15 Settembre, 2002
Le iniziative dei DS Lombardi
ABOLIZIONE DEI TICKET FARMACEUTICI: L'OPPOSIZIONE NON CI CREDE
ABOLIZIONE DEI TICKET FARMACEUTICI: L'OPPOSIZIONE
NON CI CREDE
Il centrodestra Lombardo ha annunciato di
voler fare marcia indietro sui ticket sanitari,
promettendo prossime estensioni delle fasce
di esenzione. Il cambiamento di strategia
avviene per mano del capogruppo di Forza
Italia Giulio Boscagli che, dopo i risultati
elettorali non positivi alle recenti elezioni,
ha annunciato di voler modificare una delle
più impopolari leggi del governo formigoniano,
quella della riforma sanitaria. Nei prossimi
mesi dunque, stando alle dichiarazioni della
maggioranza, dovrebbe essere presa in considerazione
la possibilità di ridurre i ticket sui farmaci
per alcune categorie, in particolare per
i malati cronici che sono oggi i più penalizzati
dal cosiddetto 'modello sanitario lombardo'.
Sulla possibilità che ciò avvenga c'è però
notevole scetticismo da parte del gruppo
Ds, che contro i ticket ha condotto una lunga
e serrata battaglia in sede istituzionale
e tra i cittadini, culminata con la raccolta
di 250 mila firme. "Attendiamo con ansia
- dichiara Carlo Porcari, consigliere regionale
Ds - che al rincorrersi di dichiarazioni
a favore della riduzione o abolizione dei
ticket da parte di esponenti del centrodestra
lombardo seguano fatti concreti. La nostra
sensazione è che la maggioranza di centrodestra
stia solo cercando di recuperare terreno
sul piano dell'immagine, ma che alla fine,
come è successo nel dicembre scorso, le nuove
esenzioni si applicheranno solo a fasce marginali
di popolazione". Ulteriore motivo di
scetticismo e di polemica con la maggioranza
in Regione, per Carlo Porcari, sono gli annunci
da parte del Governo di voler introdurre
i ticket sui farmaci e sui ricoveri a livello
nazionale. "Vorremmo sentire dalla maggioranza
di centrodestra una presa di posizione chiara,
perché non si può invocare ogni giorno il
federalismo in campo sanitario e poi tacere
su una proposta centralista come questa".
La proposta dei Ds è comunque alternativa:
"Noi siamo a favore dell'esenzione per
i malati cronici - spiega Porcari - e in
tal senso abbiamo presentato un emendamento
al bilancio puntualmente bocciato. Ma sono
soprattutto i cronici, purtroppo, che pagano
il ticket e toglierlo a questa fascia renderebbe
il sistema inefficace sul piano economico.
L'unica cosa seria da fare è abolirlo per
tutti e introdurre politiche virtuose come
la distribuzione diretta dei farmaci, che
in altre regioni d'Italia funziona bene e
allo stesso tempo permette di tenere sotto
controllo sia il consumo dei farmaci, sia
la spesa sanitaria".
DPEFR: LA LOMBARDIA CON IL CENTRODESTRA RISTAGNA
La discussione in Aula del Documento di Programmazione
Economica Finanziaria ha evidenziato, cifre
alla mano, la crisi in cui versa l'economia
lombarda. "Consideriamo tre dati significativi
- ha dichiarato Beppe Benigni - . Innanzitutto,
il tasso di sviluppo della Lombardia nel
biennio 2002-2003 è inferiore a quello italiano:
solo lo 0,1% rispetto allo 0,3%. La competitività
poi, secondo il rapporto dell'Institute for
Management Development di Losanna vede la
Lombardia passare nel 2004 dal 36° al 46°
posto tra 60 regioni e stati presi in considerazione.
Per l'Imd i limiti maggiori della nostra
regione sono la bassa spesa per l'istruzione
pubblica, la carenza di infrastrutture, la
mancanza di risorse per innovazione e ricerca,
l'iniquità del sistema di tassazione".
"Ultimo dato - ha aggiunto Benigni -
riguarda gli investimenti: infatti su 4,6
miliardi di euro per investimenti previsti
per il 2003, sono stati impegnati solo 1,5
miliardi, ovvero solo il 34,4% delle risorse.
Questi tre dati dimostrano come il centrodestra
in questi anni stia allontanando la Lombardia
dalle regioni d'Europa con più alta qualità
della vita".
500 MILA EURO PER ELIMINARE LE BARRIERE ARCHITETTONICHE
In fase di assestamento di bilancio è stato
approvato in Consiglio regionale un emendamento
che assegna a privati 500 mila euro come
contributo per finanziare l'eliminazione
delle barriere architettoniche nelle proprie
abitazioni. "Si tratta di una piccola
cifra rispetto a quello che abbiamo chiesto,
ma comunque un piccolo risultato è stato
raggiunto". Questo il commento di Beppe
Benigni dopo il voto in aula. "Avevamo
chiesto 6 milioni e 250 mila euro - continua
il consigliere - , ma abbiamo ottenuto solo
500 mila euro. Di fronte alla soddisfazione
per aver aiutato persone disabili ad affrontare
più autonomamente la quotidianità, dobbiamo
rilevare che questa cifra è davvero irrisoria
rispetto all'alto costo di questi interventi.
