Per le vittime dell' IRAQ
Per le vittime di MADRID
Per le vittime dell’ AFGHANISTAN
Per le vittime di PALESTINA E ISRAELE
Per le vittime del SUDAN
Per le vittime di NEW YORK
…vostre le guerre, nostre le vittime…
CONTRO LA GUERRA E IL TERRORISMO
“LIBERIAMO LA PACE”
VITA E LIBERTA’
PER SIMONA, SIMONA, RA’AD E MAHNAZ
PER TUTTI GLI OSTAGGI
PER I POPOLI DELL’IRAQ
TACCIANO LE ARMI
RITIRO DELLE TRUPPE
FINE DELL’OCCUPAZIONE MILITARE
SABATO 11 SETTEMBRE - ore 17:30 - CORSO VITTORIO EMANUELE davanti al Palazzo
del Governo
SIT-IN - AZIONE DI PACE
Testimonianza di ROSITA VIOLA - Volontaria Internazionale di Organizzazioni
Non Governative in Iraq - Consorzio Italiano di Solidarietà ICS - partner di
“Un Ponte per”
Appelli di Cittadini, Società Civile, Enti Locali
“Noi, Movimento Italiano per la Pace, Fratelli e Sorelle di Simona Pari e
di Simona Torretta, Operatrici di Pace in Iraq” chiediamo alle persone che le
detengono insieme ai due operatori iracheni, Ra'ad Alì Abdul-Aziz e Mahnaz
Bassam, di liberarli subito. Vi chiediamo di considerare quanto danno state
provocando alla causa della pace e a quella del popolo iracheno.
Come ha scritto l'Unione delle Comunità Islamiche in Italia,
"testimoniate coscienza di un debito di riconoscenza nei confronti di
coloro che hanno condiviso la sofferenza del popolo iracheno negli anni
dell'embargo, che sono rimasti nel paese quando dal cielo piovevano le bombe,
che non l'hanno abbandonato neanche in questi mesi orribili di confusione e
violenza". Vi chiediamo di non spezzare il filo di solidarietà che,
nonostante e contro l'embargo prima e la guerra poi, nonostante e contro le
scelte del nostro governo, persone come le nostre sorelle hanno mantenuto
tenacemente e coraggiosamente, ad esempio rifornendo di acqua la popolazione
assediata di Falluja e Najaf. "Un ponte per", la loro Ong, insieme a
centinaia di organizzazioni sociali e politiche del nostro paese, ha organizzato
gigantesche manifestazioni a favore della pace e per il ritiro delle truppe
straniere dall'Iraq, e ha cercato di non abbandonare gli iracheni all'arbitrio
dell'occupazione militare. In nome di questa lotta e della verità, vi
scongiuriamo: liberateli subito.
Al popolo iracheno e a tutti gli amanti della pace nel mondo, e in Italia,
chiediamo di aiutarci nel tentativo di salvare la vita di Simona Pari, di Simona
Torretta, di Ra'ad Alì Abdul-Aziz, di Mahnaz Bassam.
Erano a Baghdad a nome di tutti noi. Nella loro prigione siamo anche noi,
oggi. La loro liberazione sarebbe uno spiraglio di luce nel buio della violenza.
Ancora in queste ore, in molte città irachene, la guerra miete vittime
innocenti. Perciò continuiamo a chiedere con fermezza che tacciano le armi, che
termini l'occupazione militare. Ogni forma di mobilitazione, di pressione, gli
appelli e le fiaccolate, i messaggi ai rispettivi governi sono i mezzi di cui
disponiamo, noi popolo della pace. Usiamoli tutti, adesso.
Al movimento italiano chiediamo di scendere in piazza, in ogni città, da
subito, con i colori dell'arcobaleno e nel nome delle nostre sorelle e dei
nostri fratelli sequestrati in Iraq.
7 settembre 2004
Comitato Nazionale “Fermiamo la guerra” promotore delle giornate mondiali
per la pace del 15 febbraio 2003 e del 20 marzo 2004
Un Ponte per Baghdad - Consorzio Italiano di Solidarietà ICS
TAVOLO CREMONESE CONTRO LA GUERRA ALL'IRAQ
c/o Forum del Volontariato - Piazza Giovanni XXIII, 1 Cremona
PER INFORMAZIONI E ADESIONI RIVOLGERSI ALLE ORGANIZZAZIONI SOCIALI
PARTECIPANTI AL TAVOLO