Così si presentano i promotori: “L’iniziativa “CremonaAfrica” nasce
con la volontà di raccontare e rivelare un’Africa che vada al di là degli
stereotipi della visione di un continente dove esiste solo la povertà, guerra e
malattia.
Tale visione porta inevitabilmente a giudizi riduttivi, coglie solo un
aspetto eliminandone molti altri importanti e positivi e mantiene una distanza,
un senso di superiorità, che resiste anche quando gli intenti sono “nobili”.
Attraverso una mostra di tessuti Bogolan, una rassegna cinematografica, tre
incontri letterari e un concerto di percussioni con danze, CremonAfrica cerca di
portare alla città di Cremona un assaggio della cultura africana,
concentrandosi sull’Africa Occidentale.”
L’iniziativa ha preso inizio con l’inaugurazione della mostra sui tessuti
Bogolan presso la “Libreria del Convegno” e il locale “Chocolat Cafè”.
Tra il 2 e il 27 giugno sono stati organizzati tre incontri letterari sul piano
rialzato del locale “Chocolat Cafè” (ogni giovedì) e tre serate
cinematografiche (ogni domenica) presso il circolo Arci di Cremona.
I contenuti dell’iniziativa CremonaAfrica
Mostra di tessuti: “I Colori del Bogolan”
Il Bogolan è una tecnica di tintura di tessuti attraverso l’argilla e una
tintura di foglie (in questo caso ngalama) che nasce ed è diffusa soprattutto
in Mali. I tessuti esposti provengono dall’atelier del maestro Issa Niambelè,
di Bamako, è variano da rappresentazioni stilizzate, dove sono spesso
utilizzati gli ideogrammi Dogon, a raffigurazioni più pittoriche. I tessuti
sono circa una ventina.
E’ disponibile anche un catalogo che, oltre alle fotografie dei tessuti
esposti, contiene interessanti nozioni su:
il valore simbolico dei tessuti nella cultura del Mali e dell’Africa in
genere; la tecnica Bogolan, con la descrizione del vero e proprio processo di
creazione artistica, il significato religioso ed esistenziale del Bogolan
tradizionale, l’odierno Bogolan, fra tradizione e nuovi linguaggi.
Incontri letterari
La letteratura dell’Africa Occidentale fra storia e leggenda, fra fiaba e
realtà: A condurre la serata esclusivamente scrittori e intellettuali
africani, raccontando le origini e le particolarità della letteratura africana
e con quale modalità sono state assorbite e incamerate le influenze della
cultura europea: cosa rimane della cultura tradizionale e dove portano le
avanguardie, come la letteratura riflette l’attuale realtà dell’Africa
occidentale e cosa può offrire alla cultura europea.
Il viaggio come conoscenza ed esperienza esistenziale: Come si affronta
un viaggio per conoscere realtà diverse e distanti, come ci si deve preparare
mentalmente per poter assorbire conoscenze e sensazioni che arricchiscono il
bagaglio di esperienze di una persona, come può cambiare la prospettiva
attraverso cui si guarda la realtà circostante dopo un viaggio. Con il
contributo di viaggiatori, sia di professione che “dilettanti”, attraverso
le loro singole esperienze, si cercherà di definire gli strumenti, i trucchi e
gli accorgimenti per predisporsi verso una vera esperienza di viaggio.
L’Europa dal sogno alla realtà - il viaggio degli immigrati: Che cosa
rappresenta l’Europa quando è ancora un sogno e che cosa diventa quando si
trasforma in realtà. A raccontare la loro esperienza sono in questo caso gli
immigrati del West Africa, che descriveranno il loro stato d’animo, le loro
aspettative e le loro peripezie per raggiungere il “Sogno”, e le loro
delusioni o sorprese quando lo hanno raggiunto. Come hanno cercato di adattarsi
in un mondo molto diverso, quali sono le difficoltà più grandi e come le
affrontano, che cosa manca loro e che cosa hanno guadagnato: cosa vuol dire per
un africano vivere in Italia.
Rassegna cinematografica
La scelta dei titoli da proiettare è diretta dall’intento di puntare più
su film che descrivano la vita di tutti i giorni, che pongano al centro l’esistenza
del singolo individuo all’interno della società africana, piuttosto che su
titoli ad impronta politica o “di denuncia”.
Chi organizza l’iniziativa
L’iniziativa è ideata e organizzata da tre persone, Mario Feraboli, Marina
Olivieri e Antonio Colace, unite dalla passione per tutto ciò che sta al di
fuori del “proprio orto” e in particolare dell’Africa.
Antonio Colace
Attualmente lavora presso l’amministrazione provinciale di Cremona e
collabora come giornalista per alcune riviste. Dopo molti viaggi nella più
rassicurante Europa, nel 2000 ha fatto la sua prima conoscenza con l’Africa,
andando in Mali a Bamako, ospite del maestro Issa Niambele, per imparare la
tecnica Bogolan. Dopo quell’esperienza ha viaggiato, sempre con lo zaino in
spalla, in Malawi, Nord del Mozambico, Senegal e Vietnam.
Marina Olivieri
Fa parte dell’associazione bolognese “Lallaya - Incontri con l’Africa”
e lavora con le scuole, ideando e organizzando laboratori creativi e incontri
interculturali. Insegna danza africana a Cremona e collabora con le istituzioni
locali per attività legate all’intercultura e al sociale. E’ stata più
volte in Mali, Gambia, Guinea e, soprattutto, Senegal, dove è in corso un
progetto di gemellaggio tra Lallaya e il villaggio di Brikamanding II in
Casamance.
Mario Feraboli
Titolare della “Libreria del Convegno” in Cremona, coordina e organizza
incontri culturali e svolge attività editoriali. Collaborando con l’onlus “Amici
di Don Emanuele”, ha vissuto la sua prima esperienza in Africa, in Togo.
Alcune immagini della serata organizzata nell’ambito della festa Regionale
dell’Unità 2004 (I colori del Bogolan) sono state inserite nella Fotogallery
(red.)