Ricordo che la cifra stanziata è ancora più
esigua se si pensa che il fondo nazionale
per l'abbattimento delle barriere architettoniche
non è stato più finanziato dal Governo del
centrodestra". "Auspichiamo - conclude
il consigliere - che in sede di variazione
di bilancio in autunno questa cifra venga
incrementata".
IL CENTRODESTRA SORDO DI FRONTE ALLA CRISI
DEL MONDO ARTIGIANO
"La maggioranza di centrodestra in Regione
ha perso un'altra occasione per dare risposte
concrete ai lavoratori di un comparto, quello
artigiano, che oggi versa in una seria crisi".
Questa la dichiarazione del consigliere Carlo
Porcari dopo la bocciatura in aula di un
ordine giorno che proponeva di adeguare la
legislazione regionale per permettere alla
Regione di finanziare le attività dell'Ente
Lombardo Bilaterale Artigiani e quindi di
stanziare un contributo all'ente per il 2004
di 5 milioni di euro. L'ELBA ha come finalità,
tra le altre, il sostegno ai lavoratori in
caso di sospensione o riduzione dell'attività
lavorativa e il sostegno all'innovazione
e alla formazione imprenditoriale delle imprese
artigiane. "L'acutizzarsi della congiuntura
sfavorevole - dichiara Porcari - è dimostrata
dall'esaurimento delle risorse dell'ELBA
già dopo i primi sei mesi del 2004. Le imprese
artigiane e i loro dipendenti sono privi
di strumenti adeguati a fronteggiare la fase
critica. Stiamo parlando del 29% delle imprese
e del 17,2% dei lavoratori lombardi".
TRASPORTO PUBBLICO: BOCCIATA PROPOSTA DS
In sede di discussione dell'assestamento
di bilancio il gruppo Ds ha riproposto con
un ordine del giorno, respinto dalla maggioranza
consiliare, l'esigenza della revisione delle
decisioni assunte sulle tessere di libera
circolazione per invalidi e anziani, che
saranno eliminate a partire dal primo agosto.
"Si tratta dell'ennesima dimostrazione
di insensibilità sociale della Regione -
ha sostenuto Maria Chiara Bisogni - tanto
più che adesso, se si volesse, si potrebbe
usare come copertura il rimborso IVA per
i contratti di servizio del trasporto pubblico.
La Regione ha il dovere di promuovere la
mobilità degli invalidi e degli anziani.
La nostra posizione non cambia, anche di
fronte alle recenti decisioni regionali di
innalzamento del tetto ISEE per godere di
esenzioni e di agevolazioni". "L'esenzione
per gli invalidi al 100% - ha concluso Bisogni
- deve essere riconosciuta senza limiti di
reddito, mentre occorre riconoscere l'esenzione
agli invalidi al di sopra del 65% e al pensionati
al minimo che vivono con 500 euro al mese".
EMERGENZA SFRATTI: NIENTE AUMENTO FONDI CASA
"Pendono 20mila sfratti, di cui 10mila
solo a Milano, il che significa che molti
cittadini rischiano da un giorno all'altro
di trovarsi in mezzo alla strada". Questo
il commento di Marco Cipriano, primo firmatario
di un ordine del giorno che chiedeva alla
Giunta di impegnare almeno dieci milioni
di euro per incrementare il fondo di sostegno
per gli affitti e di prevedere un piano di
investimenti per la realizzazione di nuovi
alloggi di edilizia economica popolare. "A
fronte della continua riduzione da parte
del governo - ha continuato il consigliere
- del fondo di sostegno agli affitti, la
Regione non ritiene di compensare il mancato
trasferimento statale come invece fanno regioni
più virtuose ed attente. Il centrodestra
lombardo, di fronte alla concreta difficoltà
dei cittadini, bocciando il nostro ordine
del giorno nega il proprio impegno su una
questione sociale urgente e di così grande
impatto".
PIANO CAVE BRESCIA: BLOCCATO IL COLPO DI
MANO
Nella seduta di questa settimana della Commissione
Ambiente l'opposizione del centrosinistra
ha bloccato il tentativo di approvare il
Piano Cave di Brescia che prevede un ulteriore
incremento di circa 5/6 milioni di mc., in
aggiunta ai 70 milioni previsti dal Piano
così come approvato dal Centro Destra in
Provincia. Nella fase di avvio il relatore
Valaguzza (FI) ha tentato di procedere al
voto evitando di prendere in esame le decine
di emendamenti presentati, che prevedono
una riduzione dei quantitativi nei vari ATE,
ovvero nelle varie zone estrattive. I Consiglieri
Ds Claudio Bragaglio e Marco Cipriano hanno
motivato la necessità di una discussione
attenta degli emendamenti e quindi la necessità
di riaprire un confronto per modificare,
oltre i quantitativi, anche la parte normativa
che introduce nuove zone areali di riserva
per ulteriori attività estrattive. Perché
così com'è, il Piano, sotto il profilo ambientale,
è quanto di più devastante si possa immaginare
per la realtà della Bassa Bresciana.
