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15 Settembre, 2002
Il dopo voto: quale "nuovo welfare"?
*di Gian Carlo Storti dalla rubrica il welfare de

Il dopo voto: quale " nuovo welfare" ?
*di Gian Carlo Storti dalla rubrica il welfare de " Il Piccolo" edizione di sabato 3 luglio 2004.
La sconfitta del centro destra, prima per opera di Jacini e poi di Rossoni è pesante. Il centro destra non ha piu' una classe politica " presentabile".
Corada sicuramente e Torchio probabilmente hanno intercettato anche voti moderati di Forza Italia, di rappresentanti di categorie economiche, di piccoli e medi industriali.
Diversamnete non si spiegherebbe un successo così ampio e robusto.
Corada e Torchio non hanno solo la responsabilità di guidare due amministrazioni pubbliche, ma quella piu' importante di " fare sistema", di unire le forze del territorio per garantire uno sviluppo adeguato e compatibile.
La lista del " trenino", come è stata battezzata non è riuscita a passare. Ora siamo di fronte alla necessità di scelte importanti, decisive sulle ifrastrutture enon solo.
Ha ragione Luciano Pizzetti quando afferma che hanno vinto i " riformisti". Non avremo amministrazioni " rosse", "mangiapreti", " no global", ma amminsitrazioni che sapranno interloquire con il mondo economico e sociale per ridefinire un " nuovo patto di sviluppo" , per ridisegnare " un nuovo welfare territoriale". Le premesse ci sono tutte e gli " uomini e le donne di buona volontà " sono pronti a scendere in campo per fare la loro parte.
Una sola preoccupazione. La formazione delle giunte: sono da premiare le competenze e non le appartenenze pur in un quadro di alleanza politica.
Quindi a Gian Carlo Corada ed a Giuseppe Torchio , oltre che ad augurare loro buon lavoro e partecipazione, ricordo la scaletta dei temi aperti per la ridefinizione di " un nuovo welfare locale in grado di fare sistema " e di rispondere ai bisogni dei cittadini ed alle risorse da mettere in campo.
Ecco alcune priorità:
*Emergono nuovi bisogni che cambiano in parte le modalità tradizionali di concepire l’assistenza ed i servizi.La domanda di assistenza agli anziani costituisce oggi una priorità indiscutibile, essendo essi la fascia di popolazione che ha più bisogno di aiuto e che sta registrando i tassi di crescita più alti.È cresciuta la domanda di integrazione da parte delle famiglie immigrate ed emerge il problema sempre più pressante di disporre di una abitazione in affitto a prezzi sostenibili, reso più urgente dall’aumento del costo della vita; così si allunga la fila di coloro che attendono un alloggio pubblico.
*Le risorse: se pure in un quadro certamente difficile si dovrà proseguire nel percorso intrapreso ricercando ulteriori sinergie ed ottimizzazioni delle risorse locali.
*Le strategie:sostenere le reti locali della solidarietà in un’ottica di sussidiarietà e di pari dignità; rivalutando il ruolo dei distretti e la gestione associata dei servizi relativi al Piano di Zona;riorganizzare i Servizi Sociali Comunali per renderli più rispondenti ai nuovi bisogni delle persone valorizzando le professionalità degli operatori sociali.
*I progetti innovativi: la nuova Amministrazione dovrà sviluppare in modo particolare le capacità di ascolto, d’informazione e accompagnamento delle persone e delle famiglie dotandosi di nuovi strumenti, quali l’apertura di uno Sportello Sociale unificato, per evitare alle persone di girare da un Ufficio all’altro, proponendo spazi di accoglienza e di filtro dei bisogni che facilitino i rapporti con i sistemi dei servizi.
*il decollo dell' Azienda Speciale Cremona Solidale: la nuova Amministrazione dovrà sviluppare i propri interventi in una duplice direzione: potenziare le funzioni di programmazione strategica, di verifica e controllo della gestione dei servizi trasferiti all’Azienda Speciale, riorganizzare l’attuale assetto dei Servizi Sociali
*Il Piano di Zona:Il Comune di Cremona dovrà continuare ad impegnarsi nell’ambito della programmazione distrettuale, la cui dimensione assumerà una valenza sempre più strategica esercitando pienamente le funzioni di Comune capofila e mettendo a disposizione del Distretto le proprie competenze progettuali e gestionali anche attraverso l’offerta di servizi espressa dall’Azienda Speciale Cremona Solidale.
*SOSTENERE LE FRAGILITÀ SOCIALI
*SOSTENERE LA FAMIGLIA
*GARANTIRE ALLE FAMIGLIE ADEGUATA DISPONIBILITÀ DI ALLOGGI
*FAVORIRE L’INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI
------
Certamente sono solo titoli sui quali però si scommette per davvero il futuro del " nuovo welfare locale" in un quadro ,purtroppo, costante di riduzione delle risorse che lo Stato, ed in particolare il governo di centro-destra fa mancare agli enti locali.
Gian Carlo Storti
storti@welfareitalia.it

 


       



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