15 Settembre, 2002
Un piano d'azione per i problemi del latte
Un piano d'azione per i problemi del latte
 "Un sostegno operativo ai produttori del latte".
L'indirizzo è emerso ieri sera da parte della Commissione Agricoltura,
convocata dal Presidente Pieremilio Bergonzi, con i consiglieri Superti, Sgroi,
Longhino, Borini, Ladina, Rusca, Dusi, Santini, l'Assessore all'Agricoltura,
Giorgio Toscani, e il Dirigente Andrea Azzoni. Per Toscani: "occuparsi
della questione 'prezzo del latte' è un dovere per la Provincia, per le
implicazioni economiche e sociali, che la problematica comporta. L'Ente, che ha
capacità ridotte d'intervento per controllare dinamiche di mercato, legate agli
squilibri dei prezzi nei passaggi produzione, trasformazione, distribuzione,
può tuttavia ritagliarsi un margine d'azione cercando di attivare misure di
sostegno alla redditività da ragionare con il mondo agricolo, attraverso i suoi
organismi di rappresentanza". L'Assessore ha spiegato di aver già
incontrato l'Associazione Produttori Latte e di avere impostato un'agenda
ragionata di incontri sia con i produttori che con i trasformatori. Già fissati
gli appuntamenti con Libera, Coldiretti e Cia, nonché con Unalat, Assolatte e
CCIAA "per valutare idee e proposte". Già si è parlato a sostegno
dei produttori di latte, penalizzati nel prezzo e nelle dinamiche di vendita, di
promuovere attività di servizio alla contrattualistica, di sostegni
assicurativi, di indicizzazione dei prezzi: "le prime idee - ha detto
Toscani - da verificare con i rappresentanti della categoria". Dopo le
consultazioni, l'Assessore riferirà alla Commissione Agricoltura che ha deciso
ieri di portare in Consiglio un documento unitario, fondendo le due mozioni
"latte", attualmente iscritte.
"L'orientamento - sintetizza il Presidente Pieremilio Bergonzi - emerso da
parte della Commissione è di garantire un sostegno forte alle nuove iniziative
che la Provincia potrà assumere con i rappresentanti del mondo agricolo, ma
anche, dopo aver sentito in questi giorni il Ministro Alemanno e la Beccalossi,
di coinvolgere le altre province, in sede di UPL, per spostare l'attenzione a
livello regionale e nazionale". Tutti d'accordo, con qualche sfumatura. Per
Dusi (Rc): "occorre richiamare alla propria responsabilità gli Enti
competenti". Per Sgroi (An): "occorre dare forza contrattuale al
distretto cremonese del latte e alla Provincia il ruolo di negoziatore tra le
parti".
 
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