CITTIGLIO E LUINO: I NODI VENGONO SEMPRE
AL PETTINE
Dichiarazione del consigliere Daniele Marantelli
Mesi fa avevo sostenuto che nell'accordo
Governo-Regione Lombardia sull'edilizia ospedaliera
non c'era un euro per il rilancio degli ospedali
di Luino e di Cittiglio. La destra rispose
in modo offensivo. Eppure la bocciatura dell'ordine
del giorno sul rilancio di questi ospedali,
nonostante il voto favorevole della Lega,
conferma che la Destra ha la coda di paglia.
Ora la Lega protesta con Formigoni. Si limita
ad abbaiare alla luna. Fa impressione vedere
un partito che un tempo ruggiva contro il
potere romano, comportarsi come un agnellino
ubbidiente non solo con Berlusconi (voto
su Cirami, Gasparri, Rogatorie, Falso in
bilancio, Condoni), ma anche con Formigoni
(addizionale Irpef, Ticket, Bocciatura di
Malpensa, delle Infrastrutture e ora anche
degli ospedali di Luino e Cittiglio). Questa
vicenda testimonia che, mentre i Ds e il
Centrosinistra parlano con lingua diritta,
la Destra lombarda, sempre più divisa, non
esita a prendersi gioco dell'opinione pubblica,
anche su un tema delicato come quello della
salute. Cari leghisti e caro Centrodestra,
sarebbe questo il federalismo lombardo?
INQUINAMENTO: NON CI RESTA CHE SPERARE NEL
VENTO
Giovedì scorso l'annuncio da parte di Formigoni:
la qualità dell'aria in Lombardia nel periodo
2003-2004 rispetto al 2002-2003 è migliorata,
si è fatto meglio della California che si
occupa di inquinamento dagli anni settanta.
"Non riesco a capacitarmi - è il commento
del consigliere Marco Cipriano - di come
sia possibile che i dati presentati da Formigoni
sull'inquinamento siano migliorati, essendo
diminuite nel 2003 rispetto al 2002 le misure
antinquinamento. Singolare anche il confronto
con la California visto che da notizie verificate,
l'iniziativa più significativa di questo
Paese è stata la rottamazione dei tagliaerba.
Ci auguriamo che la competizione avvenga
su ben altre misure".
PIANO ACQUE: FINO AL 2016 FIUMI SENZ'ACQUA
Con il voto unanime della maggioranza di
centrodestra il Consiglio regionale ha respinto
tutte le richieste del gruppo Ds in merito
all'anticipazione alla data del 31 dicembre
2006, invece del 2016, come limite ultimo
per applicare i flussi minimi vitali per
i fiumi lombardi. Altrettanto unanimemente
la maggioranza ha approvato il piano acque
così come era uscito dalla commissione la
settimana scorsa. "Abbiamo sostenuto
la necessità - dichiara Marco Tam - di porre
un freno allo sfruttamento delle acque di
fiumi e torrenti da parte delle aziende elettriche.
Lo abbiamo fatto chiedendo che i flussi minimi
vitali fossero garantiti dal 2006, dando
così un tempo congruo alle aziende per adeguarsi,
ma allo stesso tempo cercando di porre un
limite non troppo lontano allo scempio dei
fiumi". "Con questo regolamento
- conclude Tam - si fa alle imprese un'incredibile
concessione di dodici anni di tempo da oggi
per mettersi in regola. Questo fa crollare
tutte le aspettative dei cittadini, dei turisti
e dei pescatori procurando danni permanenti
al nostro ambiente".
FIERA FRANCIACORTA: UN'APPROPRIAZIONE INDEBITA
I consiglieri regionali Claudio Bragaglio,
Guido Galperti (DL) e Mirko Lombardi (PRC)
hanno presentato un'interpellanza urgente
per sollecitare una presa di posizione dell'Assessore
Scotti sulla vicenda riguardante la Fiera
di Castegnato "Franciacorta in Bianco".
Nell'interpellanza si richiamano i dati essenziali
che hanno visto un'appropriazione ritenuta
illecita del marchio della Fiera, depositato
dall'ex Assessore Riccardo Lagorio. Su questo
è stata assunta dal Comune di Castegnato
un'iniziativa di carattere giudiziario, che
si è poi allargata ad una querela denuncia
nei confronti dello stesso ex assessore Lagorio
per la scomparsa dei faldoni, depositati
in Comune, e contenenti informazioni ed indirizzi
sulla edizione dello scorso anno. In secondo
luogo viene posto il problema che riguarda
la Camera di Commercio e Brixia Expo, con
riferimento all'ipotesi di avvalersi dello
stesso Lagorio per l'allestimento di una
analoga fiera, inizialmente prevista in un
periodo immediatamente precedente a quello
fissato per il Comune di Castegnato. L'interpellanza
chiama in causa le responsabilità di istituzioni
pubbliche, compresa la Camera di Commercio,
affinché vengano evitate logiche di concorrenza,
che potrebbero risultare sleali, a danno
di realtà comunali fortemente impegnate in
meritorie attività fieristiche.
 
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