta Cremasca, Ripalta Guerina, Ripalta Arpina, Montodine). Sono censite 43 abitazioni sparse, 432 nuclei familiari per 1140 persone, 46 aziende, 18 mila capi di bestiame.

Il fiume Oglio nasce in provincia di Brescia sulle Alpi Orobiche e finisce la sua corsa nel Po. Percorre sul territorio provinciale 73 km. I Comuni interessati dal suo itinerario sono 17 (Soncino, Genivolta, Azzanello, Castelvisconti, Bordolano, Corte Cortesi, Ribecco Oglio, Corte Frati, Scandolara Ripa Oglio, Gabbioneta, Ostiano, Pessina, Volongo, Isola Dovarese, Drizzona, Piadena, Calvatone. Si contano 19 abitazioni sparse, 991 nuclei familiari per oltre 2350 persone, 40 aziende, 150 mila capi di bestiame.

I tre piani di emergenza per far fronte al rischio idraulico sono stati realizzati dall'Ufficio Provinciale Protezione Civile, con risorse interne alla Provincia di Cremona che fanno capo al Settore Territorio e alla competenza assessorile di Fiorella Lazzari.
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PANDINO, IL CONVITTO SARA' ADEGUATO ALLE NORME SISMICHE
Corada: "Il progetto è da rifare"

Il progetto del Convitto della Casearia di Pandino sarà tecnicamente adeguato alle più recenti disposizioni antisismiche. Lo ha deciso la Giunta Provinciale, nel corso dell'ultima seduta, predisponendo a bilancio un investimento aggiuntivo per integrare lo stanziamento già previsto di 2.600.000 euro.

Dopo la tragedia del Molise, per ordinanza del Consiglio del Ministri, si è provveduto ad una riclassificazione sismica del territorio nazionale. Le ricadute provinciali di questa iniziativa sono note. Si è aggravato il giudizio di criticità a carico di Comuni a già nota sensibilità (Soncino, Romanengo, Ticengo, Casaletto) e i restanti 111 Comuni, mai in passato considerati sismici, sono ora giudicati tali.

La Provincia, che sta portando a compimento l'iter per l'approvazione del Piano Sismico, per far fronte ad eventuali rischi sismici nei 4 comuni maggiormente a rischio, si sta di fatto già attivando per "tutelare" anche la restante parte del territorio.

"Sarà fatto un monitoraggio degli edifici strategici esistenti, con attenzione alle strutture aggregative di interesse sociale, e nell'immediato saranno realizzati progetti nuovi perfettamente in regola con le più recenti disposizioni - comunica il Presidente Gian Carlo Corada -. E' importante essere solleciti e corretti, senza negare però che è per noi e per tutta la comunità uno sforzo enorme, in termini di risorse tecniche ed economiche. Abbiamo previsto 850 mila euro in più a bilancio! Dobbiamo richiamare all'opera architetti ed ingegneri. Nel caso della Casearia di Pandino non è infatti possibile "correggere" il progetto già pronto: va rifatto ex novo".
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