Il Festival dei Migranti giunge alla sua terza edizione e quest’anno si
terrà a Lodi dal 26 agosto al 5 settembre 2004. Anno dopo anno, il Festival sta
diventando sempre di più un appuntamento importante di confronto e discussione
sulle politiche dell’immigrazione in Italia. L’immigrazione è oramai un
dato strutturale ed è una realtà sempre più importante nel nostro paese.
Negli ultimi decenni l’Italia ha vissuto una crescente immigrazione
proveniente da oltre 186 paesi diversi. Le popolazioni immigrate nel nostro
paese provengono da culture diverse, hanno usi e costumi diversi, parlano lingue
diverse e professano fedi diverse.
I mutamenti sociali derivanti dalla loro presenza sono sempre più evidenti:
dalla scuola alle città, dal sistema dei servizi al sistema produttivo, tutta
la società è stata investita da processi di trasformazione della vita sociale
del paese. Così l’immigrazione pone tutta la società di fronte a un dilemma
che costituisce la sfida più delicata per le classi dirigenti non solo nel
nostro paese: riusciranno etnie, religioni, culture diverse a convivere nelle
stesse aree geografiche? Come coniugare i principi dell’uguaglianza tra
cittadini con il riconoscimento delle differenze? Come conciliare la giusta
rivendicazione della diversità al rispetto di principi e valori universali?
Costruire una convivenza civile tra diversi in un contesto di democrazia
pluralista è l’obiettivo che i Democratici di Sinistra e il Forum Fratelli D’Italia
si sono dati per rispondere alle sfide che l’immigrazione pone alla politica e
in generale a tutta la società italiana. Non si raggiunge l’obiettivo di una
convivenza civile senza conoscersi e non vi è dialogo senza riconoscimento
reciproco. E’ questa l’idea che sorregge l’organizzazione del Festival dei
Migranti come occasione per riflettere, dibattere, proporre percorsi di
costruzione politica e di incontri culturali.
Come nelle scorse edizioni, l’organizzazione del Festival è molto
articolata e prevede dibattiti, mostre di arte, concerti musicali, punti di
ristoro di gastronomia etnica e tutto quanto può aiutarci a facilitare un
incontro tra diversità. Quest’anno sarà anche un occasione per definire le
coordinate di un percorso politico-programmatico del centrosinistra per il
governo dell’immigrazione. La legge Bossi-Fini e le politiche del centrodestra
hanno dimostrato la loro inefficacia. Oramai è chiaro che non si governa l’immigrazione
alzando dei muri o agitando paure ma piuttosto costruendo dei ponti. L’immigrazione
è una grande opportunità per il nostro paese, è un giacimento di risorse che
se utilizzate bene possono rappresentare quella linfa nuova per il benessere di
tutta la comunità nazionale. Al tentativo di costruzione di una convivenza
civile e democratica non vi sono alternative se non il caos!
(Fonte: www.dsonline.it)